sabato 14 dicembre 2019

AUGURI DI NATALE 2019



A TUTTI  I  LETTORI ED AMICI DI PECOS BILL I PIU' AFFETTUOSI AUGURI DI BUON NATALE.
PREGHIERA DI NATALE

..Bambino Gesù, salvate i nostri fratelli-
asciugate le lacrime da quegli occhi.
La pace abbrevi la nostra miseria
e riaccenda i nostri focolari così vuoti.-

Così vuoti e così muti in quest’ore
che la vostra nascita ha consacrato;
Guardate, Dio, Vostra madre che piange
sopra la mangiatoia ove foste ospitato.

Non respingete la preghiera,
Signore in questa notte di Natale;
Voi che, per sollevare le nostre miserie
avete lasciato l’Eterno
Natale 1943. 25-26 dic .

Federico Comandini

martedì 10 dicembre 2019

GUARDA UN PO' COSA HO TROVATO


COMITATI DI PROTESTA E PREZZI: 
 Nel gennaio del 2004 a Pesaro

Da che mondo é mondo dell’aumento dei prezzi, della rarefazione o scomparsa delle merci dal mercato, dell’accaparramento e d’ogni forma di speculazione sono stati accusati i commercianti o il governo. Ai tempi dell’antica Grecia, Lisia, tuonava contro, i commercianti di grano che erano additati come nemici del popolo. Non parliamo poi degli interventi autoritari sui prezzi: basta pensare all'assalto del “Forno delle Grucce” di manzoniana memoria e a tanti altri episodi, anche recenti, di controllo forzoso dei prezzi presi solo per populismo perché essi non hanno mai risolto nulla, anzi hanno aggravato le cose, perché non riconoscono le vere cause del fenomeno.
Gli effetti negativi prodotti dall’introduzione dell’Euro sono certamente temporanei. Lo stesso fenomeno si è verificato quando, fatta l’unità d’Italia, la Lira sostituì tutte le precedenti monete in vigore nei vari stati italiani.
Tenuto conto dell’effetto Euro, le cause principali dell’aumento dei prezzi, sono da ricercare in tutto ciò che rende il “libero mercato” vischioso, non trasparente e quindi non concorrenziale. Sotto quest’aspetto la città di Pesaro (che costituisce di per se un mercato) non ha i requisiti ideali.
L’ offerta degli ipermercati non è comunicante tra loro né con gli altri esercizi commerciali e viceversa. Non esiste un vero mercato centralizzato del pesce e dei prodotti ittici, non esiste un vero mercato centrale della frutta e verdura. Esiste solo una frammentazione poco trasparente e poco comunicante di tanti negozi. Il mercato è efficiente e svolge la sua funzione solo quando costituisce un punto il più ristretto possibile dove l'offerta e la domanda, vale a dire i compratori e venditori possono entrare e ritirasi liberamente.
I due mercati del centro della città sono stati deliberatamente svuotati e non esiste quindi un centro commerciale che può costituire punto di riferimento della domanda e offerta dei beni. L’assessorato al Commercio sembra che non esista come non esiste una politica commerciale del Comune di Pesaro.
Non solo non esiste quindi una vera politica commerciale del Comune di Pesaro, ma soltanto la buona volontà degli operatori del settore che non sono affatto aiutati nell'esercizio delle loro attività. Il mercato della verdura del San Domenico è in uno stato indecente e gli operatori non solo non sono invogliati a parteciparvi, ma quelli che ancora resistono vivono nell’incertezza più assoluta per cui è loro inibita ogni possibilità d’iniziativa ed investimento e sono sempre con la paura di qualche idea balzana di qualche assessore illuminato. Privi di certezze gli operatori del settore non appena possibile, se ne vanno. Il mercato del pesce è stato in pratica abolito perché non si può considerare “mercato” l’esistenza di due operatori in un locale angusto che non può permettere l’ingresso di altri operatori.
Quello che era una volta il centro commerciale è stato completamente svuotato, reso difficilmente accessibile. Ma non solo, qualsiasi iniziativa commerciale non viene aiutata, ma spesse volte boicottata ed ostacolata come è avvenuto con il negozio dell’Eurofrutta che ha permesso in questi anni a migliaia di pesaresi di acquistare la frutta e la verdura ad un prezzo basso ed accessibile e che è stato quasi quotidianamente visitato dai vigili urbani.
Ora i DS, scordandosi di essere loro al governo della città da sessantanni e di avere un Assessore al Commercio, iniziano la solita sceneggiata per distrarre l’opinione pubblica da quelle che sono le loro responsabilità per attribuirle al solito governo Berlusconi. E’ lo stesso copione adottato per i problema finanziario. La Regione sperpera, ma quando è costretta a sperperare di meno ad aumentare le tasse, la colpa è del solito “governo ladro”.
Pesaro 18 gennaio 2004.

Paolo Emilio Comandini
Responsabile Problematiche Urbane
Di Forza Italia

mercoledì 4 dicembre 2019

NATALE.BELZEBU' a MALACODA


NATALE. BELZEBU' A MALACODA.
Il periodo natalizio,al di la della sua eventuale valenza religiosa, da una specifità è da semprecontrassegnata da una specifità: voglio dire solo che è quella del ritorno a casa.....
A seguito della pubblicazione di questi concetti Belzebù arcidiavolo ha scritto tutto contento, questa lettera all'anico capodiavolo Malacoda
Caro amico infernale Malacoda,
Condivido il suo commento “al di la della sua valenza religiosa” riferito ad un episodio tra i più celebri della leggenda sulla vita di quel G ovvero la sua stessa nascita, nota anche come Natale. Leggendo quelle annotazioni  si può essere tentati di cadere nel romanticismo, nel dolce torpore dei jingle pubblicitari con l’albero illuminato, la ruota panoramica, la pista di ghiaccio a forma di cuore, il black friday, e scordare che si sta trattando dell’Incarnazione del Nemico-che-sta-Lassù. Benissimo! Perfetto! E’ proprio così che deve essere. Se non è possibile ignorare del tutto quel nefasto avvenimento almeno lo si seppellisca sotto una coltre di buonismo e opportunità commerciali. Che la cavalcata è partita presto, a novembre o prima, in maniera che abbia adeguatamente stufato ben prima di raggiungere il suo culmine. Ma non siamo qui per consigli su come manipolare il Natale, siamo qui per suggerire nuove eccitanti interpretazioni di quelle righe – manipolare il Natale è puramente secondario. I fatti sono abbastanza noti. La fidanzata di un falegname si trova improvvisamente incinta e il suo promesso, invece di ripudiarla, inesplicabilmente decide di tenere lei e il bambino. Altri tempi, lontani dalle possibilità di scelta che abbiamo adesso: oggi ci si sarebbe disfatti dell’uno e dell’altra in men che non si dica. Era un’epoca diversa, incivile e barbarica.
L’autorità statale, decide di fare un censimento, e il falegname, che è un immigrato, porta con sé la sua novella sposa al paese d’origine per registrarsi. Ma il falegname si è dimenticato di prenotare l’albergo, e quindi rimane per strada al freddo con la moglie gravida che sta per partorire. Dimentico di ogni considerazione igienico-sanitaria, il falso padre scarica la partoriente in una stalla lurida ricavata in una grotta. E’ in questo clima malsano di degrado che viene alla luce G, futuro fuorilegge crocefisso.  Nella zona sono presenti dei pastori, professione allora associata con i ladri, l’ignoranza e la violenza. Alcuni di loro visitano il bambino appena partorito, senza dubbio curiosi di vedere chi abbia avuto l’incoscienza di venire al mondo in condizioni così precarie; e magari verificare se si può compiere qualche furtarello ai suoi danni. Alcune cose vanno evidenziate all’interno del racconto. Intanto la trascuratezza e l’incoscienza dei novelli genitori: è una famiglia allo sbando, se pure si può definire tale. Una ragazza-madre, lo sposo più anziano che si presta ipocritamente ad una menzogna, il vero padre che rimane ignoto. Possiamo anche accusare la società, ma è certo che alcune persone sono patologicamente incapaci di essere genitori. Lo vedremo nel proseguimento della vita di G: da ragazzo scappa di casa, e i suoi famigliari non se ne accorgono nemmeno per due giorni. Un caso da servizi sociali. Crescendo non risulta che eserciti un mestiere se non quello di parolaio errante, non si sposa, non ha una casa: evidente tara psicologica derivante da una famiglia devastata. La sua fine ignominiosa la conosciamo tutti. Come può dunque una persona del genere pensare di esercitare qualsiasi guida morale su persone tranquille ed equilibrate, di buona estrazione? Dovrebbe essere vietato a figure simili di apparire in pubblico, per il loro stesso bene. A un personaggio di questo tipo quaggiù all’inferno sarebbe proibito entrare. Quando noi demoni proponiamo una figura esemplare non andiamo certo a frugare nell’immondizia, come in questo caso: i nostri associati sono persone a modo, rispettabili e rispettate. Non se ne vengono certo fuori con teorie bislacche su regni dei cieli o assurde pretese di essere addirittura figli del Nemico. Noi abbiamo una morale seria, di cui imponiamo il rispetto. Altro che libertà. Non si deve credere ciecamente ai fatti. La notizia infatti non risulta in nessun giornale dell’epoca, quindi possiamo tranquillamente derubricarla a mito o pettegolezzo  come sa fare egregiamente lei rispondendo a quel Pecos Bill estrapolando dalla sua missiva solo pochi caratteri. A proposito di migranti: dato che la cosiddetta Sacra famiglia se l’è cavata pur venendo legittimamente rifiutata dalle locande, perché si dovrebbe provvedere all’alloggio dei transfughi? Leggiamo tra le righe del Vangelo che occorre fare sì che se la vedano da soli. Nessuno è obbligato a dare loro di meglio di quello che ha subito la famiglia del falegname. Se non ci fossero stati quegli stranieri negli alberghi, ad occupare tutti i posti, G sarebbe potuto nascere comodamente al caldo in un letto. Ricapitolando, questa storia letta nei Vangeli si presenta come un assortimento di assurdità e palesi fandonie. Molto meglio quindi lasciarle perdere e pensare solo al lato gioioso della festa, Babbo Natale, i regali, l’albero, vogliamocibene. Nasce un bambino che ha per scopo morire per l’umanità? Dimenticatelo. Non è abbastanza natalizio. Dal profondo degli inferi la saluto, il suo amico Belzebù
Pesaro 2 Dicembre 2019.
Belzebù (al secolo Massimo Tonucci)

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lunedì 2 dicembre 2019

FINANZIAMENTO DEI PARTITI


FINANZIAMENTO DEI PARTITI

Bruno Vespa nel Il Carlino del di Sabato 30 Novembre 2019 prendendo atto del fatto che i vai partiti politici, per evitare le norme restrittive che hanno abolito il finanziamento pubblico dei Partiti e limitato quello privato hanno creato tutti delle Fondazioni con il compito di raccogliere il patrimonio dei partiti stessi, turandosi il naso, ritiene opportuno ritornare ad un finanziamento pubblico ben regolato. In effetti dobbiamo riconoscerecome siano rarefatti o scomparsi iluoghi dove i cittadini possano fare politica che viene svolta in luoghi e spazi non deputati a questa funzione. Le sezioni di partito dove venivano discussi dai cittadini le problematiche politiche sono scomparse e così tanti altri luoghi della politica. All'epoca di tangentopol i l'on. Galloni in un congresso svoltosi a Pesaro all'epoca di De Mita contestava il fatto che mentre i vari esponenti centrali sguazzavano dei soldi delle tangenti le sezioni non avevano neppure i soldi per i francobolli per spedire le lettere.
In questa situazione in cui ci troviamo peraltro sarei d'accordo con Bruno Vespa. Finanziamento anche pubblicocome esistente negli altri paesi europei, ma con controlli efficaci. Il controllo efficace sarebbe quello fatto proprio dagil iscritti ai vari partiti che dovrebbero pretendere la pubblicazione dei bilanci dei vari organi politici e l'approvazione degli stessi come si fa in tutte le società ed associazioni serie. In tuttaa la mia vita non ho mai visto presentare per la approvazione un bilancio ed un rendiconto delle entrate e spese di un partito.

Pesaro li 1 dicembre 2019.

P.E.Comandini

sabato 30 novembre 2019

LE CSETTE PER TERREMOTI IMPREVEDIBILI, MA PROBABILI



LE CASETTE PER TERREMOTI IMPREVEDIBILI MA PROBABILI.

Un devastante terremoto in Albania al di la della costa pugliese rinverdisce il ricordo dei terromoti nostrani dell'Italia centrale quando il nostro Governo, nell'imminenza del rigore invernale prometteva l'arrivo delle casette di legno per alloggiare i supestiti e gli sloggiati delle abitazioni distrutte. Le casette non arrivavano mai e d'altro lato non si capiva chi e come e dove queste casette avrebbero potuto essere costruite e quanto tempo. Non sappiamo chi le costruisce e come e dove, ma in ogni caso è in caso di necessità ci vuole tempo, molto tempo per chi ne ha urgente bisogno. Un terremoto da qualche parte è in ogni caso è prevedibile che possa avvenire e pertanto sarebbe saggio, molto saggio avere pronti gli allloggidi emergenza come le casette e strutture di legno necessarieed indispensabili e subito. Allora perchè non disporre che ogni Regione tenga una scorta di questi manufatti per legge in modo tale da inviarle nel luogo del disastro. L'onere non sarebbe gravoso essendo diviso tra tutte le regioni italiane. Passiamo la proposta al Governo ed alle Reguoni ed a tutti i politici di buona volontà.
Pesaro li 30 novembre 2019.

Pecos Bill


venerdì 29 novembre 2019

UN GRAN BEL PO?? UNPO? TROP!!


Un gran bel pò?!
Sabato scorso gran festa per l'illuminazione dell'albero di Natale in Piazza; Piazza del popolo piena di gente, tanta gente che riempiva la piazza già costipata dalle numerose casette di legno del Mercatino di Natale, dal palco dell'Orchestra dalla pista di ghiacccio per il pattinaggio ed anche persino da una fontana posta al centro della Piazza. Poco lontano in Piazza Aldo Moro una Ruota panoramica illuminata con luci variopinte e cangianti. Il popolo pesarese accorreva per partecipare alla festa ma veniva fermato ed impedito di entrare perché gli spazi liberi della piazza erano tutti occupati. Non si passava dal Corso e la gente veniva dirottata in via Rossini che pure era sbarrata come pure via San Francesco. Per andare ad assistere alla Messa prefestiva della Chiesa della Madonna delle Grazie, già allietata la precedente settimana dalla Pizzica Indiavolata di un gruppo folcloristico che sotto i portici adiacenti faceva concorrenza con il Coro della Chiesa, si poteva entrare solo da via San Francesco. Un gran bel po', ma UN PO' TROP !!
Pesaro li 25 novembre 2019
Pecos Bill



venerdì 22 novembre 2019

IUS SOLI E SOVRANITA?


IUS SANGUINIS e IUS SOL,il primo sta ad indicare il principio del riconoscimento del diritto di cittadinanza ai figli nati da cittadini italiani ed il secondo il riconoscimento del diritto di cittadinanza per essere nati nel territorio ialino anche da genitori stranieri. Naturalmente la normativa dello ius soli non prevede il riconoscimento del diritto di cittadinanza solo in basa al fatto di essere nati nel territorio, ma dopo una verifica di un percorso di studi e di vita e conoscenza della inguai italiana al compimento di una certa età ecc. ecc.
Ora poiché il diritto di cittadinanza di ogni nazione europea comporta il riconoscimento della cittadinanza europea ne viene che i criteri ed requisiti di acquisizione della cittadinanza di ciascun stato della Comunità dovrebbe ro essre gli stessi altrimente si determinano delle discriminazioni non accettabili.
Pertanto è ovvio ed indispenzabileche i criteri o meglio le leggi relative alla cittadinanza debbono essere di competenza della Comunità europea, del parlamento e governo europeo come deve essere di competenza del Governo e Parlamento europeo il regolamento el fenomeno delella immigrazione e quindi delle frontiere.
Ma per fare questo è necessario um governo ed un parlamento di non di una semplice Comunità, ma il governo ed un parlamento di uno stato federale.
E' pertanto evidente la contraddizione di chi si lamenta di essere lasciati soli ad affrontare il fenomeno migratorio e nello stesso tempo rivendica la propria sovranità e sovranismo. Se non c'è uno stato ed un federele nessunaCommissione Europea potrà obbligaregli stati membri a farsi carico del fenomeno migratorio e o di cooperare con l'Italia nell'affrontare la immigrazione in atto.
Pesaro li 18 novembre 2019.
P.E.Comandini


venerdì 8 novembre 2019

ELEZIONI DEI CONSIGLI DI QUARTIERE


ELEZIONI DEI CONSIGLI DI QUARTIERE DI PESARO
DOMENICA 17 NOVEMBRE
si svolgono le elezioni per i Consigli di Quartieere.
Nel quartiere Porto-mare si vota in Via Pola n.9 – Villa Molaroni. Ci sono due liste di candidati: una del Centro-destra ed una del Centrosinistra. Si possono dare 2 preferenze purchè di genere diverso Si vota dalle ore 9.00 alle ore 19.00.
Nella lista del Centrodestra “ASCOLTIAMO” i candidati di Forza Italia sono:
Antonio Piga, Carlo Bonali, Maria Luisa Corrado Fava, Alberto Macchini.
Per votare occorre portare un documento di identità ed il certificato elettorale.
Pesaro li 8 Novembre 2019.
Pecos Bill

giovedì 24 ottobre 2019

IL DANNOSO DIVIETO DEL CONTANTE:UN BLUFF


IL DIVIETO DEL CONTANTE: UN DANNOSO BLUFF.

Ricordo che parecchi anni fa a New York nei negozi, al momento del pagamento ti chiedevano: “Cesch or credit?” Se pagavi in contantanti pagavi meno. Ma allora in Italia non si poneva neppure il problema avendo unacredit card poche persone.
Adesso, come riferisce il giornale La Verità a Filadelfia ed in altre località americane sono stabilite multe salatissime per chi non accetta denaro contante e questo perchè il sistema di rifiutare il pagamento contante colpisce le fasce più deboli della popolazione e quella di colore. In Italia anni fa venne stabilito lainibizione di uso del contante per importi, mi pare, superiori a 1000 euro, ma il divieto vennerevocato presto perchè danneggiava l'economia ed in particolare l'acquisto di beni e servizi da parte dei forestieri dei turisti stranieri.
Evidentemente lastoria non insegna nulla ai nostri governanti che che non sanno che la moneta contante la voleva abolire Lenin.
La verità èche sitratta di un bluf che serve a giustificare la manovrain deficit coprendo le spese certe con entrate ipotetiche e fantasione derivanti dalla lotta all'evasione. Poichè non basta addurre questo “buno proposito per convicerela CommissioneEuropea, debbono fare cre qualche provvedimento concreto come fumo negli occhi.

Pesaro li 24 ottobre 2019
Pecos Bill

lunedì 21 ottobre 2019

UNIVERSITA' NO, ANZI SI- OSPEDALE SI, FORSE NO.


UNIVERSITA' NO, ANZI SI- OSPEDALE UNICO SI, FORSE NO.
Quando si trattò di chiudere la PESARO STUDI di Viale Trieste il Sindaco, di fronte alle proteste degli studenti e delle opposizioni, faceva presente l'impossibilità di tenere in piedi questa Struttura per ragioni economiche (era venuta meno la importante contribuzione della Fondazione della CDR di Pesaro) e anche perché personalmente la localizzazione della Università era naturalmente quella di Urbino. Insomma era contrario allo sparpagliamento di sedi scolastiche nel territorio. A parte il problema economico, mi sembrava giusto e ragionevole il concetto espresso dal Sindaco Ricci perché lo sparpagliamento di facoltà fuori del centro Università non ha senso per lo stesso concetto di “Universitas Studiorum” che esprime la concentrazione di diverse branche di studi, di Insegnanti e sopratutto di Studenti: è essenziale che convivano insieme nelle aule e laboratori, i vari soggetti che sono i protagonisti degli studi.
Orbene, è evidente come il resuscitare Pesaro Studi sia solo un prezzo da pagare al partito dei Grillini, che si erano battuti contro la chiusura del Centro Studi, per una alleanza Nazionale a fini elettorali prossimi o futuri. I soldi se ci sono verranno dirottati da qualche altro capitolo di bilancio e il sindaco ha così dovuto rinunciare alla sua precedente convinzione ripudiando il giusto concetto che aveva della Universitas Studiorum.
Da altro versante, cioè quello regionale, il vento è pure cambiato con il passaggio del PD da contrapposizione dura con i 5 Stelle a tentativo di colloquio e dialogo. Come sembra anche a Villa Fastiggi. Cosa cederebbe il PD ai Grillini per il loro appoggio nelle elezioni regionali? I Grillini sono stati sempre decisamente contrari all'Ospedale Unico e con buone ragioni. I Grillini riusciranno in questa impresa che sarebbe una cosa benefica che farebbe risparmiare una infinità di soldi e dispiaceri ai pesaresi?!!

Pesali 15.10.2019.
Pecos Bill

giovedì 17 ottobre 2019

SVILUPPO E POPOLAZIONE


SVILUPO ECONIMICO E POPOLAZIONE

Durante la conferenza tenuta dal dr.Federico Petroni del LIMES di Bologna organizzata dalla Associazione Limes di Pesaro ed avente per oggetto i rapporti tra la Cina e gli Stati Uniti di America e sulla supremazia marittima globale, sono emerse due fatti molto importanti e significativi dalla interessante esposizione del relatore. La potenze espansiva della Cina di oggi sarebbe dovuta alla necessità di trovare mercati che assorbino la sua produzione – espansione produttiva che mantiene livelli di crescita molto elevati . Attività produttiva che permette livelli elevati di occupazione e di reddito interno.
Quindi espansione produttiva che deve trovare sbocco all'estero e quindi ricerca di mercati per le sue merci. Ricerca di vie nuove come quelle marittime ma e diverse cone la Via della Seta.
Questa necessità della Cina di collocare la sua produzione in mercati esteri sarebbe una necessità ancora più impellente per lo scarso sviluppo demografico del paese dovuto alla politica di limitazione delle nascite sia pure ultimamente attenuato.
Questi due fatti macroscopici cioè di dimensione rilevantissima riguardante un paese di miliardi di abitanti conferma il fatto che lo sviluppo di un paese dipende dallo sviluppo della sua popolazione. Il relatore accennava incidentalmente a grossi problemi che si prospetterebbero nel celeste impero nel prossimo futuro proprio per la la bassa natalità.
E' evidente che questa problematica c riguarda da vicino l'Italia e l'Europa.
(Tempo fa mi è capitato di vedere un servizio di una TV tedesca in cui si parlava della difficoltà incontrata dai giovani cinesi di trovare una donna da sposare e di casi di compravendite rapimenti come quello delle Sabine.

Pesaro li 15 ottobre 2019.

P.E.Comandini

lunedì 30 settembre 2019

SALVO PER UNA PALLINA DI VETRO


SCAMPATO ALLA STRAGE PER UNA PALLINA DI VETRO

Claudio Rossi aveva 13 anni quando il 17 agosto 1943 alle ore 13 scoppiava la bomba in via Castelfidardo provocando una strage. Questo il suo racconto.

In fondo a via Passeri dove ora vendono le biciclette c'è quel portone grande? Lì c'era la GIL Gioventù Italiana del Littorio. Al piano di sopra. Dato che io ero orfano di guerra e mio padre era morto nel 1937 io andavo di sopra. “Mi manda la mamma voglio 5 lire, un chilo di pasta, un po' di pane e la frutta”. Siamo stati bene. I fascisti ed i comunisti ed i tedeschi non ci hanno rotto i coglioni. io non mi ricordo, io ero qui sfollato a Pesaro. La guerra i tedeschi l'hanno fatta due volte.
Dopo siamo sfollati. Io nel 41 sono stato in collegio ho fatto la III e la IV, la prima media in Urbino quando sono venuto giù nel 41 c'era la guerra ed allora cercavamo un posto dove sfollare. In quel momento li c'è stato il bombardamento navale ed i tedeschi hanno messo su tre 88 sul monte San Bartolo e facevano le prove di gittata. Una granata è cascata in via Castelfidardo ed ha ucciso le persone. Io ero nella montatina di via Castelfidardo dove vendevano le gazzose, dagli Scrocco. Scrocco è stato lui ad inventare l'anidride carbonica dentro le bevande e metteva una pallina. Perché Scrocco riempiva le bottiglie e la pallina fungeva da tappo. Io rompevo la bottiglia e prendevo la pallina. Era d'inverno e andavano a giocare dal Rabbino. Mi ricordo tanto bene che diceva: “non giocate qui date fastidio.
Era un caldo della Madonna lì. Io abitavo lì. ...Qui cominciavano a bombardare due volte al giorno, gli americani. Il ponte che va a Rimini, prima non c'era nel 36, c'era quello vecchio . Quando è arrivato Mussolini era di martedì, non poteva passare perché il martedì c'era il mercato e con il mercato passavano i carri, i buoi un sacco di gente quindi si è dovuto fermare al ponte vecchio. Allora si è sparsa subito la voce , allora “siam giti a veda. Lui è sceso dalla macchina con tutti i gerarchi: “io tra sei mesi ritorno e lì voglio un ponte”. In sei mesi hanno fatto il ponte quello nuovo. “An èra come ades che magna e i bevi. Quando scoppiò la bomba ero da Scrocco Bum. I bombarda un'altra volta, ma questa volta erano questi st..di tedeschi che facevano le prove. Io sono andato a vedere ed ho visto tutti i ragazzi per terra morti due o tre ebrei che giocavano a palline con me. Non c'era più nisciun. E adess? Sono arrivati tutti i tedeschi ed i fascisti, sono arrivati con le barelle e li hanno portati via con i camion, hanno fatto le fotografie. Quelle che lei vede in piazzale Collenuccio sono tutti i ragazzi che sono morti. C'era anche un carabiniere Non pensavamo che cascasse una bomba lì. Dopo abbiamo saputo che era una bomba dei tedeschi, non lo abbiamo saputo subito. Dopo hanno domandato scusa alla cittadinanza, sono passati con le macchine. Domandiamo scusa per quello che èra successo. Anastasie è morto, i fratelli Vagnini, poi c'erano gli ebrei figli di ebrei che abitavano a Pesaro nel ghetto, due abitavano nel Corso. vicino a dove vendevano frutta e verdura. Li abitava il Rabbino di sopra.
Oh ven aprì!. Cosa doveva aprire il Rabbino? La Sinagoga alle 10. Noi sentivamo freddo, era d'inverno, e noi giocavamo dentro la Sinagoga dove, entrando, a sinistra c'èra un forno dove facevano il pane. La chiesa si trovava di sopra. Noi entravamo dentro e lì c'era il forno sempre in funzione a legna ed era caldo e giocavamo alle palline durante la occupazione tedesca. Venivano dentro anche loro a mangiare questo pane schiacciato dove veniva messa la mortadella. venivano ad una certa ora, mangiavano e poi andavano via. Quando è successo il fatto il Rabbino c'era. Dopo la liberazione negli aereoporti di Fano e di Falconara vi erano gli aerei che andavano a bombardare la Germania .Oscuravano il cielo da quanti aereoplani partivano.
Pesaro li 6 maggio 2019.

P.Pecos Bill



martedì 17 settembre 2019

CARO CARLINO


CARO CARLINO

Negli ultimi tempi la cronaca di Pesaro si è maggiormente arricchita di articoli dei vari giornalisti della redazione della cronaca di Pesaro rispetto al passato. A questo fatto positivo ha corrisposto ad una riduzione dello spazio dedicato ai lettori che invece dovrebbe essere aumentato per dare più voce ai pesaresi. Lo spazio a loro dedicato è di per sé troppo ridotto e si riduce quando il commento del giornalista va a risicare il testo della lettera, riducendo la voce di “noi pesaresi”.
Si ringrazia della attenzione e si inviano cordiali saluti.
Pesaro li 16 settembre 2019.
P. Emilio Comandini

giovedì 12 settembre 2019

LA STRADA DEL PANE - LA PANORANICA


LA STRADA DEL PANE

La Strada Panoramica, uno dei gioielli di Pesaro, vorrebbero chiuderla al traffico la Domenica mattina per agevolare e farla godere evidentemente da chi la vuole percorrere a piedi o in bicicletta per fare meglio godere i lo stupendo paesaggio della falesia sul mare.
La strada che oggi costituisce un richiamo turistico unico per la nostra città non fu certo costruita calcolando i costi benefici con cui assurdamente si vorrebbe fare oggi per le opere pubbliche, ma dalla drammatica situazione di disoccupazione in cui si erano trovati i pesaresi subito dopo la liberazione del 2 settembre del 1945. Situazione drammatica che dovettero affrontare i sindaci di allora Mario Comandini e Renato Fastigi che decisero la costruzione della strada panoramica giusto per dare lavoro ed un salario a a decine di operai che cominciarono il lavoro di tracciatura e sterra tura solo con si picconi ed i badili e con le braccia nude. Tanto che la strada veniva chiamata la “strada del pane” E per occupare il massimo numero di lavoratori, gli operai arrivarono a boicottare una ruspa meccanica che l'impresa aveva trovato per sbancare il percorso. Ora la chiusura domenicale della strada potrebbe essere una buona idea se si pensa a delle Domeniche di bel tempo, ma porrebbe diversi problemi per l'accesso del pubblico e dei residenti che dovrebbero munirsi di permessi con un impiccio burocratico e spese di sorveglianza.
Pesaro li 12 settembre 2019.

Pecos Bill


martedì 10 settembre 2019

BONAFE' / MONTANARI e l'EUROPA


BONAFE' E MOMTANARI e l'EUROPA

La deputata europea del PD Simona Bonafé si è misurata con il giornalista scrittore Alessandro Montanari entrambi autori di libri che non erano stati letti dagli oratori.
Dal d dibattito il Giornalista in sostanza sosteneva chela crisi economica in cui si trova l'Italia è dovuta alla Germania che in questi anni ha violato i parametri di bilancio con un surplus della sua Bilancia dei pagamenti per eccessive esportazioni e con la imposizione di limiti di bilancio rigidi contro il deficit imposti all'Italia ed agli alti stati europea e ciò a difesa della stabilità dell'Euro e contro l'inflazione. E questo quando l'Italia e l'Europa aveva bisogno di una politica espansiva di spesa secondo il modello Keynesiano.
Quindi critica all'Euro ed alla Europa che impedisce la politica di veccha data delle svalutazioni cicliche della moneta.
Ora è evidente che il giornalista e con lui tanta gente dimentica i vantaggi di una moneta unica stabile e come tale diventata mezzo di pagamento e di transazioni internazionali come il dollaro e che il valore della stabilità di una moneta dipende dalle politiche di bilancio rigorose di TUTTI i paesi facenti parte dell'Euro per cui non è possibile né giusto permettere ad uno de membri della comunità fare politiche di bilancio in deficit che pregiudicherebbero il valore della moneta e causa di inflazione a danno di tutti gli altri paesi dell'euro. Perché permettere qualcosa ad un partner con danno degli altri? D'altro lato sarebbe opportuno, specie in questa fase di stagnazione, fare per la Europa intera una politica di investimenti anche in deficit secondo una politica economica Kaynesiana come ha fatto il Presidente USA. Ma questo può farsi a livello europeo e non da singoli stati. Ma per fare questo occorre che vi sia un Governo europeo con poteri corrispondenti , con un governo che abbia le competenze ed i poteri di farlo. Occorre in sostanza una Europa sovranista che abbia il potere di governare al contrario di quello che vogliono i sovranisti per i singoli stati. Considerando la situazione appare in linea con questo ragionamento quanto affermato dalla deputata europea Bonafè che ha auspicato il rafforzamento degli organi di governo della Europa.
Pesaro 4 settembre 2019.

Paolo Emilio Comandini.

giovedì 29 agosto 2019

A MARGINE DELLA LINEA GOTICA


PIERGIOVANNI ANTONIO e LA LINEA GOTICA

Aabitavo in Urbino in una casa a tre piani dove si trovavano no nascoste una trentina di macchine da scrivere. Io non pensavo mai che mi avrebbero preso. Mio padre era nascosto in un luogo coperto da un mucchio di fascine. Mio padre aveva fatto la guerra mondiale e lo avevano richiamato alle armi e si trovava al Monte Conero. Ma la tragedia era che hanno portato via me che avevo 16 anni. Io avevo mio fratello più grande che era tornato a piedi da Terracina, si era salvato perchè i tedeschi portavano via i militari in Germania A Terracina faceva il militare e all'8 settembre era fuggito a piedi ed era venuto su a casa in Urbino vestito da contadino. Ad unn certo momento, a Settembre, Graziani fece l'editto stabilendo la pena di morte per i militari che non tornavano a fare il soldato nella Repubbblica sociale. Mio fratello più grande era fuggito dandosi alla macchia rifugiatndosi sul monte Pietralata dove è rimaneva fino al passaggio del Fronte. Quando mi hanno preso pensavo che mi tenessero prigioniero come ostaggio . Una sera un camion di fascisti mi prese per andare a lavorare. Poco tempo prima una persona di una famiglia nobile di Urbino mi mi aveva chiamato per andare a fondare una frazione antifascista. Sono stato preso con altre persone e ci hanno portato a Montecalvo sulle Vigne dove abbiamo bivaccato tutta la giornata mentre arrivavano altre persone che avevano preso. Alla sera alle 17 arrivava il camion che ci ha caricato e portato a Montecalvo. A Montecalvo c'erano delle baracche di legno dove si soggiornava, ma al mattino alle 5 si saliva sul Montecalvo. Io non sono andato su perchè nel frattempo il colonnello tedesco che parlava francese si era accorto che io rispondevo nella stessa lingua se ed allora lui mi trattenne come interprete e fece amicizia conme. Mi mise in un locale dove c'erano delle patate marce che puzzavano tremendamente.. Nel contempo gli aerei alleati sorvolavano la zona illumimandola con i bemgala. Io ero a dormire nei cavallettì di legno al quarto piano, ma noi non si poteva uscire. Io avevo fatto amicizia con quello che con un camion andava a prendere l'acqua e mi portò con lui ed io in un punto lo feci rallentare e mi buttai giù dal camion in un fosso. A Uurbino dovevo passare per Lavaggine che era presidiata dai tedeschi e fascisti allora mandai avanti un amico che era zoppo per cui non lo toccavano. Mi fece cenno che potevo passare. Dopo io non mo sono mosso da casa fino alla liberazione. In quel periodo mi sono messo a scrivere con una di quelle macchine da scrivere e mi sono letto molti libri.
Pesaro li 30 Aprile 2019. Intervista.

Pecos Bill

martedì 27 agosto 2019

LA TRAPPOLA


LA TRAPPOLA

Vi ricordate della trattativa, trasmessa in diretta ,tra Grillo e Bersani segretario allora del PD? Avete presente il Patto Hitler – Stalin stipulato da Von Ribbentrop e Molotov? Non si capisce perchè Renzi abbia spinto l'attuale segretario del PD Zingaretti ad affrontare una trattativa con i 5 stelle guidati da Luigi Di Maio E'come tentare un accordo con i Talebani. Non si capisce perchè Salvini abbri aperto le braccia verso i 5 stelle proponendo una ribollita e cos' facendo dando poterecontrattuale al Di Maio nella trattativa con il PD.
Zingaretti per la sua salvezza sembra non vede l'ora di mandareall'aria la trattativa, ma deve fare finta di volere l'accordo di Governo che sarebbe la sua rovina. Ritornerebbe dal certamen nel caso di un accordo con il Di Maio c lietocome Chamberlain illuso di avere salvato lapace con il suo famoso ombrello, ma qullo era solo il prodromo della seconda Guerra mondiale. E
Il segretario PD appare caduto in una trappola dada cui deve fuggire prima chescatti per le sue stesse mani.

A proposito di patti: quello traHitler e Stalin riguardava la spartizione della Polonia, mentre quello tra Zingaretti e Di Maio riguarda la spartizione delle poltrone di governo.
FANTA POLITICA DI STRADA?

Pesaro 27 agosto 2019 ore 19,30.
Pecos Bill

domenica 25 agosto 2019

LA PIDA - LA PIADA. Poesia.


La piida”

Sdaza burdela, mortla te Palmina;
te corr int’l’era e porta una fasena;
to zo d’int’e’ camin, te, birichina,
la vecia teggia nira; la farena
l’é bona e bienca e u jé la matra pina..

...Ed ecco ch’us spargoja int’ la cusena
cun la fiama cl’arstora, una nuvlina
ad cl’udor che dis; magna, ench st’a n’e fema!

Oh vecia piida cun e’ squaquaron
che sguezza da l’urel di tu quadret,
t’arcordat al clazion sora e’ rivel

a l’eria averta sota e’ nost polmòn?!
Piida e Rumagna, spigul e cor scét;
fasim donca turné dl’etr...un burdel!..

LA PIADA

Staccia ragazza, impasta tu Palmira /
tu corri nell'aia e porta una fascina
prendi la nel camino, te, biricchina
la vecchia teglia nera; la farina
l'è buona e bianca e vi è la madia piena
ed ecco che si sparge nella cucina
con la fiamma che si alza, una nuvolina
con quell'odore che dice: mangia anche se non hai fame!
Ohh vecchia piada con lo squacquerone
che esce dal bordo uadratini ;icordi della colazione sopra il ruscello / a l'aria aperta sopra i nostri polmoni?!
Piada e Romagna, spigoloso e cuore schietto,
facciamo dunque un passo indietro...unragazzo.
Dr.Pietro Comandini.




mercoledì 14 agosto 2019

UM ALBA




Un’ elba”

Ecco una lodla so int’ e’ zil seren
e int’ l’ eiba cera ecco e su chent d’amor,
(e chenta una capleda so int’e’zil)
int’ la porta dla stala un cuntaden

e taca al besir e va pr’ e’ su lavor.
Da i campanil chi spunta zo int’ la piena (svetta)
toti al campeni al sona e matuten
int’ l’acqua verda e sguaza un’ anadrena

e al piopi al-s-svegia e al-s-specia int’acquastren.
Una burdela da la faza frenca
la chenta int’l’èrzan, l’ha una vosa d’or
e pasa pr’eria una nuvlina bienca,
l’a-s-sfiora,.. l’a-s svapora.. e po’ la mor!...

3.03.2002
1.08.2919/

UN ALBA

Ecco un allodola su nel cielo sereno / e nell'alba chiara ecco il suo canto d'amore / e canta una capinera su nel cielo / ùnella porta della stalla un contadino / attacca la bestia e va al suo lavoro / nell'alba chiara va il suo canto dì amore / nell'uscio della stalla / dai campamili che svettano la giù nella piana
tutte le campane suonano il mattutino / nell'acqua verde sguazza un'anatrina
il pioppo si sveglia e si specchia nell'acquitrino / una ragazza dal suo viso apertocanta, ha una voce d'oro / passa per l'aria una nuvolina bianca
sfiora, svapora e poi muore.



venerdì 26 luglio 2019

CARO FRANCO BERTINI


Caro Franco,
Ti ringrazio per l’apprezzamento che hai voluto esprimere per mio padre, uomo di fatica, arrogante quando necessitava ma dal cuore tenero. Ho saputo trarre quanto c’è stato di buono, di vero nel suo essere figlio perfino nel suo dna anticlericale. Ho trasmesso ai figli quella libertà attinta da mio padre senza essere “jusvita” e di affrontare il diverso sempre al suo cospetto e non parlandone dietro le spalle. L’incontro col movimento di Cl può aver shioccato mio padre che ha dovuto ricredersi vista l’amicizia con cui vivevo i rapporti con le persone che non escludevano la famiglia di origine anzi veniva beneficiata da quella novità fin a quel momento impensata. La vita è un movimento, in movimento. Lo sviluppo delle capacità e delle doti di ciascuno, l’acquisizione di competenze di ogni tipo, l’accrescimento della cultura personale sono aspetti preziosi di un itinerario umanizzante che desidero valorizzare. È bello infatti studiare, leggere perché fa crescere. Quel dono di quella figura paterna, quelle radici, quella eredità di cui parlo  spesso ai figli non è altro che l’avverarsi di un fatto accaduto nella vita per cui riesco ad essere padre perché profondamente figlio. Ciao
Massimo Tonucci

C'ERA UNA VOLTA UNA SPIAGGIA


C'ERA UNA VOLT UNA SPIAGGIA.

C'era una volta una spiaggia di ponente. In riva al mare la battigia era costellata di piccoli sassi levigati dal mare e di vari colori che si mischiavano con le cochiglie più varie, poacce, telline, garagoli ,ssi di seppia e tanti altri lucenti residui marini che facevano la gioia dei bambini che li raccoglievano e portavano a casa come tesori. In verità portavano a casa anche i piedini sporchi di catrame residuii dei calafati delle barche dei pescatori che otevano essere eliminati solo con olio di oliva. Più verso viale Trieste la spiaggia terminava con piccole dune di sabbia con arbusti che proteggevano piccoli animali come dei scarabei neri che rotolavano delle palle di contenenti le uova e che venivano chiamati i “rugulamerda” Chi si tuffava in acqua poteva vedere il fondo dove si trovavano vongole, cannelli, piccoli e sottili pesci ago e granchi che spesso pinzavano i piedi dei bagnanti come i pesciragno che provocavano dolorose punture che dovevano essere curate dal bagnino con acqua calda ed ammoniaca ed in mancanza con un po' di orina umana contenente una certa percentuale di ammoniaca.
Capanni di legno bianchi e celesti, i primi ombrelloni e le tende orientabili. Cumuli di sabbia calda coprivani signore e signori che facevano le sabbiature. Ad una certa ora passavano con i loro cestini bianchi i venditori di bamboloni e crescioline subito assaltati dai bambini. Chi passeggiava lungo la riva sentiva l'odore salmastro delle alghe verdi e brune che si seccavano lungo la riva.
Ora in acqua si vede solo sabbia ed ogni forma della vita di prima è scomparsa. Non si trovano conchiglie sulla battigia, , le dune sono state sostituite da piastrelle di cemento come i capanni. I venditori di pizze non passano più, l'odore dalmastro del mare è stato sopreffatto dell'odore degli spiedini e delle rostite di pesce dei vari ristorantini dei bagnini e dei ristoranti e pizzerie del lungomare. Una volta nei tempi più lontani vicino al Moletto si trovava un picciol lago dove ad ottobre sostavano le folaghe. Sopra la spiaggia di una volta è cresciuto il cemento per la creazione di servizi sempre nuovi per i bagnanti assiepati nelle lunghe file di omrelloni, sedie e sdraie. Si è creato un centro sociale dove vengono ospitati nel primo mattino frotte di bambini, durante la mattinata i turisti e bagnanti locali e nel pomeriggio compagnie di giovani desiderosi di socializzare e divertirsi. Adesso non bastano più i baretti, i ristorantini che trattengono i clienti fin nel pomeriggio, ma si vuole tenere i turisti anche la sera organizzando feste da ballo o sballo. Quante cose devesopportare ancora la spiaggia e la sabbia scavata, accumulata e protetta da palizzate durante l'inverno!?. Ma forse tra non molto, per l'innalzarsi del livello delmare sarà necessario eliminare molto cemento per recuperare un po' di spiaggia che c'era una volta.
Pesaro li 25 luglio 2019.
P.E,Comandini.


giovedì 25 luglio 2019

UN POVERO CRISTO


UN POVERO CRISTO

Di trinità ve ne sono molte. In India si trova Brahma-Siva e Visnù ed anche il Dio dei cristiani è uno e trino. In Italia c'era la trimurti sindacale formata da CGL -CISL e UIL che agivano all'unisono, ma ora meno, I governi che si sono succeduti in Italia erano sostenuti da diversi partiti per cui il Governo era chiamato del Tripartito, quadripartito, ecc.ecc.. L'accordo , il disaccordo, le eventuali polemiche e prese di posizione erano una normale dialettica che trovava la sua sintesi nella azione del Governo e dei nimistri che agivano comcotdemente sotto la direzione del Presidente del Consiglio. Non si era mai visto un governo in cui agiscono due ministri contrappposti l'uno all'altro come quello attuale. Le contrapposizioni non si sviluppano a livello dei partiti, ma nel Governo tra due ministri che litigano perchè si faccia la parte di programma da ciascuno proposto e per fare questo tirano a se le risorse finanziarie limitate cercando di limitare quelle della controparte. Pur di realizzare il programma promesso ai propri elettori , dopo avere rischiato la bancarotta , si strappano l'un l'altro la scarsella dello Stato Italiano Il guaio è che, invece di sedersi al tavolo con il Presidente e litigare in sacrestia e raggiugere un accordo per realizzare il realizzabile, litigano pubblicamente per fare vedere ai loro elettori chei progrmma lo vogliono realizzare come avessero avuto un mandato vincolante del loro iscritti ed elettori. Si sono dimenticati che una volta eletti dal popolo i Deputati il Governo non deve rappresentare solo gli elettori del loro partito, ma rappresentano il popolo italiano anche i cittadini che hanno votato altri partiti e quelli che non ha votato.
Un altro effetto negativo molto grave di questo comportamento è che le diatribe pubbliche tra i Viceministri ed i loro scontri rendono inefficace e svuotano la funzione dei partiti di opposizione dato che “tanto fanno tutto loro” E questo è molto grave anche se in questo caos e tra due litiganti si trova un povero Cristo.
Pesaro li 20 luglio 2019.

P.E.Comanini

mercoledì 17 luglio 2019

FERROVIA FANO-URBINO


FERROVIA TURISTICA FANO-URBINO
BIANCANI SALVA CAPRA E CAVOLI

Mi sembra che la Regione e lo Stato abbiano riconosciuto il valore turistico ed economico delle Ferrovie dismesse. Tra queste poteva rientrare la tratta Fano-Urbino la cui linea ferrata non doveva essere obliterata. La tratta non era giusto eliminare, ma conservare e quindi la pista ciclabile che volevano fare non doveva essere costruita sui binari. E' giusta quindi la soluzione ora adottata di costruire la psta ciclabile accanto al tratto ferroviario dato che i ciclisti hanno trovato i soldi per realizzarla anche se in parte, mentre i sostenitori della ferrovia Turistica non sono stati in grado di reperire i fondi, ben superiori, per la ferrovia e perla manutenzione dei binari. Ora, ma i tempi cambiano e danche velocemente. Se la ferrovia Fano-Urbino non era commercialmente ed economicamente sostenibile per cui venne eliminata, non è detto chequesta situazione non possa cambiare per il processo tecnologico in atto che potrebbe facilmente permettere la costruzione di treni leggeri a guida autonoma. Se lo fanno con le auto, ben più facilmente potrà farsi con veicoli su rotaia. Una tratta ferroviaria di tal genere potrebbe diventare un mezzo rapido ed economico per il collegamento della Metropoli Adriatica con l'entroterra e che potrebbe alleggerire il volume di traffico della strada statal e della superstrada con grande beneficio dei centri dell'entroterra.
Chi vivrà vedrà. Intanto bravo Biancani che ha salvato capra e cavoli anche se non si sa chi sia la capra e chi il cavolo.
Pesaro li 16 luglio 2019.
Pecos Bill

sabato 6 luglio 2019

LE SILENZIOSE AUTO ELETTRICHE




LE SILENZIOSE AUTO ELETTRICHE
Vi dovete ricordare l'articolo di Pecos Bill del 31 ottobre 2017 (che per comodità riportiamo qui di seguito) perchè nel TG1 delle ore 20 del 2 luglio è stata riportata la notizia di una casa automobilistica che ha istallato nelle proprie vetture elettriche un avvisatore acustico, che funziona anche nelle vetture ibride quando vanno fino a 20 chilome elettricamente, proprio a tutela dei pedoni nei centri abitati che non sono avvertiti dell'approssimarsi delle vetture così silenziose. L'apparecchio acustico del costo di 100 euro non può essere disappplicato e sarà obbòigatorio entro il 2021.
LE AUTO ELETTRICHE (Ridendo e scherzando) Vi è mai capitato di avere a che fare con una auto elettrica? A me si, alcune volte. e tutte le volte mi sono spaventato non poco. Sono silenziosissime. Ti raggiungono a destra, di dietro, a sinistra che non ti accorgi della loro presenza se non quando ti sono vicinissime. Si appressano come fantasmi e sono belle e grosse come le altre macchine che fanno rumore con i loro motori a scoppio; queste le senti, capisci subito se stanno arrivando, se si stanno avvicinando o si stanno allontanando a causa del effetto “doppler” che si impara nei libri di fisica di scuola media. Le silenziosissime auto elettriche sono pericolosissime, non ti accorgi della loro presenza se non all'improvviso ed all'ultimo momento. Cosa succederà quando la maggioranza od una grossa percentuale di auto saranno elettriche? Gli esperti e responsabili dovranno provvedere, ma come? Dovranno inventare un emittente di un rumore adatto. Dovranno concordarlo a livello nazionale e reso obbligatorio a livelllo internazionale. Ci dovranno essere dei convegni dove i singoli paesi si dovranno mettere d'accordo. Ci si dovrà inventare un rumore speciale e magari trovare una musica. Ci si dovrà metttere d'accordo per una velocità elevata di utilizzare la “cavalalcata delle Walchirie” di Wagner o l'Overture del Guglielmo Tell di Rossini. Per velocità più moderate musiche di Chopin e per le più lente una marcia funebre. Se si seguirà questa linea penso che un accordo internazionale sarà molto difficile da raggiungere; ogni paese vorrà imporre la sua musica nazionale.
o li 31 ottobre 2017. Paolo Emilio Comandini.”
Pesaro li 5 Luglio 2019.

Navetta 2019.

martedì 2 luglio 2019

LA SOLUZIONE SECONDO MASSIMO TONUCCI


 soluzione alla situazione

LData la situazione, non c’è da stupirsi che tanti fedeli siano smarriti.

Da una parte abbiamo molte alte cariche religiose che sembrano molto più ansiose di compiacere il potere che Dio. Apparentemente, alla divinità non ci credono neanche più; ad un aldilà, ai comandamenti… tutto sembra opinabile, e il peccato praticato ormai non è più neanche denunciato. Salvo quando convenga.

Dall’altra abbiamo coloro che sono aggrappati alla tradizione come ci si aggrappa ad un relitto. Sono pieni di sdegno per chi infrange il formalismo delle antiche regole, ma spesso sfugge loro il senso reale delle stesse. Anche la loro è una posizione poco attraente, un moralismo ultimamente vuoto.

Non fraintendete: gli uni e gli altri non sono più cattivi degli altri uomini. Fanno quello che fanno tutti: cercano di piegare i desideri di Dio ai loro, facendo finta che coincidano. Li distingue solo il grado di disillusione. O forse neanche quello.

Perché quindi stupirsi se tanti non si accontentano del teatrino, e cercano qualcosa di vero, cercano qualcosa che li faccia essere davvero uomini?

Questa è la situazione nella Palestina del primo secolo. I collusi, che non credono nell’aldilà, sono i sadducei; i rigoristi della Legge sono i farisei.
E’ qui che interviene Cristo, con le sue risposte, con la sua presenza, la sua autorità, i suoi miracoli, la sua predicazione che colpisce al cuore. E riesce a mettere d’accordo gli uni e gli altri: sulla necessità di eliminarlo.

Sì, è  la croce la soluzione alla situazione.
Pesaro li 2 luglio 2019

MassimOne  Massimo Tonucci




giovedì 27 giugno 2019

SALVINI INVOCA LA LEGALITA?


SALVINI  INVOCA  LA  LEGALITA'

Legalità, legalità vuol dire solo comportamento obbligatorio secondo la legge vigente nel paese. La legalità, il principio di legalità veniva perfettamente rispettato da chi applicava scrupolosamente le leggi fasciste. Le condanne al confino degli oppositori erano prese in base alle leggi dello Stato fascista. Pertanto si vede bene come la LEGALITA' di per se non significhi nulla, non è un valere di per se. I valori sono da un altra parte.
In una recentissima conferenza tenuta a Pesaro dal Rettore della Università di Bologna il professor Dionigi ha fatto un escursus storico-filosofico della politica da molti secoli prima di Cristo sulla legge e la politica scomodando Zeus e la tragedia Greca per evidenziare l'antinomia tra legge e la politica.
Sofocle illustra in questo dramma l'eterno conflitto tra autorità e potere: in termini contemporanei, è il problema della legittimità del diritto positivo. Il contrasto tra Antigone e Creonte si riferisce infatti (almeno in parte) alla disputa tra leggi divine e leggi umane. Le prime, i cosiddetti ἄγραπτα νόμιμα (àgrapta nòmima: corpus di leggi consuetudinario, ritenuto di origine divina, prerogativa del γένος) sono infatti difesi da Antigone, mentre Creonte si affida al νόμος (nòmos, corpus delle leggi della πόλις). Il punto di forza del ragionamento di Antigone si fonda appunto sul sostenere che un decreto umano (appunto, il νόμος) non può non rispettare una legge divina (gli ἄγραπτα νόμιμα).[4] Al contrario, il divieto di Creonte è l'espressione di una volontà tirannica, basata sul principio del νόμος δεσπότης, ovvero della legge sovrana; egli infatti osa porre tali leggi al di sopra dell'umano e del divino.
reonte in base alla legge , in basa al principio di legalità condanna a nortr il fratello, mentre Antigone appellandosi alla legge divina d i oppone alla condanna del fratello. Rischiando di essere condannata a morte anche lei.
Come ho cercato di spiegare la Legalità è un principio essenziale per cui i cittadini tutti debbono rispettare le leggi anche se inique sotto l'aspetto della coscienza comune delle tradizioni, delle leggi morali o divine. Applicare la legge da parte dello Stato è una necessità funzionale alla esistenza dello stesso, ma le leggi possono contrastare nella loro applicazione con dei principi, con leggi naturali, con principi morali che costituisco loro si dei Valori a cui si devono riferire le leggi. La legalità di per se non è un Valore, è una armatura di un corpo che può agire bene ma anche male.
L'armatura vuota non è un bene un valore. E' una cosa vuota.

Pesaro li 27 giugno 2019.

P.Emilio Comandini



mercoledì 19 giugno 2019

IL 900 PESARESE. IL FUMO E L?ARROSTO


IL 900 PESARESE. IL FUMO E L'ARROSTO
A proposito della Collezione di quadri della Fondazione CR di Pesaro mi pare che finora si sia discusso e dissertato, da parte di importanti personaggi pesaresi, sul fumo senza considerare l'arrosto. Voglio dire che la vicenda finita così miseramente, sono sicuro che derivi da fatti reali che si trascurano. Allora facciamo delle ipotesi che chi è competente e/o protagonista della vicenda potranno smentire o rettificare.
E' notorio che la Fondazione che prima del Crac della Banca Marche gestiva un grossissimo patrimonio che distribuiva ogni anno in tutti i settori della società pesarese, si è trovata a gestire ,dopo il fallimento della Società bancaria pochissimo denaro. Nel contempo si trovava a gestire un palazzo con spese sproporzionate al suo patrimonio ed alla sua reale funzione. Il patrimonio immobiliare con “più una spesa che la resa”. Tra il patrimonio la collezione d'arte del 900 ed altro.: l'utilizzo della galleria per la esposizione al pubblico comportava occupazione di locali e spese per tenere aperto e gestire una galleria aperta al pubblico. Che fare? Vendere la collezione e poi distribuire il ricavato alla città secondo statuto?: una scelleratezza. Fatto un “esame dei costi e benefici “il bilancio era comunque disastroso. Arriva la proposta di affittare al Comune i locali di Palazzo Antaldi per realizzare il Museo Rossini che evidentemente dispone di adeguati finanziamenti. Ottima soluzione, ma della collezione che bne facciamo? La impacchettiamo in attesa di tempi migliori? Meglio di no. Diamola in custodia temporanea a chi? A chi ci può dare il massimo affidamento: la galleria Nazionale delle Marche!
Solo così si può spiegare, se non giustificare quanto accaduto e quanto stranamente sostenuto e detto a difesa della migrazione.
Stando così le cose – in attesa di smentite – le responsabilità di questo fattaccio va ridimensionata e ridistribuita. Una parte andrebbe a chi ha tenuto in sordina la vicenda, mentre la colpa non è del Sindaco che con il Museo Rossini avrebbe aiutato la Fondazione e quella di coloro che cercano di combattere il fumo con altro fumo di parole. Ora poiché le critiche vanno fatte in modo costruttivo, dando atto che al sindaco non appaiono potersi addebitare colpe, tutti quelli che hanno a cuore la cultura della nostra città-che è meno apatica di come si è detto- si impegnassero a trovare una degna collocazione alla collezione a Pesaro ai musei civici, destinando l'ex Tribunale a Museo, ristrutturando il palazzo del San Domenico, unificando il Museo Oliveriano, Comsiderando anche il Museo del Mare e trovare altre soluzioni con l'accordo ti tutti gli antimigranisti uniti.

Pesaro li 11 Giugno 2019.

P.Emilio Comandini

lunedì 10 giugno 2019

LA COLLEZIONE QUADRI DEL 900 PESARESE


LA COLLEZIONE QUADRI DEL 900 PESARESE MIGRATA AD URBINO.
La notizia della cessione in comodato dei quadri della Fondazione aCR di Pesaro alla Galleria Nazionale di Urbino è apparsa su Il Resto del Carlino diel 7 giugno con l'intervista di Alessandro Bettini che è stato l'unico, nel Consiglio della Fondazione ad opporsi a tale cessione, in comodato dato per 5 anni. Nottizia che ci addolora considerato che a Pesaro vi sono Immobili di proprietà comunale vuoti, da ristrutturare di cui il Comune non sa dare una destinazione. Notizia dolorosissima per cui l'ex Capogruppo di FI , alla domanda del giornalista perchè del fatto non aveva dato notizia al Resto del Carlino, l'intervistato ha risposto che sarebbe stato inutile dato che lo considerano in rompi...e la Città vuole rimanere nel mucchione. Nessuna speranza e fiducia nella capacità di reagire della Città e dei pesaresi a un torto così grande. Questo giudizio negativo sui pesaresi mi fa ricordare quanto scritto nel marzo del 2009 su l'apatia dei pesaresi ce che he viene ripubblicato qui di seguito ma, che non deve impedire di nutrire fiducia nelle buone cause e non deve impedire di fare tutto il possibile per quanto è in nostro potere sperando nella Provvidenza.
Pesaro li 7 giugno 2019.

P.E.Comandini.

venerdì 7 giugno 2019

APATIA PESARESE


L'APATIA DEI PESARESI
Nei “Quaderni di cronaca”, pubblicato nel 1965, Enrico Coli, a proposito degli eventi bellici e movimenti politici che coinvolsero Pesaro negli anni 1922-1943. racconta che, all'indomani del 25 luglio 1943, si erano svolte dimostrazioni di giubilo in moltissime città d' Italia per la caduta del fascismo, “ma dire che a Pesaro si fosse lasciata andare ad una di queste chiassose manifestazioni non sarebbe stato cosa rispondente al vero, per quanto fosse evidente in tutti una certa gioia per l'avvenimento, sia perché inaspettato, sia perché desiderato”. Precisava poi che “sulla Città di Pesaro e sui suoi cittadini pesa un'accusa: quella dell'apatia. Nei riguardi del fascismo Pesaro era stata davvero apatica. Difatti, ad eccezione di qualche giovane cresciuto e formatosi durante il regime, nessun uomo eminente o politico della città aveva assunto il grado di gerarca: tutti i posti di comando a tutti i modi di azione erano stati ricoperti da forestieri, o tutt'al più da uomini scesi in città dai paesi della Provincia”. A Pesaro dunque un ventennio di apatia interrotto solo dalle truppe del Generale Anders il primo settembre del 1945. Ci viene da pensare che dopo la liberazione la Città di Pesaro ha vissuto un altro periodo di apatia politica per oltre sessant'anni. Infatti in una democrazia dove non si verificano di fatto periodi di alternanza fa pensare che qualche cosa non funzioni. C'è qualcosa che non va in questa città. Vogliamo dare la colpa ai pesaresi “apatici” o a chì di questa apatia approfitta? Ora sono molti e volonterosi i gruppi politici che dichiarano di volere modificare tale stato di cose e si organizzano per rompere questa “apatia”, e molti i generali che per reclutare truppe innalzano bandiere per la vittoria. Anche le truppe che hanno liberato Pesaro nel 1945 erano formate da piccoli reparti diversi: polacchi, inglesi, canadesi indiani, ma nessuno pensava di vincere da solo la guerra. Hanno vinto solo perché, pur diversi e piccoli, combattevano uniti sotto una unica bandiera ed un solo comandante. Mai si sarebbero sognati di vincere da soli il nemico ancora così forte unito ed agguerrito.

Pesaro li 17 marzo 2009.

P.E.Comandini


domenica 2 giugno 2019

MATTEO RICCI E I NUOVI CONSIGLIERI


Il sindaco Matteo Ricci, sorprende aggiudicandosi un buon 57% dei votanti pesaresi rinnovando il suo mandato per i prossimi cinque anni. Con lui anche promettenti giovani candidati al consiglio comunale si sono cimentati in un’estenuante campagna elettorale e si sono guadagnati un posto nel prestigioso scranno della sala del comune. Giovani che hanno scalzato via dei logori vegliardi politici i quali, sia per le fuoriuscite eccellenti dal partito, sia per il cambio di casacca, hanno condannato il partito alla invisibilità. Arroccarsi di egocentrismo personale con un’identità liquida, prima o poi porta ha una chiusura egoistica e aggressiva fonte di scontro e di contrapposizione non solo con i propri avversari politici ma soprattutto con quelli dello stesso partito. Una convivenza forzata sfocia in una separazione dove i voti migrano in altri partiti. Si deve ripartire da un’identità precisa, e, alcuni dei giovani eletti al consiglio comunale questa identità l’hanno costruita nel tempo e non da soli. Un’identità aperta vive nel dialogo con altri, non contro gli altri, anzi, l’incontro con identità diverse è un’ arricchimento per tutti. Pur appartenendo a partiti diversi si incontrano perché concepiscono il fare politica come strumento necessario per difendere il buono che esiste ripartendo dal basso. Costruire una comunità all’interno dell’agone politico che faccia cose insieme per il bene della città. Lavorare insieme, non solo parlare. Un’ auspicio che in alcuni dei candidati eletti è già iniziato in campagna elettorale. Una novità nel confronto politico pesarese che a mio parere va sostenuta e accompagnata.
 Pesaro li 1 giugno 2019.
Massimo Tonucci

venerdì 31 maggio 2019

LA BANDA KOCH. 74 ANNI FA.



5 Giugno 1945. PROCESSO A PIETRO KOCH.

Il processo ha luogo nella grande aula della Sapienza. E' stata adottata una procedura d'urgenza. Anche Koch come i criminali fascisti che l'anno preceduto,è processato per un solo reato, collaborazione con il nemico che comporta la pena di morte. L'alto Commissario aggiunto per i reati fascisti spiega ai giornalisti che estendere la istruttoria agli altri reati ed ai complici di Koch vorrebbe dire prolungare la istruttoria stessa per diversi mesi. Invece è stata chiusa in due giorni. Alle 9,15 il Presidente Maroni dichiara aperta l'udienza. Ma prima che cominci, Pietro Koch si lascia andare ad una nota di rammarico. L'unica cosa che mi dispiace è morire a 27 anni. Un anno fa mi allontanavo da Roma sulla macchina di Dolmann. Quest'anno il viaggio è diverso. Il servizio d'ordine è eccezionale. Fuori dal palazzo stazionano persino due piccoli carri armati: due carri L assolutamente inutili per opporsi ai carri angloamericani tanto che i soldati e la popolazione li chiamavano “scatole di sardine”. Il pubblico è stato selezionato con cura, vi è una gran quantità di giornalisti. In prima fila, seduti, sono l'attrice Isa Pola il regista augusto Gemina e la moglie. Tra i testimoni Luchino Visconti e la scrittrice Paola Masino. Nel pubblico moltissimi abiti neri: sono i parenti di coloro che Koch ha fatto torturare e uccidere o mandare nei campi di sterminio. …...Il gravoso compito della difesa è stato assunto da un irriducibile e leale antifascista l'Avvocato Federico Comandini al quale Koch aveva dato a lungo la caccia. Comandini precisa subito la sua posizione .”Non sono il difensore di Pietro Koch, esclama a voce alta . “Io sono la DIFESA personalizzata, sono la tutela della Civiltà”. “Questa toga pesa sulle mie spalle come fosse di piombo, ma essa sotto certi riguardi rappresenta per me un privilegio. E si batte per salvare la vita all'uomo che avrebbe voluto toglierla: è una espressione di civiltà che forse a Pietro Koch sfugge tutto compreso nel suo “compito” di seguire una certa etica fascista: il morire bene. Purtroppo il ventennio non gli ha insegnato a vivere bene ….......Il cancelliere da lettura del capo di accusa: Koch è imputato del reato di cui all'articolo 5 del Decreto legge 27 luglio 1944 n. 159, in relazione all'articolo 51 del codice militare di Guerra, per avere in Roma, fino al 5 giugno 1944 ed in altre città dell'Italia del Nord, posteriormente all'8 settembre 1943, commesso crimini contro la fedeltà e la difesa militare dello Stato, collaborando col tedesco invasore e prestando allo stesso aiuto ed asssistenza …....... Federico Comandini tenta di tutto generosamente, di strapparlo alla morte: c'è un Mito Koch ed una realtà Koch, dice il difensore ed è solo la realtà Koch che deve pesare sul piatto della vostra bilancia.” e cerca di illustrare un lato umano di Koch che, tuttavia, nessuna delle sue vittime ha avuto modo di conoscere. “L'assassinio, continua Federico Comandini, -è l'arma della tirannide, la Giustizia è l'arma della Libertà. Pietro Koch è il prodotto del clima fascista, è un fungo velenoso. Ma io mi chiedo se sia più colpevole la mano che ha gettato il sasso che si nasconde che non la mano che veramente lo scaglia …....Ma se vuole distruggere il mito Koch, lo stesso Koch sembra invece tenerlo in vita al di là di ogni realtà. ….Rimasto solo con il suo avvocato, il condannato discute brevemente con una mano sulla spalla di Comandini, poi firma la domanda di grazia, anche se n verità non si aspetta proprio che venga accolta. ..Alle 13,10 Koch si avvia verso il cellulare al carcere di Regina Coeli per la sua ultima giornata di vita.
(La Banda Koch. Un agente al servizio del Regime – Aldo Lualdi—Bonpiani).
Pesaro 31 maggio 2019.
Pecos Bill


lunedì 20 maggio 2019

ROSARIO-IMMIGRANTI-FASCISMO ANTIFASCISTA-VIOLENZA IMPERDONABILE



IL ROSARIO. MIGRANTI. IL FASCISMO dell'ANTIFASCISNO. VIOLENZA IMPERDONABILE.

ROSARIO. Parecchi anni fa un amico pesarese ben introdotto negli ambienti del partito della DC mi raccontava che un noto esponente democristiano poi salito in una importante ma a istituzionale, per ingraziarsi le simpatie ed i voti di certi ambienti ecclesiastici, quando visitava conventi e comunità religiose, tirava fuori dalle tasche il fazzoletto e, nel fare questo gesto faceva cadere a terra una corona del Rosario. Per questi fatti il personaggio veniva soprannominato dagli amici di partito “Corona”.
MIGRANTI. I gommoni che si sono visti alla TV carichi fino all'inverosimile di immigranti appaiono chiaramente mezzi di navigazione oggettivamente inidonei ad effettuare una traversata del Mediterraneo e che chi li li arma e chi li monta non possono non essere certi di questo. Non possono non essere certi che
dopo poche miglia questi mezzi si inabisseranno per guasti ai motori o per le cattive condizioni del del mare. Non pare che convenga agli scafisti che i viaggiatori facciano una sicura fine pertanto devono essere consapevoli che vi siano delle navi ed imbarcazioni in vicinanza pronte a a salvarli. Cioè appare verosimile che vi sia un collegamento tra i trafficanti e le navi delle ONG pronte ad imbarcarli. Non è credibile che con quelle imbarcazioni gli scafisti pensino di raggiungere le coste italiane. Pertanto sarebbe bene indagare se e quali collegamenti ed interessi vi siano tra i mercanti e le navi delle ONG:
IL FASCISMO dell'ANTIFASCISMO.Alla Mostra del Libro di Torino è stato boicottato lo STAND di una casa editrice perché “vicina” (sic) ad un movimento politico di destra e questo anche da soggetti che ricoprono incarichi politici importati. Questo in nome dell'antifascismo. Il fascismo con provvedimenti legislativi e comportamenti violenti aveva progressivamente limitato e poi eliminato la libertà di stampa punendo con il confino i giornalisti che non si fossero uniformati o alle veline del partito. C'è voluta una guerra ed una nuova Costituzione per restituirci la libertà di pensiero e di stampa che vale per tutti anche per quelli che simpatizzano per coloro che la eliminarono. Ma fascisti sono quelli che in nome dell'antifascismo si comportano come i fascisti di allora.
VIOLENZA IMPERDONABILE.
Uno spettacolo vergognoso quello della folla di gente violenta che si accanisce contro una madre di 8 figli ROM che legalmente va ad occupare un alloggio a lei legalmente assegnato. A parte il fatto umano dovrebbe essere apprezzato il fatto di una famiglia ROM rinunci al tradizionale nomadismo.
Pesaro li 20 Maggio 2019.
Pecos Bill