lunedì 2 dicembre 2019

FINANZIAMENTO DEI PARTITI


FINANZIAMENTO DEI PARTITI

Bruno Vespa nel Il Carlino del di Sabato 30 Novembre 2019 prendendo atto del fatto che i vai partiti politici, per evitare le norme restrittive che hanno abolito il finanziamento pubblico dei Partiti e limitato quello privato hanno creato tutti delle Fondazioni con il compito di raccogliere il patrimonio dei partiti stessi, turandosi il naso, ritiene opportuno ritornare ad un finanziamento pubblico ben regolato. In effetti dobbiamo riconoscerecome siano rarefatti o scomparsi iluoghi dove i cittadini possano fare politica che viene svolta in luoghi e spazi non deputati a questa funzione. Le sezioni di partito dove venivano discussi dai cittadini le problematiche politiche sono scomparse e così tanti altri luoghi della politica. All'epoca di tangentopol i l'on. Galloni in un congresso svoltosi a Pesaro all'epoca di De Mita contestava il fatto che mentre i vari esponenti centrali sguazzavano dei soldi delle tangenti le sezioni non avevano neppure i soldi per i francobolli per spedire le lettere.
In questa situazione in cui ci troviamo peraltro sarei d'accordo con Bruno Vespa. Finanziamento anche pubblicocome esistente negli altri paesi europei, ma con controlli efficaci. Il controllo efficace sarebbe quello fatto proprio dagil iscritti ai vari partiti che dovrebbero pretendere la pubblicazione dei bilanci dei vari organi politici e l'approvazione degli stessi come si fa in tutte le società ed associazioni serie. In tuttaa la mia vita non ho mai visto presentare per la approvazione un bilancio ed un rendiconto delle entrate e spese di un partito.

Pesaro li 1 dicembre 2019.

P.E.Comandini

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