domenica 27 febbraio 2022

BAMBINI SOTTO LE BOMBE

 





BAMBINI SOTTO LE BOMBE


Silvana Temellini che da bambinanel 1940 abitava a Pesaro in Viale Zara conosceva l’inglese, e così divenne la segretaria del Taunajor, il comandante militare della città, visse da vicino il passaggio delfronte e la prima fase post bellica della città. Nel ‘49, poi emigrò in Argentina, e scrisse un libro intitolato “Recuerdos de guerra” da cui traiamo il seguentebrano che riporta i suoiricordidel bombardamento di Pesaro.

...Quando adesso ascolto i miei nipoti che giocano alla guerra,quando ascolto le loro vocine imitare,dietro a un cespuglio,il rumore delle mitragliatrici o semplicemente simulare il suono di un aereo che arriva a bombardare ed i più grandi con la loro superiorità giocano con elicotteri,con missili terra area e viceversa,molte volte insieme a Dante ricordiamo che a quell’età così bella,noi non giocavamo alla guerra perché la vivevamo. Erano le sirene di allarme che annunciavano l’arrivo degli aerei e nel mio caso,senza nessun rumore previo, di colpo l’oscuro mare si accendeva e sputava fuoco. Adesso per le feste si lanciano razzi,mentre al tempo i fari potenti della antiaerea,cercavano per il cielo nero gli uccelli che seminavano morte e distruzione.

Son passati più di 50 anni,sono in Argentina dove niente ricorda la guerra,dove si costruisce e non di distrugge,ma nonostante il suono di una bomba che esplode,sia per un evento sportivo,religioso o civile,nonostante il tempo che è passato,porta sempre nella mia memoria i tristi ricordi di quei giorni.

Gli alleati erano divisi in due Armate o eserciti di avanzate. L’Ottava formata per truppe del Impero Britannico e la Quinta formata solamente per nordamericani. Dove erano rimasti i giochi? Dove una pianta con i fiori? Dove e quando era possibile trovare pace? Giorno e notte le sirene avvisavano che dagli aeroporti d’Africa,Malta e Gibilterra, gli aerei convergevano sulla mia città in formazioni,coprendo il cielo con un suono impossibile da descrivere,un rumore penetrante e che immobilizza,da li prendevano corsi diversi verso il loro compito di seminare morte. Uno si trova a correre senza sapere dove andare ,e mentre pensa di aver corso per kilometri,si rende conte che ha fatto solamente pochi metri.

Un pomeriggio di un anno,di un mese e di un giorno qualsiasi, vidi come un Stukas tedesco stava scendendo in picchiata dopo un combattimento contro tre alleati. Il suono dell’ aereo semplicemente paralizzava,i timpani quasi scoppiavano e con le mani coprendo le orecchie mi sentì immobile come una statua,senza riuscire a emettere un urlo,ne riuscire a pregare,ne pensare….solamente aspettavo in silenzio la morte. La Sicilia era già occupata,l’isola d’oro,così chiamata per la quantità di aranci,adesso era terra considerata liberata,dove non ci sarebbero più state marce, ne musica marziale,ne uniformi.

Nella mia città c’era solo distruzione,fame incombente ed era impossibile ricevere notizie da nessuno. Casa mia era a tre piani e li abitavamo solamente io e i mie genitori. Anche se la differenza d’età era grande,non immaginavo la responsabilità che avrei avuto. Una notte ,mentre stavamo cenando,iniziammo a sentire un forte rumore di tuoni. Io,aprendo la finestra della camera, dove potevo vedere il mare,anche in una notte d’inverno,non potevo credere a cosa stavo vedendo.

Il mare era tutto fuoco e nella lontana linea dell’ orizzonte,quantità di fiamme si stavano dirigendo verso terra. Si trattava di navi invasori che bombardavano la città e come se non bastasse,all’ improvviso apparvero gli aerei con la stessa missione. Scesi sostenendo mio padre e fu quella la prima volta delle tante che avrei dovuto fare. Il poverino a causa della sua età,non poteva muoversi per la paura e rimaneva fermo come una statua.

Un bombardiere navale è tremendo per l’inaspettato e anche senza limiti di tempo o spazio. In quella opportunità uno dei missili passò attraverso una stanza,per continuare il suo viaggio attraversando altre pareti vicine,visto che non sono bombe che cadono in verticale ma provengono di lato.

Da quella notte quella che doveva essere una signorina giovane,allegra e spensierata per la sua età,in epoche normali,soffrì spiritualmente una metamorfosi che la fece sentire ad un tratto come una persona adulta,dove non le era più permesso sognare. Pensandoci bene,il sognare da vecchia incapace di vedere,potrebbe essere dovuto a una reazione di quei tempi.

Dall’inizio della guerra avevamo finestre e porte esterne con vetri coperti con tessuti scuri in modo che la luce non filtrasse. Inoltre non c’era luce nelle strade,bisognava stare molto attenti anche di notte,quando si accendeva un fiammifero per accendere una sigaretta,nel caso ci fosse qualche aereo di riconoscimento girando.

 Pesaro 27  febbraio  2022.  P.Bill



sabato 5 febbraio 2022

SPOSTAMENTO DELLA FERROVIA

 


SPOSTAMENTO della FERROVIA: CHE COSTI e BENEFICI?


Recentemente è stato fatto un progetto di fattibilità dello spostamento della Ferrovia all'interno parallelamente al tracciato della autostrada con previsione di una spesa enorme che vedrebbe allontanare la Stazione di oltre 4 chilometri da dove è ora. Dello spostamento ferroviario si è sempre parlato a periodi alterni da moltissimi anni. Ma degli effetti positivi e negativi di tale opera non si è mai parlato e discusso. E sarebbe ora di farlo come auspicato ben due

anni fa dal sottoscritto nel articolo pubblicato l' 8 Dicembre 202020 che ripotiamo qui di seguito.

Pesaro li 4 febbraio 2022.

P. Emilio Comandini


ARRETRAMENTO DELLA FERROVIA



ARRETRAMENTO FERROVIA: Mondolfo: ci siamo anche noi”.

Il sindaco diMondolfo interviene su Il Restodel Carlino chiedendo di essere interpellato sulprogetto dell'arretramento della ferroviaed a ragio.

Questo articolo apparso su Il Carlino l'8 dicembre 2020. mi ha fatto scattare nella mentediverse questini che mai mi ero posto a proposito dello spostamento della ferrovia lungo la costa e nella Città.

Ho sempre pensato che lo spostamento della ferrovia avrebbe liberato tutta la spiaggia esistente tra Pesaro e Fanoper cuisi sarebbe potuto dare respiro sia alle attività balneari che al traffico potendo ampliarsi la strada diventando questa un viale cittadino con possibilità di parcheggi e creazione di locali turistici. Avevo anche pensato ad una funicolare che collegasse la zona sovrastante il colle Ardizio con la spiaggia con valorizzazione della zona collinare a fini turistici.

Ma improvvisamente il sognosi è cambiato. Che vogliamo dismettere i binari della ferrovia Pesaro-Fano- Marotta - Falconara come la tratta Fano-Urbino? O al contrariocreare una metropolitana leggera Pesaro-Fano-Urbino collegata con Marotta Senigallia Falconara collegando queste città come fossero una unica città? Ecco quindi la creazione di un aggglomerato urbano immerso nel verde ed alleggerito dai problemi di traffic ostradale ad opera di una metropolitana leggera con tutto il traffico nazionale di alta velocità e di merci spostato all'interno.

Penso che sarebbe utile, se non indispensabile aprire un dibattito su questo importante argomento.

Pesaro li 8 dicembre 2020.//P.Emilio Comandini


mercoledì 2 febbraio 2022

RENATA TEBALDI SFOLLATA A CARTOCETO

 



LA CANTANTE RENATA TEBALDI SFOLLATA A CARTOCETO

Giungevano frammentarie notizie da parte dei nonni e degli zii materni1Il 17 gennaio (1944) mattina, Pesaro era stata bombardata. Il nonno Emilio e la nonna Bice con lo zio Umberto erano sfollati a Cartoceto in un “luogo infame” come diceva la nonna................Lo zio Meni non aveva potuto trovare nulla di meglio dato che moltissime altre famiglie pesaresi erano sfollate nel paese prima di loro e avevano naturalmente occupato le case ed i locali migliori..........A Cartoceto erano sfollati i Pazzi, che erano gli unici civili ad avere a disposizione l’auto perché lavoravano per l’Organizzazione TOD dei tedeschi e così spesso potevano dare un passaggio a zia Pupa e zio Renato. I Bezziccheri, pure si erano rifugiati a Cartoceto nella loro casa, la Tomassini, e la signora Clara Fontebuoni che aveva sposato Alessandro Grossi, il direttore del Resto del Carlino di Pesaro. Erano sfollati insieme alla figliola Maria Cristina e la nonna Luigia. Vi era anche Luigi Fontebuoni, militare fuggito dalla Iugoslavia dopo l’ 8 settembre. Vi erano anche gli Ugolotti. Il padre, direttore del Manicomio comunale, la moglie e la figlia, tutti gran giocatori di carte. Avevano un bellissimo appartamento. Gli Alberini erano alloggiati presso il dopolavoro in un locale bellissimo con pianoforte e la radio. Qui si ballava e si giocava ogni sera. A Cartoceto si era rifugiata anche la signora Aurora Mengaroni ed altre persone come i genitori ed il fratello di Mario del Monaco e la cantante Renata Tebaldi. Questa andava spesso a casa dei Bezziccheri a cantare accompagnata al pianoforte dalla figlia di quest’ultima. La zia Pupa e lo zio Renato invece erano sfollati nella casa del loro contadino a Trebbiantico insieme allo zio Meni. Lo zio Renato andava di giorno in ufficio a Pesaro, mentre lo zio Meni badava alla Farmacia Boscia che si era dovuta trasferire da Pesaro a Trebbiantico. Lo zio Renato, che lavorava ancora a Pesaro all’E.P.T., riportava le notizie di quanto avveniva in città. In assenza dei proprietari i soldati repubblichini avevano fracassato i portoni e gli infissi delle ville abbandonate al mare portando via tutti i mobili ivi rimasti. Anche villa Bice e quella dello zio Renato erano rimaste in balia dei soldati e dei civili che portavano via tutto quello che era smontabile, come i rubinetti dell’acqua, imbrattando ed intasando tutti i gabinetti.......

(Dal libro “La grande Casa” tra l'VIII Army e la X Armee di P.E.Comandini.Cap.lo III.)

Pesaro li 2 febbraio 2022.

Pecos Bill

1 Lett.18-19 febbraio 1944. EB-IB.