domenica 29 gennaio 2023

GIUSTIZIA: CHI TOCCA I FILI MUORE

GIUSTIZIA. CHI TOCCA I FILI MUORE Non si è capito e non si capisce come in Italia non trovi luogo nel suo ordinamento giudiziario penale l'istituto della “Concessione della libertà personale su cauzione”. L'affollamento delle carceri e le inadempienze dell'Italia in ordine al trattamento carcerario verrebbero probabilmente risolti con vantaggi economici per lo Stato e per i cittadini detenuti in attesa di giudizio che, in base a statistiche, per la metà vengono dichiararti assolti. Un'altra cosa inspiegabile è come si continui a lottare inanemente contro la lungaggine dei processi civili e penali. Infatti le riforme finora adottate e quelle che si vogliono adottare non sono in grado se non di scalfire appena il nodo del problema. Il processo telematico che sta ingolfando gli uffici giudiziari può accorciale i tempi degli adempimenti del processo di qualche mese, ma il processo durerà sempre degli anni, cioè ci vorranno anni per avere una decisione del giudice per la semplice ragione che le fasi processuali verngono scandite con intervalli di mesi e di anni. Le udienze per la istruttoria di un processo civile di primo grado vengono rinviate, non in funzione del tempo necessatio per espletare le varie incombenze (es. notifiche, attività delle parti e degli avvocati, consulenze tecniche ecc.) ma in relazione alla disponibilità del Giudice che deve tenere conto delle udienze per gli altri procedimenti. Cioè dipende dal posto disponibile nella agenda del magistrato quindi del carico di lavoro del giudice. E questo nel processo. Ma la cosa più inaccettabile sono i tempi di rinvio per la decisione dei processi di appello dove non esistono se non eccezionalmente necessità istruttorie e la procedura prevede solo la formalità del deposito degli atti di difesa che richiedono pochissimo tempo e potrebbero essere espletati in due o tre mesi. Ma di fatto vengono procrastinati per degli anni solo perchè il collegio giudicante è già intasato da impegni di altre cause. Quindi è chiaro che se non si interviene nell'ambito della agenda del Giudice (individuale o colleggale) non si viene a capo di nulla. Ma il diffficile, se non impossibile, è mettere il naso nell'agenda del Giudice. Vedere cioè che cosa determina il blocco del processo in questo ambito. Le cause possono essere molte: l'eccessivo carico di lavoro del giudice, la scarsa efficienza o pigrizia, la disorganizzazione, la incapacità, e così via. Ma mettere sotto esame l'agenda del giudice è o potrebbe essere scomodo e pericoloso perchè si entra in una sfera di azione dove il Giudice è sovrano e dove il Magistrato può essere giudicato e dove si può entro certi limiti manovrare il processo e agevolare o meno la prescrizione. E' qui che si può intervenire e vedere se mancano magistrati, se i magistrati lavorano, se è necesario organizzare meglio il loro lavoro, se sono diligenti ecc. In relazione a questa analisi si possono prendere provvedimenti efficaci e utili per ridurre la lunghezza dei processi. Queste due riflessioni un giorno ho posto al Ministro Alfano cheè stato anche Ministro della Giustizia e, per quanto riguardava il primo punto, egli mi sembrava d'accordo, mentre sul secondo pure tanto che erano riusciti a ridurre le ferie dei magistrati, ma, era come dire che era stato un sforzo enorme dato che, si può ben dire, che ....”chi tocca i fili..muore!. Pesaro li 10 maggio 2016 Avv. Paolo Emilio Comandini

lunedì 23 gennaio 2023

SUL BRAMANTE OTTO ANNI FA

SCUOLE, STUDENTI ed IL BRAMANTE In una assemblea degli studenti di Pesaro-Studi di Viale Trieste che protestavano contro la chiusura dell'Istituto, avvenuta alcuni mesi fa, il Sindaco con il Rettore della Università di Urbino confermavano la chiusura, ma assumevano l'impegno di mantenere la struttura fino a che gli studenti del primo anno avessero terminato il loro ciclo di studi. Il Sindaco spiegava che il Comune non era in grado di sostenere la spesa dell'affitto della struttura di proprietà delle Poste. Di pochi mesi fa la notizia che l'Istituto Postelegrafonici avrebbe concesso una riduzione del canone di affitto. Quale effetto tale fatto potrà avere in ordine alla decisa chiusura della facoltà non è dato sapere, ma rimane il fatto che l'università avrebbe potuto essere allocata nell'Istituto dell'ex Bramante con canone probabilmente minore ed a favore della Provincia. L'Istituto agrario Cecchi è diventato insufficiente per il numero degli allievi per cui, addirittura, si pensava di istituire una sede a Fano non trovandosi locali sufficienti a accogliere i nuovi studenti. Ma non potevano essere sistemati nell'ex Bramante? Gli studenti dell'Istituto Magistrale E. Morselli sono dovuti emigrare al Campus in attesa di lavori nella sede di Via 11 Febbraio. Non potevano essere ospitati nel Bramante? L'Istituto Santa Marta è diventato parzialmente inagibile. Dove ospitiamo gli studenti e le attrezzature durante i lavori? Non potevano essere ospitati nel Bramante? Ma il Bramante, vuoto aspetta di essere demolito e con lui la memoria storica della Città per fare posto ad un mega palazzo secondo una operazione Urbanistica speculativa dettata solo da esigenze finanziarie per ripianare il deficit accumulato dalla Provincia in tutti questi anni. E così avremo una scuola inutilizzata per le necessità urgenti della Città e dei cittadini per diversi anni dato che le prospettive di realizzo dell'operazione non sono affatto realistiche. Per anni avremo un immobile che andrà sempre più degradando ed un debito della Provincia sempre insoluto e una situazione scolastica disastrata da tutte le parti. Non basteranno 3.000 candele a Sant Antonio. Pesaro li 21 Agosto 2015. Pecos Bill

mercoledì 18 gennaio 2023

UNA SPESA INTELLIGENTE

UNA SPESA INTELLIGENTE Una spesa intelligente quella fatta dal Comune di Pesaro per l'acquisto dell'area di Villa Marinaadibita a parcheggio. Questo parcheggio è un polmone che fa respirare il traffico e la circolazione della Zona Mare sia d'estate che d'inverno. Peraltro ogni volta che che passo davanti al parcheggio mi pongo sempre due domande: Perchè questo parcheggio non è stato coperto con pannelli solari? E poi perchè la pavimentazione non è stata fatta con mattoni idroassorbenti l'acqua della pioggia? Pesro li 18 gennaio 2023. P.E.Comandini

sabato 7 gennaio 2023

ANTONIO PIERGIOVANNI CI HA LASCIATI

E'morto l'Ing. Antonio Piergiovanni. Ieri è morto serenamente circondato dai suoi cari l'amico Antonio Piergiovanni. Ho conosciuto Antonio la prima volta quando nei Quartieri si si discuteva animatamente sui Comitati di Gestione delle Scuole Materne frequentate allora dai nostri figlioli. Poi insieme per tanti anni nel Comsiglio Direttivo dell'Automobil Club di cui è stato per anni Presidente. Insieme sempre con identità di vedute e di ideali. Ricordo sempre quella volta che mi raccontò in via confidenziale che una volta, in occasione della visita fatta dai Presidenti degli Automobil Club italianiin da PapaWojtyla, il Santo Padre si era avvicinato, nel gruppo dei presidenti, proprio a lui e gli aveva fatto una carezza sul viso. Ora sono certo che arrivando lassù avra ricevuto oltre che una carezza un abbraccio affettuoso dal Signore. Pesaro li 8 gennaio2023. P.E,Comandini

lunedì 2 gennaio 2023

BUON ANNO NELLA DOLCE TERRA

O dolce terra1 Chiara una terra di sereni clivi e di diritti, in nere file ai venti olmi pensosi tra sognanti olivi sempre al mio cuore, o Nino, ed ai fiorenti anni ripenso, come ai freschi rivi. Ecco Pesaro tua: vedo redenti gli antichi merli sul palazzo ed ivi tagliar le nubi via pel ciel fuggenti. O dolce terra: ne la bruna sera caro il ricordo di una spiaggia brulla, di un picciol lago sotto il cielo azzurro. presso il moletto, ne la tua costiera: l dove l'anima si culla ne ll'eterno del mar, dolce sussurro. P.Comandini, Vecchia Terra 1931 ibidem, p.86. I merli sono quelli allora rinnovati del Palazzo Ducale. Il laghetto, vicino al moletto era destinato alla caccia alle anitre.