martedì 27 giugno 2017

GLI ESAMI DI STATO



I' ESAM  (GLI ESANI)

Tra tenti sgrezii a e’ mond u j è enca questa
j’ esèm, porca mastela, enca j esèm!
squesi us po di che t’a n’e pers ad resta
quii t’è d’è te, un brench; e ancora t’trem

e t’a t’insogn la nota, st’j’ asasen,
che za i prinzipia d’l’et a rompt’ la testa
quii di tu fiul, d’j anvud.: porchè d’di ben
chi j darà lor; mo invezi l’è una pêsta

cla toca i bab, al mami, i ze, i parint:
e chi ch’suspira a dretta e chi a sinestra
e por furtona...un taca j azidint.

I profesur?!..dì pien e ciud la fnestra
i burdell is’ u’infatt dop vintquatr’ori
e chi cal to in t’e’ sac l’è i genitori!
Pietro Comandini
La Piè n.9.10.1926.

Tra le tante disgrazie nel mondo c'è anche questa / anche gli esami, porca mastella, anche gli esami! / quasi si può dire che non ne hai avuto abbastanza / di quelli che hai dato te, un sacco; che ancora tremi / e te li sogni la notte, questi assassini, / che gi“I’ esam”

à cominciano a rompere la testa / à cominciano a rompere la testa / quelli dei tuoi figli, dei tuoi nipoti: perché dici bene / che li daranno loro; ma invece è una peste / che tocca i babbi, le mamme, gli zii, i parenti: / e chi sospira a destra e chi a sinistra / e per fortuna non si attaccano gli accidenti. / I professori?!..dì piano e chiudi la finestra / i ragazzi si sono ripresi dopo 24 ore / e chi la prende nel sacco sono i genitori!

mercoledì 14 giugno 2017

IL VUOTO INTORNO al PALAZZO



Il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci In occasione del suo mezzo mandato ha organizzato ed effettuato una serie di incontri con i cittadini pesaresi e realtà economiche e sociali della città. Altra occasione di contatto con i cittadini e varie loro associazioni è stata la organizzazione annuale degli Stati Generali del Turismo. I cittadini hanno avuto la “occasionale” occasione, oltre quella di ascoltare le realizzazioni della Amministrazione, quella di esprimere le critiche e le richieste al Comune. Questo fatto -in se oggettivamente positivo - può essere abbastanza facilmente criticato come un giro propagandistico e/o mezzo diretto a collegare la amministrazione con i cittadini: mezzo peraltro occasionale e limitato nel tempo e nello spazio e discontinuo.
Quanto sopra è un un segno, un sintomo, la prova del vuoto istituzionale e politico che c'è in questa città e che permane tra gli amministratori e la gente ed i problemi di questa.
Una volta, e non molti anni fa, esisteva a Pesaro una situazione ben diversa. Il Sindaco e gli amministratori per quanto riguarda il Turismo potevano contare sulla esistenza di una Azienda Autonoma di Soggiorno e di un Ente Provinciale del Turismo con persone altamente qualificate.
C'erano i Consigli di Quartiere che non solo si facevano interpreti delle esigenze dei loro cittadini, ma vagliavano le iniziative e le opere dell'Amministrazione comunale con l'effetto di impedire iniziative improvvide e dannose - come ad es. quella della distruzione del Borgo nel Centro Storico. Alle Circoscrizioni si devono la creazione del Parcheggio del Curvone, il Museo del Mare a Villa Molaroni. A Pesaro c'erano due circoli cittadini (Pesarese ed UNUCI) , c'erano pubblicazioni di periodici liberi come lo Scambio, lo Sspecchio della Città che si aggiungevano al Nuovo Anico che ancora resiste; c'erano dei partiti che oltre ad fare eleggere i consiglieri comunali erano attivi ed esprimevano il pensiero dei propri iscritti, mentre ora rimangono silenti mentre, insieme alle liste civiche, dovrebbero costituire insieme un nucleo che unisce i partiti e le liste civiche che hanno appoggiato ed espresso il loro candidato sindaco. Una volta i quotidiani locali, oltre a riportare le notizie ed i fatti, avevano una loro voce autonoma che era temuta e rispettata - come deve essere in democrazia- dal Potere. Gli articoli di fondo sono scritti in piccoli caratteri in corsivo e poco leggibili e per di più divisi in due pagine differenti e lontane tra loro.    In questa situazione di vuoto che dovrebbe preoccupare molto il Sindaco e la sua amministrazione, al di la delle enunciazioni ed intenzioni di programmi tra l'altro essendo affermazioni di principio e generali sono condivisibili teoricamente e neanche criticabili che fa? Non solo non si preoccupa e non si rende conto di una città spiritualmente morta, ma, come Maramaldo, uccide e soffoca nelle sue spire la autonomia la cultura e la tradizione centenaria della Citta'rappresentata dalla della Biblioteca Oliveriana.

Pesaro li 9 giugno 2017.

 Paolo Emilio Comandini.