sabato 28 novembre 2015

NATALE. SOTTOCULTURA E IMBECILLITA'



A Rozzano nel milanese si celebra, invece del Natale, la “Festa dell'Inverno” e a Rho lo stesso: per “il rispetto delle diversità”. Vengono tolti i crocefissi dalle aule perché i bambini di diversa religione, in pratica di religione mussulmana, si potrebbero offendere.
Queste prese di posizione da parte dei nostrani amministratori progressisti denotano una spaventosa mancanza di cultura e abbondante cretineria. Innanzi tutto non è dato di sapere che qualche mussulmano si sia offeso o qualche bambino sia stato mai traumatizzato da un crocefisso. In secondo luogo dovrebbero sapere che se i mussulmani si rifugiano da noi europei lo fanno perché qui da noi si vive in un clima di tolleranza, libertà individuale e di solidarietà dovuta proprio dal fatto che l'Europa è stata cristianizzata e perché Lui è morto in croce. E questo lo sanno bene proprio i mussulmani che in Belgio, dove la popolazione scolastica è formata per metà se non in maggioranza da figli di immigrati, preferiscono di gran lunga mandare a scuola i loro bambini in istituti privati gestiti da religiosi perché, rispetto alle scuole laiche nelle prime e non nelle seconde si parla di DIO:
Pesaro li 29 novembre 2015.
P.E.Comandini



martedì 17 novembre 2015

007 AGENTE di S.M. britannica.

L'Agente segreto 007 di S.M.britannica era un pesarese. Non era bello come Sean Connery, non aveva la pistola, non aveva licenza di uccidere, ma era furbo ed abile tanto che riuscì a portare con successo la sua missione di fare fuggire i generali O'Commor, Neame e Boyd con l'aiuto di tanti pesaresi e romagnoli di cui si racconta nel libro “68 DUX Storia della cattura, prigionia e fuga di tre generali inglesi nel racconto dei protagonisti” che uscirà tra poco nelle librerie. L'Agente pesarese era Ruggero Cagnazzo.
Ruggero Cagnazzo o “Cagni, come lo chiamavano affettuosamente, era (secondo il gen. Neame) un tipo formidabile; la guerra in Italia gli aveva fornito l’occasione di provare il gusto dell’avventura, per la quale sembrava particolarmente tagliato e che, in circostanze normali, non avrebbe mai potuto soddisfare. Era piccolo, magro, bruno, di sangue ebreo e con dei lineamenti marcatamente semiti: occhi scuri e penetranti e un’espressione vivace. Muoveva continuamente le dita, come uno scolaretto che vuole attirare l’attenzione del maestro. Si suppone fosse ingegnere civile, capace di successo. Dimostrava una trentina d'anni o poco più. Era di aspetto mite e pacifico, ma nel suo lavoro di agente segreto come fuggiasco di guerra, si rivelava una vera tigre; furbo, pieno di risorse e senza paura, deciso e risoluto nel portare a termine i suoi piani.
Parlava francese, inglese e arabo, oltre alla madrelingua italiana.
Gli operai italiani, i contadini, i marinai, erano entusiasti di lui.
Nel libro non è scritto, ma dal racconto complessivo si capisce, alla fine, come fosse talmente furbo che nelle varie fasi dei tentativi di fuga, mandasse sempre avanti gli altri in modo che, nel caso di scoperta da parte dei tedeschi e dei fascisti che lo ricercavano con accanimento, non fosse mai presente. Infatti chi da tutta questa storia fecero le spese furono solo due protagonisti pesaresi che vennero arrestati il giorno di Pasqua del 44 e portati davanti al Tribunale delle SS di Bologna.
Pesaro li 16 novembre 2015.


Pecos Bill

lunedì 16 novembre 2015

OSPEDALE UNICO

I dadi sono gettati. Il DUCE annuncia che l'Italia ha dichiarato la guerra all'Inghilterra e alla Francia (Il Popolo d'Italia di lunedì 10 giugno 1940).
Il bello, si fa per dire, era che quando Mussolini si affacciò al balcone di Palazzo Venezia per dare l'annuncio, tutti sapevano che si trattava di una dichiarazione di guerra, ma nessuno sapeva, e tutti erano in trepida attesa, contro chi la guerra sarebbe stata dichiarata. Ci saremo schierati contro la Francia e l'Inghilterra o contro la Germania?
Lo stesso accade, mutatis mutandis, con l'Ospedale Unico. Tutti attendono con il fiato sospeso che il Governatore delle Marche si affacci ad un balcone mediatico ed annunci se e dove verrà fatto l'Ospedale Unico. Ci si muoverà contro i Fanesi o contro i pesaresi? Gli animi dei cittadini sono trepidanti e quelli più responsabili, in questa situazione tutt'altro che chiara, si augurano pregano che dell'Ospedale Unico non se ne parli più e che le risorse (che si dice che ci sono, ma dove?) vengano utilizzate per rimediare alle carenze dei due ospedali esistenti.
Pesaro li 15 novembre 2015.

Pecos Bill

domenica 15 novembre 2015

LE PINNE DI ILARO BARBANTI

Durante la discussione del PRG in Consiglio Comunale il Consigliere di maggioranza Ilaro Barbanti, auspicando l'approvazione del nuovo PRG (light) che permetterebbe l'insediamento di esercizi commerciali di più grosse dimensioni, lamentava che il Centro storico si era svuotato di attività tanto era vero che lui stesso, alla ricerca di un paio di pinne da regalare, non aveva trovato nessun negozio fornito di tale articolo. Per questo e, naturalmente per altre ragioni, riteneva opportuno che nel Centro il PRG permettesse l'apertura anche negozi di una certa importanza fino, mi pare, a 2000 mq.
Poichè proprio qualche giorno prima ero andato alla ricerca di una maschera subacquea in un negozio in via Gramsci dove vendevano articoli da pesca e l'avevo trovato chiuso facendo la fine del negozio di Piovaticci specializzato in questi articoli, non potevo che solidarizzare con il Consigliere per via delle pinne e per il riconoscimento dello svuotamento del Centro storico da me denunciato da decenni con decine di articoli sulla stampa.
Dovevo anche riconoscere che era auspicabile che nel Centro venissero ad insediarsi negozi ed esercizi di importanza tali da invogliare i consumatori a venire in centro a fare la spesa facendo anche un favore agli esercizi minori del centro stesso perchè è importante che dalla periferia i consumatori siano prima di tutto indotti a venire in Centro cosa che invece ora non avviene, come è stato accertato con la ricerca di mercato fatta dal fu “Consorzio per il centro storico”.
(Vedi Post del 25 luglio 2015 su Pecos Bill ).

Pesaro li 1 14 novembre 2015.
P.E.Comandini  

mercoledì 11 novembre 2015

HOTEL PRINCIPE E L'INDUSTRIA TURISTCA

Per chi ha visto la realizzazione del' Hotel Elvezia primo albergo turistico a Pesaro dopo la fine della guerra (inaugurato con la partecipazione straordinaria della Banda municipale di Zurigo), per chi ha visto nascere l'Hotel Brig, il Clipper e tutti gli altri alberghi negli anni successivi, sentire parlare di abbattere l'Hotel Principe e vedere degradati l'Hotel Vienna, l'Hotel International, appare una pazzia inaccettabile ed un segno del tramonto dell'industria turistica che oggi più di prima appare l'unica industria che ha un futuro.
Coloro che hanno costruito gli alberghi su aree prima occupate da ville private con aumento di volumi ed magari con il contributo degli enti Turistici di allora (AAS – EPT ) hanno realizzato una struttura produttiva economicamente valida e positiva. E non è che la funzione economica della ricettività turistica sia ora cessata per ragioni obiettive di mercato perché tanti alberghi della loro stessa epoca e dimensione hanno continuato e continuano la loro attività e sono funzionanti. Allora perché ora questi alberghi li hanno fatti ridurre in questo stato? Evidentemente per ragioni che riguardano la proprietà e/o la gestione delle strutture che non hanno voluto o potuto gestire un patrimonio socialmente rilevante per loro e per la città. Non sono stati fatti gli investimenti necessari o sono stati mal gestiti o sono stati dispersi gli utili di gestione da parte dell'affittuario e/o gestore? Il capitale, il plus valore dell'immobile così facendo si è ridotto e si riduce sempre più. Quello che prima valeva 100 ora vale 40. Ma i proprietari, i gestori non hanno, per ragioni che possono essere le più varie, voluto o potuto reinvestire e gestire l'immobile? Allora lo vendano per quello che vale ora, ma sempre come “albergo”, per 10 euro a chi vuole fare attività turistica perché chi lo compra ne dovrà spendere altri 90 per la ristrutturazione. Gli alberghi non vanno distrutti o trasformati in abitazioni civili come appartamenti turistici e non.
Pesaro li 6 novembre 2015.


P.E.Comandini

lunedì 9 novembre 2015

“68 DUX”

E' imminente l'uscita del libro di P.E.Comandini (Argalia Editore Urbino) intitolato -68 DUX- “Storia della cattura, prigionia e fuga di tre generali inglesi nel racconto dei protagonisti”.
Per capire il significato del del “68 DUX” bisogna arrivare a leggere la fine dell'ultimo capitolo.
Dopo l'8 settembre del 1943, a seguito dell'armistizio stipulato dall'Italia con le truppe Alleate, decine di migliaia di prigionieri di guerra, che si trovavano nei campi di prigionia italiani, vennero liberati, ma non poterono raggiungere i loro comandi per la caccia data loro dalle truppe della Wehrmacht. Costoro si dovettero nascondere, in attesa di trovare l'occasione di fuggire e raggiungere le truppe alleate che si trovavano nel sud dell'Italia. Tra questi militari vi erano tre generali inglesi del massimo grado, che furono fatti prigionieri ed incarcerati nel 1941 e, dopo l'8 settembre del '43, liberati, nascosti ed aiutati nel tentativo di fuggire e raggiungere i loro reparti al sud. La storia della loro fuga avventurosa e la storia delle persone che li hanno aiutati a rischio della vita a nascondersi ed a fuggire è l'oggetto di questo libro. Nella introduzione del libro “La Romagna ed i generali inglesi” il Prof. Lorenzo Bedeschi riferisce che il Priore dell'Eremo di Camaldoli, che aveva avuto una parte importante in questa storia, aveva scritto, nella cronaca del convento, che “un giorno da questa vicenda ne sarebbe potuta uscire una “storia interessantissima”.
Con questo libro l'autore ha tentato di scrivere questa “storia interessantissima”, unendo e coordinando le storie e le cronache scritte dai vari protagonisti della vicenda e, sopratutto, i racconti di quegli italiani di ogni categoria sociale che, senza alcun tornaconto e senza nessuna motivazione politica particolare, hanno rischiato consapevolmente la loro vita per aiutare i fuggiaschi inglesi.

Pesaro li 8 novembre 2015.


Pecos Bill