mercoledì 26 agosto 2015

SCUOLE, STUDENTI ed IL BRAMANTE

In una assemblea degli studenti di Pesaro-Studi di Viale Trieste che protestavano contro la chiusura dell'Istituto, avvenuta alcuni mesi fa, il Sindaco con il Rettore della Università di Urbino confermavano la chiusura, ma assumevano l'impegno di mantenere la struttura fino a che gli studenti del primo anno avessero terminato il loro ciclo di studi. Il Sindaco spiegava che il Comune non era in grado di sostenere la spesa dell'affitto della struttura di proprietà delle Poste.
Di pochi mesi fa la notizia che l'Istituto Postelegrafonici avrebbe concesso una riduzione del canone di affitto. Quale effetto tale fatto potrà avere in ordine alla decisa chiusura della facoltà non è dato sapere, ma rimane il fatto che l'università avrebbe potuto essere allocata nell'Istituto dell'ex Bramante con canone probabilmente minore ed a favore della Provincia.
L'Istituto agrario Cecchi è diventato insufficiente per il numero degli allievi per cui, addirittura, si pensava di istituire una sede a Fano non trovandosi locali sufficienti a accogliere i nuovi studenti. Ma non potevano essere sistemati nell'ex Bramante?
Gli studenti dell'Istituto Magistrale E. Morselli sono dovuti emigrare al Campus in attesa di lavori nella sede di Via 11 Febbraio. Non potevano essere ospitati nel Bramante?
L'Istituto Santa Marta è diventato parzialmente inagibile. Dove ospitiamo gli studenti e le attrezzature durante i lavori? Non potevano essere ospitati nel Bramante?
Ma il Bramante, vuoto aspetta di essere demolito e con lui la memoria storica della Città per fare posto ad un mega palazzo secondo una operazione Urbanistica speculativa dettata solo da esigenze finanziarie per ripianare il deficit accumulato dalla Provincia in tutti questi anni. E così avremo una scuola inutilizzata per le necessità urgenti della Città e dei cittadini per diversi anni dato che le prospettive di realizzo dell'operazione non sono affatto realistiche. Per anni avremo un immobile che andrà sempre più degradando ed un debito della Provincia sempre insoluto e una situazione scolastica disastrata da tutte le parti. Non basteranno 3.000 candele a Sant' Antonio.
Pesaro li 21 Agosto 2015.



Pecos Bill

lunedì 24 agosto 2015

UNIONI CIVILI: DDL CIRINNA INUTILE 1)



Sbagliata, inaccettabile. E, soprattutto, inutile. Perché il disegno di legge pretende di estendere alle coppie omosessuali gli stessi diritti dei coniugi, rischia di essere un doppione di garanzie già esistenti. E quindi, di fatto, una grande manovra politica che ha impegnato, e impegnerà ancora a lungo il Parlamento, per approvare una legge dal sapore fortemente ideologico, visto che si limiterà a riaffermare ciò che già interventi legislativi o giurisprudenziali hanno già ripetutamente affermato. Negli ultimi trent’anni infatti, la legge ordinaria ha quasi sempre affiancato ai diritti dei coniugi, quelli per i conviventi. Un modo di procedere che ha visto, in parallelo, numerosi interventi della Consulta e della Cassazione finalizzati a ristabilire parità di diritti tra coniugi e conviventi.
L’elenco dei diritti già riconosciuti dal nostro ordinamento compare in un dossier di una trentina di pagine fitte fitte compilato dal magistrato Alfredo Mantovano del Comitato ‘Sì alla famiglia’. Una ricognizione già presentata alla Commissione Giustizia del Senato e poi illustrata nell’ambito di un convegno organizzato nei giorni scorsi dal Centro Studi Rosario Livatino. Insomma, questa ricchezza legislativa, che dimostra un’attenzione non casuale per i conviventi, non è un mistero per nessuno. Ma si è scelto di non vedere. E allora ricordiamo, in estrema sintesi, ciò che già esiste.

DIRITTI GIA'RICONOSCIUTI:
-ANAGRAFE -Il regolamento anagrafico (30 maggio 1989), spiega in modo inoppugnabile che «l’anagrafe è costituita da schede individuali, di famiglia e di convivenza».
Non l’hanno mai letta i sindaci che in questi anni si sono affannati ad annunciare inutili ‘registri delle unioni civili’? - ASSISTENZA SANITARIA - PERMESSO RETRIBUITO -
CONSULTORI FAMILIARI - ASSISTENZA AI DETENUTI - FIGLI - Nessuna differenza sul piano legislativo tra genitori regolarmente sposati e conviventi. -LOCAZIONI - VITTIME DI MAFIA O TERRORISMO - VITTIME DI ESTORSIONI E USURA - LE ALTRE TUTELE - riguardano l’assegnazione degli alloggi popolari, l’impresa familiare, il risarcimento del danno patrimoniale, la protezione dei collaboratori e dei testimoni di giustizia. E tanto altro ancora.
COSA RIMANE FUORI? - Di fatto sono soltanto due i ‘divieti’ per i conviventi. La reversibilità della pensione e la possibilità di adottare. Insostenibile sul piano economico la prima. Sul piano etico ed educativo la seconda. Ma, guarda caso, sono proprio questi gli obiettivi più ambiti da chi vorrebbe mettere sullo stesso piano matrimonio e unioni gay. Il ‘simil-matrimonio’ omosessuale ha bisogno di figli e di pensioni che passano da un partner all’altro per proclamare la sua impossibile par condicio. Ma a che prezzo?
(Da IUSTITIA)
Pesaro li 22 agosto 2015.

Pecos Bill

martedì 18 agosto 2015

7 - PIETRARUBBIA



Roccia Sanguigna! A stormo la campana
batte sinistra nella notte fonda:
mugghia scrosciando giù nella profonda
selvaggia valle il vento: e la villana

turba feroce, di sua rabbia insana
già da presso il manier nera circonda.
Urla la mischia, breve, furibonda;
e non placato il nembo or s'allontana.

Vittime inconsce di nefande trame
giacciono esangui nella buia via
i nudi corpi, su pietoso strame.

Oh Pietrarubbia! O notte di follia;
Da Santo Leo, d'odio feroce infame,
cinico il ghigno di Caino spia....

Pietro Comandini 1931

Castello del Montefeltro non lontano da San Leo, di cui ora non rimangono che ruderi e che nel 1140 era passato in possesso di uno dei nipoti di Ulderico di Carpegna - il conte Guido.
Il sonetto si riferisce all'eccidio dell'intera famiglia de' i suoi conti avvenuta nel 1298 per odio politico ad istigazione del fratello allora signore di San Leo e di Montecopiolo. L'8 giugno il popolo si ammutinò ed uccise il conte, un bambino, la sorella, un fratello; e la moglie “per lungo tempo tennero prigione finchè non furono certi che non fosse gravida affinchè di lui non rimanesse seme”

Il Montefeltro ed i suoi tiranni” (L.Dominici)





domenica 16 agosto 2015

COME E' POSSIBILE?!

Un bambino appena nato viene tolto alla madre reclusa. Un padre si da fuoco perchè gli viene tolto il figlio. COME E' POSSIBILE CHE QUESTO AVVENGA?

LE QUESTIONI MINORILI SONO SEMPRE URGENTI, SEPPURE CON DIVERSA GRADUALITÀ RICHIIEDONO INTERVENTI TEMPESTIVI
QUESTO NON E' SEMPRE ATTUABILE
1 – PER MANCANZA DI PERSONALE
2 – PER MANCANZA DI PERSONALE SPECIALIZZATO A FRONTE DELLA  DELICATEZZA DEI CASI TRATTATI E NECESSARIA ATTENTA  PONDERAZIONE NEL VALUTARE LE MODALITÀ DI INTERVENTO CONSIDERATO IL FORTISSIMO IMPATTO MORALE E PSICOLOGICO PRIMA DI TUTTO SUI MINORI STESSI ED ANCHE SUI FAMILIARI E/O PERSONE VICINE AGLI STESSI
3 – PER MANCANZA DI STRUTTURE PERIFERICHE CHE POSSANO OFFRIRE NELL'IMMEDIATEZZA GLI INTERVENTI PIÙ URGENTI CHE SONO ANCHE I PIÙ DIFFICILI E PERICOLOSI.

COME OVVIARE IN QUALCHE MODO, QUANTOMENO GRADUALMENTE, A TALI GRAVI DISTORSIONI?
SI PUÒ AZZARDARE QUALCHE UMILE E PUR SEMPRE CRITICABILE INTERVENTO:
- INNANZITUTTO IN OGNI CASO IN CUI SI SIA RITENUTO INELUDIBILE UN ALLONTANAMENTO DEL MINORE DALLA FAMIGLIA, EFFETTUARE UNA IMMEDIATA CONVOCAZIONE E/O COLLOQUIO CON TUTTE LE PARTI COINVOLTE AL FINE DI INFORMARLE E COMUNQUE TRANQUILLIZZARLE E RENDERLE PARTECIPI IL PIÙ POSSIBILE DI DECISIONI COSÌ ESTREME -
- MONITORARE IN MODO EFFICACE LA SITUAZIONE SIA DEL MINORE CHE DEI FAMILIARI
- TALI INTERVENTI RICHIEDEREBBERO, OLTRE CHE PERSONALE ALTAMENTE SPECIALIZZATO, LA DISPONIBILITÀ DI STRUTTURE LOCALI E CIÒ NON SOLO PER MOTIVI PRATICI, MA ANCHE PER UNA MAGGIORE FACILITÀ DI ATTINGERE NOTIZIE IL PIÙ POSSIBILE ATTENDIBILI SULLA REALE SITUAZIONE FAMILIARE, IN MODO DA NON FALSARE E RENDERE INUTILE L'INTERVENTO DEI TRIBUNALI -
Occorrerebbe quindi improntare un "pronto soccorso" altamente efficiente formato su una equipe di "veri" esperti che possano intervenire prontamente e tempestivamente a curare i dolori dell'anima che inevitabilmente pesantemente porta con sè ogni situazione di disagio e sofferenza legata ai nostri bambini -
Già in tale momento si rende comunque sempre necessario far si che la situazione di chi è già danneggiato non precipiti irreparabilmente e possa essere concreto e reale quel sostegno che la società è obbligata a dare alla famiglia coinvolta -
Certo l'uomo è fallace e qualche vota la scelta di sostenere e comprendere potrebbe rivelarsi anche inadatta e meno efficace della cosiddetta linea dura, ma ritengo comunque che si debba percorrere la via sopra indicata.

Pesaro li 16 agosto 2015.

lunedì 10 agosto 2015

LA SCELTA DI NERONE

Sto leggendo l'ottimo editoriale di Andrea Cangini sul QN di ieri, con il suo oculato riferimento a "una forma di marxismo contemporaneo l'uguaglianza imposta per legge" delle identità "naturali", le quali secondo la Corte di Cassazione non esistono, e se esistono vanno soppresse. Mi piace ricordare che qualche migliaio di anni fa il controverso e stravagante principe Nerone fu accusato di avere atteggiamenti alquanto dispotici. Il bravo Nerone, che voleva, per cosi dire, impalmarsi il suo "preferito", aveva una difficoltà: a Roma non era permesso sposarsi tra maschi. Lui aggirò la difficoltà: dichiarò di essere una femmina, e il problema fu risolto. Successivamente, con una simpatia successiva, la parte del marito toccò a lui... Noi non abbiamo gli imperatori, ma abbiamo i giudici di Cassazione. Che, pare, abbiano rimosso la necessità dell'operazione chirurgica per poter cambiare sesso. Rendendo così di fatto inutile la Cirinnà e i suoi matrimoni - pardon, unioni civili - gay. Per ottenere il cambio di sesso all'anagrafe secondo la Corte di Cassazione non è obbligatorio l'intervento di adeguamento degli organi sessuali: ovvero mi sento donna, e quindi sono donna, indipendentemente dal mio corpo e dalla biologia, anzi, mantenendo la possibilità di procreare e quindi di essere padre. Ma se non si sente padre, perchè si ritiene femmina, cosa sarà ? Una madre? E' una situazione al limite dell'assurdo. Perché è chiaro: basta cambiare di sesso, sposarsi (ormai legittimamente) e ricambiare perché divenga possibile quello che era impossibile. Impossibile in un mondo dove non è il capriccio a plasmare la realtà; ma si tratta, sembra, ormai proprio di un altro mondo. Qui c'è Nerone.
Massimo Tonucci



giovedì 6 agosto 2015

GRADARA

 
Oh come altera al sole oggi ridente
sui vecchi merli canta la bandiera!
A rintuzzar ad Agnolo la nera
atroce ingiuria ognora a te fidente


forse si ridestò il Mastin possente?!
..o la figura bianca come cera
or di Francesca, dell'aulente sera
 attende l'ombra nel bastion silente?!

Ala, sul mare azzurro ecco una vela
vola sull'onde; e lieta in sua favella
bianca saluta e rapida si cela!

Ma già da presso il vento di Focara
mugghia sul porto: tu l'ascolti amara;
e al sol che sorge splendi nuda e bella!
Pietro Comandini 1931.

La rocca di Gradara ora completamente ricostruita e rimessa nel suo antico splendore sorge vicino a Cattolica su amena collina dinnanzi all'Adriatico ed a due passi dal porto di Focara dove furono mazzerati “i due miglior di FANO” 1e dove si sviluppano delle bufere così improvvise e violente che sono cagione di frequenti naufragi. Agnolo della Pergola con ignobile tradimento se ne impadronì per poco tempo dopo esservi stato accolto come amico, da Malatesta che ne erano Signori. Anch'essa fu lungamente contesa tra i Signori di Urbino e quelli di Rimini e fu ritenuta da alcuni la sede della tragedia di Francesca da Rimini.



1Dante Canto XXVIII Inf.