giovedì 22 febbraio 2018

IL CENTRO STORICO E'DI TUTTA LA CITTA!?


IL CENTRO STORICO E'DI TUTTA LA CITTA!?

Il Sindaco di Pesaro in occasione della inaugurazione dei lavori di riqualificazione del Centro storico di Pesaro che dopo tanti anni di abbandono, vanno attribuiti a suo merito, dato che con le precedenti amministrazioni le varie associazioni e comitati nulla avevano ottenuto, ha dichiarato più volte che "il Centro Storico appartiene a tuttala città di Pesaro". Tale affermazione che pare ovvia e condivisibile tuttavia può significare che il Centro fa parte della Città come elemento essenziale di essa o come elemento subordinato? Cioè il Centro non appartiene solo ai cittadini che vi abitano e vi lavorano, ma anche dei cittadini di tutti gli altri quartieri? Per meglio dire il Centro deve diventare più che l'abitat dei cittadini che vi risiedono con i loro problemi abitativi r di vita del loro abitanti oppure deve essere un parco dei divertimenti dei cittadini degli altri quartieri? E' indubbio che certi provvedimenti vanno a favore di entrambe le direzone come la nuova pavimentazioni e rifacimento della viabilità come è stato fatto, ma va contro la prima la eliminazione di aree di sosta che sono state eliminate anche dove non appariva necessario come ad esempio i 6 o 6 stalli in via Castelfidardo lato piazzale Innocenti, sbarrati con panettoni di cemento. E' evidente che le opposte esigenze debbano essere conciliate perché sarebbe inutile proclamare che il Centro è al servizio di tutta la città se questo Centro rimane asfittico e non viene abitato od e riqualificato dai cittadini che vi abitano e vi operano.

Pesaro li 22 febbraio 2018.

P.Emilio Comandini




domenica 18 febbraio 2018

NEL GIORNO DEL RICORDO



VERRA'  GIRATO  UN  FILM  A  PESARO
sulla  vicenda della  famiglia  di Alfredo Serrano  salvata  dallo sterminio  nazista  da  Erich  Eder  e  probabilmente  anche  dal Maresciallo  Angelucci dicui all'episodio che  è stato  raccontato  diversi  anni  fa  da  PecosBill  e  che  ripubblichiamo.


Nel giorno del ricordo.

E’ bene ricordare uno dei tanti episodi accaduti durante la guerra presso il Convento del Beato Sante dove i tedeschi, pur sapendo della presenza degli ebrei presso il Convento, non fecero loro alcun male.
Nella pubblicazione curata da Giancarlo Mandolini “Distruggete quel Convento” è riportato il seguente episodio. Due ebrei, marito e moglie, abitavano in Mombaroccio in fondo al paese, vicino Porta Marina. Il comandante dei carabinieri della stazione di Montebaroccio, il Maresciallo Luigi Angelucci (il figlio Giovanni vive a Pesaro), venne a sapere che i due coniugi erano ricercati per essere inviati nei campi di concentramento nazisti e li volle salvare. Una sera si portò sotto la loro casa e gridò forte in modo da essere inteso da tutto il vicinato: “Domani vengono i tedeschi per portare via quei due porci di ebrei”. Avvisati così in modo plateale, ma efficace, i due furono aiutati a nascondersi da un gruppo di giovani che li nascosero in un bosco impenetrabile sotto il monte della Mattra. Ogni giorno i giovani portavano loro il cibo preparato dai loro genitori per sopravvivere. E così si salvarono. Passato il fronte il figlio, che era diventato capitano nell’esercito USA, venne a prendere i genitori a Mombaroccio dopo avere ringraziato l’intera popolazione.

Pesaro li 27 gennaio 2004


P.E.Comandini

sabato 17 febbraio 2018

PALLE IN PIAZZA


Le palle di Gavina!

E' tornato di attualità' l'argomento delle Palle in Piazza per cui sembra utile riportare il seguente articolo pubblicato ne "Lo specchio della Cittò" dell'Aprile del 2006.: 
"Ma vogliamo scherzare!
Quaranta palle nella più bella Piazza di Pesaro. Per difenderla dalle auto. Saranno sufficienti o sarà bene munirsi di una spingarda per colpire l’incauto od ignaro automobilista?! Si, perché così si risparmierà lavoro ai vigili urbani che non dovranno redigere verbali. Ma poi come faremo quando arriveranno i TIR di prodiana memoria? Dovremo incaricare un’impresa che prenderà in appalto lo spostamento delle palle. Ma forse sarà sufficiente incaricare un gruppo di giocatori di bowling per ammassare le sfere davanti a S.Ubaldo come quelle di Cialdini a Porta Rimini. I giocatori potrebbero fare il lavoro gratis, per divertimento. Capirete… giocare a bocce con delle sfere firmate da un artista come Gavina non capita tutti i giorni. E poi, come la mettiamo con il mercato che molti cittadini hanno chiesto di riportare in Piazza? Le bancarelle dovranno essere appositamente calibrate. Ed il mercato dei Fiori? ..Pure! Una volta, per anticarro, usavano i panettoni, pesantissimi come rocce. A Gubbio, per distrazione, ne incontrai uno: che botta negli stinchi! Chi sa come sarà l’effetto di una botta sulle palle di Gavina! Ma queste sono opere d’arte come le piramidi di cemento di un altro noto artista, sistemate diversi anni fa, in Corso 11 Settembre per incrementare gli affari dei commercianti della zona che, non comprendendo quale fosse il loro vero bene, a migliaia sottoscrissero una petizione per la loro rimozione. Chi sa quanto costeranno all’Amministrazione recentemente depauperata di finanziamenti del Governo. Forse sarebbe bene chiedere un preventivo a qualche bravo cementista nostrano. Si risparmierebbe certo qualche Euro. Ma questo potrà andare a scapito di qualche artista che vuole liberare il suo laboratorio. Ma perché Pesaro deve continuare ad essere il deposito d’opere che ai cittadini non piacciono affatto? Oibò! Qui non si tratta di banali piramidi isoscele, ma di “Sfere”, dette volgarmente “palle”, che sono ben altra cosa, infatti sono tonde. Ma fino a quando Catilina abuserai della pazienza dei pesaresi? Fino a quando i pesaresi continueranno a farsi portare in giro come quando gli architetti, che fecero quel bel restauro al Teatro Rossini, a chi contestava loro che i braccioli delle poltrone della platea erano dei trespoli tutt’altro che ergonomici, questi ebbero la faccia di dire che queste erano così fatti per esigenze di acustica, come se l’acustica dovesse essere parametrata con le poltrone vuote e non con le sedie occupate dagli spettatori.
Pesaro lì 19 febbraio 2006.
P.Emilio Comandini


venerdì 2 febbraio 2018

CAMPAGNA ELETTORALE


LA CAMPAGNA ELETTORALE

L'azione di qualsiasi governo che uscirà da queste prossime elezioni continuerà ad essere limitata e circoscritta nell'ambito delle norme di bilancio dettate dalla CEE. Non potendo il futuro governo espandere la spesa ma, se mai, dovendo ridurla non potrà prendere provvedimenti diversi da quelli del precedente governo. Quasi tutti i provvedimenti comportano una spesa e quindi nei limiti di bilancio le scelte del futuro governo potranno comportare solo lo spostamento di risorse da un settore ad un altro, cioè sarà quella di mettere qua togliendo di la, di dare a quelli togliendo a questi. E' evidente come il potere del governo, rispetto agli anni passati, sono ristretti dalle decisioni della CEE da un lato e dalle spese delle Regioni dal''altro.
Considerando questi limiti oggettivi la campagna elettorale e la ricerca dei voti basata su promesse irrealizzabili appaiono non credibili ed alcune promesse ridicole perché gli italiani ma non sono stupidi.
Il governo Renzi anzi Renzi al Governo ha fatto e non ha fatto quelle cose che Berlusconi avrebbe fatto e non fatto. L'assenteismo della gente dalla politica è prodotto dalla consapevolezza, che Centro-destra o Centro-sinistra pari sono. Ma se l'assenteismo sotto questo aspetto non era preoccupante esso è diventato un fatto allarmante per la presenza di un partito inaffidabile e pericoloso in quanto non collaudato che è il M. 5 stelle.
Pertanto appare sempre più importante che i programmi siano basati su dati credibili e realizzabili.
l'acquisizione del consenso da parte dei rappresentanti dei vari partiti in sede locale e sui problemi locali sia stata fruttuosa e positiva.

Pesaro li 23 gennaio 2018.


Pecos Bill

giovedì 1 febbraio 2018

SERA DI LUINA



Giorni, anzi notti di luna straordinaria nascosta dalle nubi, purtroppo.
Sera ad luna

Ce”ra e’ spunta la luna d’int’ e’ mer
e so d’in alt l’é e’ zil tot’ una stela:
int’e’ mer una stressa (striscia) cme’ l’azer(l’acciaio),
int’la stressa una berca cun la vela.

Chenta la vela a e’ vent e l’onda cera
l’arspond cun la su vecia cantilena.
Oh! mariner, cala la reda e spera
e vent l’é bon, la berca la camena.

Fila la berca e chenta la marena
lo e pensa a la su pesca e a la su zena!

Elta la luna e’ zil tot una stela
lo l’insogna e’ su mer e la su bela!

Nonno Pierino