martedì 28 marzo 2017

LA SCUOLA SACRO CUORE di VIALE BATTISTI

LA SCUOLA del SACRO CUORE

Ormai è certo che la scuola del Sacro cuore di via Cesare Battisti non riaprirà più. Le due palazzine verranno destinate ad appartamenti. Della scuola rimarranno i ricordi ed i rimpianti di un epoca che fu.
RICORDI.(Dal libro “La grande Casa” )
.Era una avventura. Si doveva andare a Carpineto. Era uno dei tanti e continui cambiamenti che si erano succeduti in quegli ultimi tempi. Non si andava più all'Asilo delle Suore del Sacro Cuore. Non ci si doveva più alzare presto per percorrere il solito tratto dei viali Trento e Battisti con il cestino della colazione. Non c'era più la preghiera mattutina e tanto meno l'adunata, in
fila per uno, di fronte al ritratto del Duce e del Re nel salone grande dell'Asilo.
Non si doveva più rispondere al Capo classe che gridava:
Saluto al Duce!..Saluto al Re! alzando il braccio rigido nel saluto romano e gridando..Eia! Eia! Alalà! Qualche cosa era cambiato. In un primo momento era sembrato che fosse “scoppiata” la pace. Era giunta la notizia dell'armistizio. La guerra è finita! La guerra è finita! Io ero contento perché lo erano tutti anche se tutti apparivano molto preoccupati. La cosa infatti non era molto chiara. Il giorno dell'armistizio1, era un giorno caldo ed io saltavo dalla gioia sul marciapiede di fronte a casa nostra all’altezza della casa di Gelli. Ma i grandi erano pensierosi. Cosa avrebbero fatto i tedeschi? Gli Alleati ora mi apparivano i più forti, ma i tedeschi sarebbero andati via? No certo! Stanno arrivando! Arrivano! Corro: da viale Trento, svolto a destra in viale Zara fino alla strada Nazionale dove c'era ancora scritto prima dell'incrocio un bel ALT di radice teutonica che aveva sostituito il precedente segnale di STOP in uso nei paesi demoplutocratici. Camion pieni di soldati, cannoni, mezzi blindati, uno, due, tre... una colonna interminabile che andava verso il sud.....
Dopo il passaggio del fronte la scuola venne riaperte e le aule riparate dai danni dovuti ai vandalismi del periodo bellico. Mi ricordo che anche noi, bambini, contribuimmo a sistemare lo scivolo frantumando con martelli, vecchi ferri da stiro mattoni per fare il breccino e ripianare lo stradino.Ora ci penserà qualche impresa a sbriciolare i ricordi di tanti pesaresi.
Pesaro li 27 marzo 2017.
P.Emilio Comandini












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L'ING.MARIO LUCIO BUI CI HA LASCIATO

All'alba del giorno 25 marzo il cuore dell'amico Mario Lucio Bui ha cessato di battere.  Come Consigliere della I Circoscrizione Mare aveva disegnato il primo progetto del Parcheggio del Curvone.  Continuerà a vivere nel ricordo e nel cuore di di tante persone.
Pesaro 27 Marzo 2017.
Paolo Emilio Comandini

domenica 26 marzo 2017

IL SERVIZIO IGIENICO DEL PORTO E' STATO RIAPERTO

A seguito dell'intervento drl Capogabinetto del Sindaco sollecitato da Pecos Bill il servizio igienico del Portoè stato riparato e riaperto. Peraltrodopo un paio di giorni un pesante portarifiuti sito lì vicino è stato rovesciato. Il che significache tra la moltitudine di ragazzi che si ritrova lì la notte il vandalo insiste nelle sue prodezze. Data la frequentazione del luogo appare urgente intervenire in modo radicale installando delle telecamere di videosorveglianza e avvertire le forze dell'ordine della opportunità di frequenti ispezioni.
Pesaro li 26 marzo 2017.
Pecos Bill

martedì 21 marzo 2017

IL SINDACO RICCI A META' MANDATO


MATTEO RICCI A META' MANDATO

Il sindaco di Pesaro ha terminato il suo tour cittadino visitando diverse realtà sociali, economiche e culturali della città. Ha terminato il suo giro il 17 marzo presso il circolo Maria Rossi di Pesaro riferendo sullo stato dei lavori progettati, terminati ed in via di attuazione, diretti alla riqualificazione del patrimonio stradale ed edilizio delle città e del centro storico in particolare. L'unico complesso edilizio che non ha prospettiva di riqualificazione e di destinazione è quello dell'ex manicomio San Benedetto.
Approfittando della occasione Pecos Biill è intervenuto facendo presente al Sindaco diverse problematiche.
E' inconcepibile che esista un regolamento comunale che vieta la istallazione nel Centro storico di insegne luminose che invece gioverebbero moltissimo alla visibilità dei negozi ed esercizi commerciali e contribuirebbero ad illuminare le vie specialmente quelle che si immettono nel Cardo e Decumano. La installazione di insegne gioverebbe anche alle casse del Comune con la imposta di pubblicità. Inoltre per avere ed installare una insegna c'è una procedura complessa e onerosa che scoraggia anche i più ben intenzionati. Il centro storico ne troverebbe giovamento e vivacità.
E' stato fatto presente che non era opportuno, per la riqualificazione del Corso 11 settembre il rifacimento della pavimentazione del loggiato come si vorrebbe fare perché quello esistente non è affatto degradato ed è esistente da oltre 100 anni e richiederebbe solo la sostituzione di alcune mattonelle che si trovano ancora in commercio. Attualmente sarebbe auspicabile solo una pulizia periodica da da parte del Comune che non l'ha mai fatta essendo questa affidata solo ai negozianti.

Per quanto riguarda poi via Castelfidardo, oltre al rifacimento della pavimentazione sarebbe opportuno eliminare quelle fioriere aderenti al muro delle case che nessuno cura e che si riducono a portacicche e sostituirle con un intervento del Comune, tramite l'Aspes ed i residenti della via, con la sistemazione di fioriere ai balconi e davanzali delle finestre dei primi piani che abbellirebbero la strada ed in particolare la montatina di via della Ginevra. Inoltre è stato fatto presente come la illuminazione delle vie ed in particolare Viale Marconi dovrebbe essere rifatta con lampioni lungo i marciapiedi che devono essere illuminati con lampioni non alti come quelli attuali che illuminano le chiome degli alberi che fanno ombra sui marciapiedi e buio di notte. Altro intervento urgente quello della riapertura del servizio igienico del porto che riparato delle distruzioni vandaliche è stato chiuso e non usufruibile; inoltre sarebbe opportuno mettere una videosorveglianza in quell'angolo di quel balcone sul mare.
Il sindaco.recependo le osservazioni fatte, ha risposto invitando l'interpellante a prendere contatto con l'Assessore ed Uffici competenti.
Pesaro li 20 febbraio 2017.

Pecos Bill



sabato 11 marzo 2017

DOVE E' LO SVILUPPO e LA CRESCITA?!

Tutti i politici invocano lo sviluppo: sopratutto la crescita dell'economia italiana, europea, mondiale. Ma da chi e da cosa dipende lo sviluppo? E' compito dei governi, dei parlamenti, dei politici? No certo. La politica, i politici devono non ostacolare, ma agevolare le persone, i soggetti e le imprese che producono, ma queste come e quando e perché “producono”?. Il complesso della produzione è in funzione dell'uomo e dei bisogni di questo. La società nel suo complesso ha i suoi bisogni che chiedono di essere soddisfatti. Questo costituisce la “domanda” economica di un paese. La domanda di beni e servizi quindi dipende essenzialmente dagli uomini, dalle domme e dai bambini di un paese. E' chiaro che quando in un paese la domanda di beni è inferiore all'offerta non vi è stimolo alla produzione e questo accade quando i soggetti, gli uomini le donne, i bambini non aumentano e quelli che ci sono hanno già soddisfatto i propri bisogni. Fondamentalmente lo sviluppo dipende dallo sviluppo, dalla crescita delle popolazioni. Perché in Italia ed in Europa stenta lo sviluppo e l'economia stagna? Non mancano in Italia le case, non mancano i soldi, non mancano le capacità imprenditoriali che rimangono in molta parte inutilizzate. Ed allora? Manca o è insufficiente l'incremento della popolazione, mancano i bambini e se non ci fossero gli immigrati per la denatalità europea saremo nella stagnazione più profonda. Manca anche la visione del futuro. “Un paese senza bambini non ha futuro” diceva Papa Wojtyla. Il guaio è che nessun politico, nessun partito, ben pochi poteri mediatici e culturali, hanno presente questa verità. I politici, i governi non si curano affatto della famiglia che è la cellula fondamentale dello Stato, non aiuta economicamente chi fa nascere i figli, ma si preoccupa a dare le pensioni di reversibilità alle coppie gay, ad ammettere il loro matrimonio ed attribuire i diritti propria della famiglia alle unioni sterili per definizione, ma quello che è peggio i mass media ed i giornalisti politicamente corretti irridono chi si azzarda a dire, anche da da posizioni responsabili, che dopo una certa età le donne perdono la loro fertilità. Chi da anni si permette di denunciare il pericolo attuale e futuro di un paese per lo spopolamento dei suoi abitanti viene snobbato come chi vede giustamente come una opportunità di crescita e sviluppo il sia pur drammatico fenomeno della immigrazione
Pesaro li 6 marzo 201.


Pecos Bill