mercoledì 19 giugno 2019

IL 900 PESARESE. IL FUMO E L?ARROSTO


IL 900 PESARESE. IL FUMO E L'ARROSTO
A proposito della Collezione di quadri della Fondazione CR di Pesaro mi pare che finora si sia discusso e dissertato, da parte di importanti personaggi pesaresi, sul fumo senza considerare l'arrosto. Voglio dire che la vicenda finita così miseramente, sono sicuro che derivi da fatti reali che si trascurano. Allora facciamo delle ipotesi che chi è competente e/o protagonista della vicenda potranno smentire o rettificare.
E' notorio che la Fondazione che prima del Crac della Banca Marche gestiva un grossissimo patrimonio che distribuiva ogni anno in tutti i settori della società pesarese, si è trovata a gestire ,dopo il fallimento della Società bancaria pochissimo denaro. Nel contempo si trovava a gestire un palazzo con spese sproporzionate al suo patrimonio ed alla sua reale funzione. Il patrimonio immobiliare con “più una spesa che la resa”. Tra il patrimonio la collezione d'arte del 900 ed altro.: l'utilizzo della galleria per la esposizione al pubblico comportava occupazione di locali e spese per tenere aperto e gestire una galleria aperta al pubblico. Che fare? Vendere la collezione e poi distribuire il ricavato alla città secondo statuto?: una scelleratezza. Fatto un “esame dei costi e benefici “il bilancio era comunque disastroso. Arriva la proposta di affittare al Comune i locali di Palazzo Antaldi per realizzare il Museo Rossini che evidentemente dispone di adeguati finanziamenti. Ottima soluzione, ma della collezione che bne facciamo? La impacchettiamo in attesa di tempi migliori? Meglio di no. Diamola in custodia temporanea a chi? A chi ci può dare il massimo affidamento: la galleria Nazionale delle Marche!
Solo così si può spiegare, se non giustificare quanto accaduto e quanto stranamente sostenuto e detto a difesa della migrazione.
Stando così le cose – in attesa di smentite – le responsabilità di questo fattaccio va ridimensionata e ridistribuita. Una parte andrebbe a chi ha tenuto in sordina la vicenda, mentre la colpa non è del Sindaco che con il Museo Rossini avrebbe aiutato la Fondazione e quella di coloro che cercano di combattere il fumo con altro fumo di parole. Ora poiché le critiche vanno fatte in modo costruttivo, dando atto che al sindaco non appaiono potersi addebitare colpe, tutti quelli che hanno a cuore la cultura della nostra città-che è meno apatica di come si è detto- si impegnassero a trovare una degna collocazione alla collezione a Pesaro ai musei civici, destinando l'ex Tribunale a Museo, ristrutturando il palazzo del San Domenico, unificando il Museo Oliveriano, Comsiderando anche il Museo del Mare e trovare altre soluzioni con l'accordo ti tutti gli antimigranisti uniti.

Pesaro li 11 Giugno 2019.

P.Emilio Comandini

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