giovedì 30 dicembre 2021

BUON ANNO 2022 da PRCOS BILL

 





AUGURI DI BUON ANNO 2022 e...

UNA VITA DA GABIEN

VITA DA GABIEN (cruchèl)

El s’riposa sj scoj un gabièn bianch

dop ch’a l’ò vést lotè sa n’antre in vol,

salvand un pesc ch’el t’à pesched da sol

préma d’sparì tel cél confus tel branch.

     C’vo’ acsé poch par capì cum gira st’ mond ?

basta ‘n sgvard ma ’n gabièn purted dal vènt?

o gvardè intorne c’vo’ par atri event?

rispett e libertà préma d’ gì a fond.

     Cert che stle stori un gabièn prò an le pensa,

la lota par chel pesc la n’è mèi fnida

finchè la luc del giorne la n’è gida

mó par nò jà invented anca la mensa!

     Dle volt s’dic: “ libre a so’ cum un gabièn!”,

prò a viva cum è ló c’vo’ del curagg

vulè da scoj a scoj, durmì sle spiagg,

pò par canpè scivlè tel vènt pièn pièn.

     E méj ch’ugnun strett tenga el su destén

cercand d’ viva la vita fén in fond

sa l’unor e la dignità in ste mond

ch’ par clatre c’è ch’j pensa pó a la fén.

Emilio Melchiorri

VITA DA GABBIANO

Si riposa sugli scogli un gabbiano bianco

dopo che l'ho visto lottare con un altro in volo,

salvando un pesce che ha pescato da solo

prima di sparire nel cielo confuso nel branco.

     Ci vuole così poco per capire come gira stò mondo?

basta uno sguardo ad un gabbiano portato dal vento?

o guardare intorno ci vuole per altri eventi?

rispetto e libertà prima di andare a fondo.

     Certo che queste storie un gabbiano non le pensa,

la lotta per quel pesce non è mai finita

finchè la luce del giorno non se ne andata,

ma per noi hanno inventato anche la mensa!.

     A volte si dice:”libero sono come un gabbiano!”,

però a vivere come lui ci vuole del coraggio

volare da scoglio a scoglio, dormire sulle spiagge,

poi per campare scivolare nel vento piano piano.

    E meglio che ognuno stretto tenga il suo destino

Cercando di vivere la vita fin’in fondo

Con l’onore e la dignità in questo mondo

Che per quell’altro c’è chi ci pensa poi alla fine.

(Emilio Melchiorri)


giovedì 23 dicembre 2021

BUON NATALE


 BUON NATALE  A TUTTI



CAMBIAMENTI  CLIMATICI E PANDEMIA

Il clima del pianeta è cambiato, sta cambiando.

E' un dato specifico, subito e riconosciuto da tutti i paesi e governi ormai. Ma perchè meravigliarsi? Dove era scritta una immutabilità del clima sulla terra quando questa ha subito mutamenti epocali come le ere glaciali. La terra è un organismovivo vivo in continua evoluzione. Nessuna meraviglia, ma ora l'uomo ha scoperto che la sua opera può contribuire ai mutamenti in senso negativo di questo fenomeno e giustamente ora cerca di porre rimedio. Chiamai ncausa i paesi che sfruttano il carbone come fonte di energia, ma fino adessol'uso del carbone e degli idrocarburi hanno assicurato uno sviluppo della ricchezza e del tenore di vita inimmaginabie per l'umanità ed anche la tecnologia e la scoperta di fonti alternative di energia non inquinanti.

E' cominciata unalotta che vede riuniti gran parte dei paesi del Mondo e questa è un fatto straordinario che inedito nella storia che apre orizzonti speranza dipace e solidarietà.

Pandemia.

Generale!...quando finirà questa guerra?” era la domanda che mia madre rivolgeva, come tanti, quando capitava di incontrare un militare di un certo grado durante il periodo dell'ultima guerra. Ora la stessa domanda vieneposta dai cittadini ai vari virologhi che capitano a tiro: “Quando finirà questa Pandemia?” L'unica risposta sensata da dare è:

Quando Dio vorrà!”

Aconsolazione di tutte le disgrazie, dolori, luttic'è un pensiero che ci può consolare e dare speranza. E' mai capitato nella Storia chenazioni, gruppi di nazioni, tutte le nazioni si sono trovate a combattere un nemico comune, invisibile, inaffferrabile che non guarda in faccia a nessuno e che sta creando volenti e nolenti una rete di solidarietà mondiale? Anche i paesi ricchi ed avanzati non si salvano se non salvano tutti i paesi anche i più poveri e diseredati perchè in Virus non guarda in faccia a nessuno e non ci si salva se non stiamo tutti insieme come dice Papa Bergoglio.

Pesaro li 22.12.2021.

Paolo Emilio e  Pecos  Bill


martedì 14 dicembre 2021

NATALE CON ZI FEDERICO

 




E' zi Federico

U n'è mai senza un brisul d'ambizion

che me a pens a chi dè, a che tinël

dla casina suleda, e cal riunion

di pariínt torna ló, tott j ann d'Nadêl;


e quand, dal võlti, me a s'era un burdel

e' cunteva ad chi timp e dla person

dla su cundana a morta che a scultêl

t'a t'sintiva int' e' sangv cmà un buliron.


Ancora u m' pê d'avdél: la berba bienca;

u m'pé ad sintì cla su parola frenca

int' j occ sempar un vel d'malinconia.


Anma temprêda a fugh, innamurêda

dla su tëra ch'la n'trema e dla su feda

ch'la s' taglia al veni par no fê la spia!

Pietro Comandini

LO ZIO FEDERICO. 

– Non è mai senza un poco di ambizione – che io penso a quei giorni, a quel tinello – della casetta assolata e a quelle riunioni – dei parenti intorno a lui, tutti gli anni di Natale, - e quando, alle volte, io ero un bambino, raccontava di quei tempi e della prigione, - della sua condanna a morte , che ad ascoltarlo – ti sentivi nel sangue come un rimescolio. - Ancora mi pare di vederlo. La barba bianca; mi pare di d'ascoltare quella sua parola franca – negli occhi sempre un velo d'i malinconia. -Anima temprata al fuoco, innamorato- della sua terra della sua terra che non trema e della sua fede – che si taglia le vene per non fare la spia (tentò di tagliarsi le arterie ai polsi ed all'inguine in carcere con i cocci di un bicchiere rotto per la paura di fare delle rivelazioni sotto il dolore della tortura).

Ma chi era zi Federico di cui parla il nonno Pierino? Cosa poteva raccontare nelle veglie di Natale con tutti i parenti avanti al caminetto nel tinello della piccola casa di Cesena? Racconti che facevano rimescolare il sangue del nonno, autore di questa poesia, allora ancora un semplice “burdello” (ragazzino)?

Zi Federico era uno dei sei fratelli di Giacomo Comandini padre di Pierino. Nel 1853 venne da Mazzini l'ordine ai patrioti romagnoli di tenersi pronti, ma il moto iniziato il 6 febbraio a Milano, fu spietatamente represso con ventiquattro impiccati in Lombardia, tre fucilati a Ferrara ed arresti a non finire nel Lombardo-veneto, nelle Legazioni e nelle Marche. Tra questi c'era anche lo zio Federico arrestato a Faenza il 18 luglio dagli austriaci nonostante il tentativo di fuga sui tetti di una casa accanto.

Da quel momento non vide più la moglie ed il figlioletto e, trasferito a Bologna in catene, non tornò a casa se non il 23 giugno del 1865 dopo dodici anni. Accusato di “ripristino di società segreta e di promossa insurrezione” nonostante le torture, non parlò negando ogni cospirazione. Durante l'interrogatorio durato diversi giorni, nel timore di non potere resistere alle torture, tentò di uccidersi tagliandosi le vene con i vetri di un bicchiere rotto, ma un medico militare fece in tempo a salvarlo. Il 18 gennaio del 1855 fu condannato con altri 37 compagni per alto tradimento alla “pena di morte con la forca” con commutazione alla pena in sei anni di prigione “in ferri” .

Dopo essere stato rinchiuso in diverse carceri venne inviato al carcere di Paliano (Castello ancora oggi adibito a carcere modello per i pentiti) dove rimase più di dieci anni. Doveva scontare sei anni, ma a causa della partecipazione ad un ammutinamento e tentativo di fuga fu di nuovo condannato prendendosi una seconda condanna a morte, (commutata dal Papa in galera in vita con obbligo di custodia l'11 gennaio, il giorno dopo che Vittorio Emanuele aveva pronunciato il discorso del “grido di dolore”.

Dopo la guerra vittoriosa di Magenta e Solferino le Romagne si staccarono dallo Stato della Chiesa e furono riunite al Piemonte, ma i prigionieri politici dello Stato della Chiesa non furono però liberati. Nel 1964 venne concessa la possibilità di liberazione purché il prigioniero firmasse una semplice domanda di Grazia al Pontefice, ma Federico si rifiutò perché, piuttosto che firmare, preferiva morire in carcere. Solo nel 23 giugno 1865 uscì di prigione senza firmare alcuna domanda di Grazia.

Pesaro 14  Dicembre 2021.

P.E. Comandini



domenica 12 dicembre 2021

SCIOPERO ERGO SUM

 




SCIOPERO ERGO SUM.

Diogene usciva dalla botte dove risiedeva ed andava in giro con la sua lanterna alla ricerca dell'uomo.

Cartesio riconosceva la esistenza dell'uomo in quanto soggetto pensante: “cogito ergo sum” penso dunque sono, esisto.

Il segretario della CGL: “sciopero ergo sum”.

Data la totale inopportunità, inutilità e dannosità diuna astensione dal lavoro con perdita di salari e di produzione di beni già falcidiati dal covit in questi anni, lo sciopero appare avere il solo scopo di rivelare la esistenza delsindacato. Sciopero ergo sum.

Pesaro li 11 Dicembre 2021.


Pecos Bill


lunedì 29 novembre 2021

FELICITA' IERI e OGGI

 


LA FELICITA' IERI e OGGI

Sul dizionario Le Monnier la Felicità viene definita come “la compiuta esperienza di ogni appagamento” . Lo stesso dizionario alla voce Gioia dice che essa è uno “stato o motivo di viva, completa, incontenibile soddisfazione, felicità, diletto”.

Molti, infiniti sono i motivi che possono dare gioia agli uomini, ma è certo è che questo stato d'animo non è infinito, anzi questo stato di grazia dura molto poco.

Per Giacomo Leopardi la felicità, la gioia, il piacere degli uomini è figlio d'affanno, la gioia è vana perché frutto del passato timore e quel tanto di piacere che per miracolo nasce dall'affanno è un gran miracolo.

Il coro finale della IX sinfonia di Beethoven che è stato adottato come Inno dell'Europa, canta il poema Inno alla gioia di F. von Schiller che definisce la Gioia ”bella scintilla divina” che bevono tutti i viventi dal seno della natura”. La gioia dono divino di un padre affettuoso che gli uomini debbono cercare sopra la volta stellata del cielo dove abita.

Che cosa possa essere stato detto e fatto a questo proposito in un intero festival della Felicità di Pesaro non so, ma in occasione del discorso tenuto in Piazza da Kathlen Kennedy, figlia di Bob, l'oratrice che si è congedata dai pesaresi invocando su di essi la benedizione di Dio, ha detto che in fondo per un paese la Felicità non coincide con il suo PIL (Prodotto Interno Lordo) e che la felicità consiste nella possibilità di socializzare e dedicarsi alla vita politica. Questo sarà anche vero per lei e per quelli che hanno già soddisfatto abbondantemente i propri bisogni primari. ma per la gran parte dell'umanità questo non avviene specialmente in un momento di crisi economica come questo in cui molta gente sarebbe felice di soddisfare bisogni più urgenti e vitali. Pertanto l'incremento del PIL di un paese è direttamente proporzionale con l'incremento di momenti di felicità, pertanto sarebbe bene che gli amministratori e politici non si perdessero in manifestazioni come queste e badassero di salvaguardare il reddito dei cittadini che penserebbero per conto loro ad impiegarlo per soddisfare i bisogni materiali e spirituali che ritengono più opportuni.

La felicità ciascuno la cerca e la trova nel modo che ritiene più opportuno e non compito del potere pubblico dire come, dove e quando.

Ultimamente nei massmedia, nel mondo politicoe sociale si fa un gran parlare della condizione della donna che sarebbe sacrificata a favore del maschio in quanto ricoprirebbe un numero linitato dei posti dirigenziali nel campo economico e finanziario rispetto agli uomini. Questi opinionisti dovrebbero prima pensare e dimostrare che la felicità albergain questi posti e poi dovrebbero rivendicare alle donne non il potere, ma la felicità che non si trova certo in quei luoghi.

Pesaro li 28 Agosto 2011 // 29 novembre 2021.


P.E.Comandini

mercoledì 24 novembre 2021

LA STORIA DI PESARO DAL DOPOGUERRA

 




LA STORIA DI PESARO DAL DOPOGUERRA IN POI.


In un recente articolo pubblicato su Il Resto del Carlino di Pwsaro l'ex Sindaco di Pesaro auspica ed ipotizza la destinazione di appositi locali da ricavarsi nella lavanderia del ex Manicomio San Benedetto per la raccolta catalogazione e studio dei documenti relativi alla storia politica della nostra città. Documenti relativi al periodo storico di Pesaro dal Ventennio, dalla caduta del Fascismo alla occupazione della Città da parte delle truppe angloamericane di liberazione al periodo della rinascita e del miracolo economico cui hanno partecipato attivamente i partiti e movimenti politici che hanno govrtnato questa città dai banchi di maggioranza e di opposizione-

Su questo argomento al momento appare esserci ul vuoto , un vuoto che deve essere riempito al più presto perchè i documenti se ci sono rischiano di andare dispersi come i protagonisti ed i testimoni di questa epoca.

Peraltro questo problema è talmente urgente che non va risolto collegandolo alla disponibilità futura di un locale (del tutto teorica ora) ma risolto con i mezzi che sono disponibili ora. Abbiamo una Biblioteca Oliveriana che sta scoppiando insieme al Museo che sarebbe ideale per assolvere questo compito, ma il Museo dovrebbe trasferirsi neglii spazi dell'ex Tribunale che non sono certo adatti a contenere motociclette, ma che sembra fatto apposta per ospitare anche le opere d'arte del 900 pesarese emigrate in Urbino. Anche la Biblioteca Bobbato potrebbe essere potenziata ed assolvere il problema nostro tanto impellente impellente.

Pesaro li 21 novembre 2021.

Paolo Emilio Comandini




martedì 23 novembre 2021

LE SCULTURE DI DALLOSSO

LE SCULTURE DI DALLOSSO Domenica sono andato a vedere le sculture di Dall’Osso nel giardino di Via Marsala, vicino all’ingresso del pubblico parcheggio. Se non fossero apparsi alcuni articoli polemici sulla stampa non sarei andato a vederli. La polemica, le provocazioni come gli scandali, in questi casi giovano sempre alla notorietà dell’artista. E’ stato criticato il posto dove sono state sistemate (addirittura in una proprietà privata; e poi, senza una pubblica concessione o autorizzazione; e poi, perché non sono stati interpellati “gli esperti del ramo”? Avrebbero pure dato buoni consigli su dove allestire la mostra. Poco tempo fa si è gridato allo scandalo perché un tempio sacro dell’arte viene usato, nei tempi morti, come luogo di vile mercato (e nella Pescheria non si vendeva insieme a nobili pesci anche la saraghina?). Diversi anni fa la il Centro storico venne adornato, si fa per dire, da enormi solidi piramidali che suscitarono le ire dei pesaresi e la raccolta di tremila firme di protesta: protesta che venne completamente ignorata dal giornale del Comune CON che riportava peraltro il parere di un calzolaio che sosteneva che dalla detta esposizione e dal percorso artistico tracciato sulla pavimentazione, aveva ricevuto un incremento dei suoi guadagni. E poi c’è la statua di Pasqualon, relegata alla biblioteca San Giovanni su di un piedistallo che non gli si addice dato che il Poeta, diritto come un fuso, declamava i suoi versi in mezzo alla gente, in Piazza, e non nelle adiacenze del manicomio. I pesaresi non vengono interpellati: c’è chi decide per loro. Ma tornando al giardino di Via Marsala popolato dalle diafane sculture di Dall’Osso. Non si troverebbe, in centro, luogo più adatto ad ospitare queste crisalidi di donne e uomini i cui corpi sembrano essere usciti dal guscio e volati via come farfalle. Sembra che le anime, la parte più leggera e spirituale di questo popolo sia rimasta nel bosco e la parte materiale volata via. Il contrario di quello che è acquisito nella nostra concezione cristiana. E’ un’opera che colpisce e fa pensare al contrario di tante sculture che ci hanno regalato i nostri amministratori. Ma io non sono un esperto né un critico d’Arte, ma solo un critico. Pesaro li 8 agosto 2005. Paolo Emilio Comandini

venerdì 12 novembre 2021

PER LEGGERE IL PECOS BILL

ISTRUZIONI PER LEGGERE IL BLOG Andare su GOOGL e digitare sulla stringa di ricerca: pecosbillpesaro.blogspot.com Compare subito il Blog o giornale intitolato PECOS BILL. La videata contiene la pagina con gli ultimi articoli pubblicati. Se volete leggere quelli precedenti cliccare sulla dicitura: post piùvecchi e apparirà la pagina precedente con gli articoli ivi contenuti e così di seguito per leggere i circa 400 articoli pubblicati. Se uno volesse trovare un articolo particolaredei 400 può andare su la stringa di ricerca posta in alto a sinistra della intestazione e scrivere il titolo dell'articolo richiesto od una o p iù parole del titoloo e digitare la piccola lente di ricerca: comparirà l'articolo che interessa. Nella NEWSLETTER che ricevete cercheremodiinserire alla fine ilLINK che vi rimanderà al BLOG PECOS BILL con l'articolo che avete ricevuto per e.mail e gli altri della a medesima pagina. Buona lettura Pecos Bill

mercoledì 10 novembre 2021

SVILUPPO ED INFLAZIONE

 

RIPRESA ECONOMICA ED INFLAZIONE

(POST  già pubblicalto  il  10   gennaio  21 diventato  attuale)

E' noto come il valore di una moneta , il suo potere di acquisto, dipende dal rapporto tra la quantità di carta moneta emessa ed quella dei beni e servizi prodotti dal paese. Se si stampano e simettono in circolazione un numero eccessivo di monete si verifica l'inflazione. Per mantenere fermo il valore dell'Euro L'Europa aveva imposto un patto di stabilità per cui l'Italia non poteva creare un deficit eccessivo del suo bilancio.

Orbene a causa della Pandemia e della stagnazione economica degli stati europei la CEE ha autorizzato la emissione di una enorme quantità di moneta con il

Recovery Fund ed il Governo si accinge ad immettere questi soldi nel mercato per investimenti produttivi che dovrebbero aumentare il PIL con la realizzazione di beni -infrastutture – e con la tutela della salute dei cittadini colpiti dalla pestilenza del Covid 19.

In questo momento il Governo sta immettendo nel mercato una enorme quantità di moneta per indennità , per il risarcimento dei danni subiti dai cittadini per il blocco delle attività, della produzione e dei consumi dei beni e di servizi per bloccare la diffusione del virus. Si immette moneta in grande quantitità senza il corrispettivo della produzione di nuovi beni e servizi. Si versa moneta in corrispettivo della cessazione della produzione. E' in una situazione normale è un assurdo. Ti pago perchè tu non devi fare. Sarebbe, anzi è una manovra , una botta inflazionistica formidabile che porterebbe ad un conseguente aumento dei prezzi ma questo al momento non si verifica se non in modo strisciante perchè la domanda, il potere di acquisto creatac on la distribuzine di tantamoneta non si attualizza perchè i soldi distribuiti non sono immessi sul mercato perchè è bloccata per colpa del virusa che blocca la offerta dei beni e dei servizi oggettto della domanda. Ho i soldi ma non posso spenderli perchè in vacanza non posso andare., non posso andare al ristorante e così via.

Ma passata la pandemia la domanda compessiva dei beni e dei servizi compressa espòoderà con la richiesta degli arretrati. Ci sarà una forte spinta nel settore della domandae dell'fferta con una ripresa della economia accompagnata anche da una spinta inflazionistica.


Pesaro li 10 gennaio 2021


Pecos Bill

domenica 7 novembre 2021

INFLAZIONE PREVISTA ED IMPREVEDIBILE

 


INFLAZIONE PREVISTA ED IMPREVEDIBILE


PecosBil in un rticolo di tempo fa aveva previsto che le spese sostenute dall'Europa e dall'Itali e dai paesi europei per fronteggiare la pandemia e la crisi economica sarebbero state pagate anche con una inflazione generale. La cosa si sta verificando come lo indica l'aumento dei prezzi di importanti materie prime. E sarà peggio se gli investimenti delle somme concesse dall'Europa non saranno bene investiti, se non ci sarà una spesa buona.

Detto questo Pecos Bil teme che lo sviluppo e la ripresa che si auspica sarà frenata dalla scarsezza di manodopera qualificata e non.

Quello che non apparelogico è l'aumento delpetrolio e del gasnaturale quando, per la presadi coscienza e per gli impegnipresi dai governidi di numerosipaesi importanti delmondo sisono impegnati adabbandonarele fonti di energia inquinanticome ilcarbone ed il petrolioe gas a favore delle energie rinnovabili.


Pesaro li 7 novembre 2021.


Pecos Bill

giovedì 4 novembre 2021

EBREI SALVATI A MOMBAROCCIO

 

omenica 18 febbraio 2018

NEL GIORNO DEL RICORDO



Nel giorno del ricordo.

E’ bene ricordare uno dei tanti episodi accaduti durante la guerra presso il Convento del Beato Sante dove i tedeschi, pur sapendo della presenza degli ebrei presso il Convento, non fecero loro alcun male.
Nella pubblicazione curata da Giancarlo Mandolini “Distruggete quel Convento” è riportato il seguente episodio. Due ebrei, marito e moglie, abitavano in Mombaroccio in fondo al paese, vicino Porta Marina. Il comandante dei carabinieri della stazione di Montebaroccio, il Maresciallo Luigi Angelucci (il figlio Giovanni vive a Pesaro), venne a sapere che i due coniugi erano ricercati per essere inviati nei campi di concentramento nazisti e li volle salvare. Una sera si portò sotto la loro casa e gridò forte in modo da essere inteso da tutto il vicinato: “Domani vengono i tedeschi per portare via quei due porci di ebrei”. Avvisati così in modo plateale, ma efficace, i due furono aiutati a nascondersi da un gruppo di giovani che li nascosero in un bosco impenetrabile sotto il monte della Mattra. Ogni giorno i giovani portavano loro il cibo preparato dai loro genitori per sopravvivere. E così si salvarono. Passato il fronte il figlio, che era diventato capitano nell’esercito USA, venne a prendere i genitori a Mombaroccio dopo avere ringraziato l’intera popolazione.

Pesaro li 27 gennaio 2004


P.E.Comandini

domenica 24 ottobre 2021

VIALI TRIESTE-NINCHI-DANTE ALIGHIERI


 

A l'Assessore ai lavori pubblici

del Comune di Pesaro

Gent.mo Sig. Enzo Belloni

Caro assessore mi permetto di farle presente la dolorosa istoria dell'incrocio di Viale Trieste con via Dante e via Ninchi.

Via Ninchi, quando Lei non era ancora nato, non esisteva perché era il prolungamento della Via Dante. Unica strada da arenile a Via Trento facendo una curva che venne eliminata per raddrizzare la strada per ragioni che ignoro. La via Dante raddrizzata eliminava la la continuità con il tratto di strada ora chiamato Via Ninchi.

Naturalmente le persone ed i veicoli che che dalla via Ninchi vogliono andare in via Dante debbono attraversare viale Trieste da un m marciapiede all'altro senza trovare un passaggio pedonale come esistono in tutti gli incroci e devono attravesare viale Trieste con il pericolo di essere investiti dalle auto e dalle bici che percorrono la pista ciclabile spesso ad alta velocità.

I pedoni da via Ninchi salgono sul marciapiede a destra di viale Trieste e poi percorrono un tratto dello stesso per poi attraversare la carreggiata e raggiungere il marciapiede di viale Dante.

E' l'unico percorso: marciapiede viale Trieste e marciapiede viale Dante.

Sembrerebbe logico e doveroso secondo il c.d.s. sistemare un passaggio pedonale. Ma niente. A coronare questa situazione critica adesso è stata sistemata una “panchina sarcofago” proprio nel passaggio obbligato per l' attraversamento dei pedoni.

Non crede che si debba provvedere con urgenza?

Ma non basta. In via Ninchi è stata chiusa una Toilette comunale senza una apparente ragione. Tra l'altro questo servizio era tenuto bene e non era stato mai vandalizzato come altre. Non è sostituibile da parte del nuovo Servizio igienico a pagamento e non si capisce la ragione di privare la città di un servizio efficiente che forse dava fastidio al ristorante vicino? Chi ha urgenza continua a pisciare negli angoli in ombra della via Dante.

Con i più distinti e cordiali saluti

Pesaro li 7 ottobre 2021.

P.Emilio Comandini

Le invio per watapp la foto del parallelepipedo incriminato

domenica 10 ottobre 2021

LA NUOVA RICCHEZZA DELL?AFRICA

 

LA NUOVA RICCHEZZA DELL' AFRICA

( Un Kit per un pozzo)


Con la corsa iniziata alle “Energierinnovabili” ed in particolare con lo sfruttamento del fotovoltaico il continente africano si trova ad avere una enorme disponibilità dienergia potenziale costituita dalSole presente inabbondanza rispettto aipaesi nordici dove il sole è è molto meno presente per durata ed intensità.

La tecnologia moderna ha creato motori elettrici molto potenti ed economici che possono essere alimentati da pannelli fotovoltaici di costo accessibile per cui sarà possibile in moltissimi villaggi e paesi trovando acqua nel sottosuolo scavarepozzi ed intercettare l'acqua e portarla in superficia con pompe elettriche alimentate dapannelli solari. Acqua disponibile e vitale per tanti villaggi dove le donne debbono fare chilometri per rimediare acqua da bere indispensabile per la vita e salute di tutti.

Se questo è vero sarebbe facilmente da immaginare che i paesi sviluppati e più ricchi predisponessero dei Kit comprendenti Pannelli solari, pompe elettriche e tubi adeguati da regalare a tutte le comnità africane che ne avessero bisogno.

Il costo di questi Kit non sarebbe molto costoso perchè il funzionamento dipenderebbe da fonti di energia autonome ed indipendenti cioè dipendenti dal sole che abbonda anzi è illimitata.

Pesaro li 9 ottobre 2021.

Pecos Bill

mercoledì 6 ottobre 2021

COME SISTEMARE GLI IMMIGRANTI

 

ESODO DI IMMIGRATI IERI E OGGI


Nel 1400 gli albanesi chenon volevano assogettarsi al dominio turco e non convertirsi alla religione mussulmana emigrarono in massa in Italia nel Regno di Napoli a Napoli in Puglia ed in Sicilia (dove si trova ancora la Piana degli Albanesi) dove fondarono delle comunità dove si parla ancora oggi oltre all'italiano anche un dialetto albanese.

Sarebbe interessante sapere come i cittadini del Regno di Napoli accolse questa massa di immigrati. IL fatto è che essi fondarono dei villaggi e delle comunità vere e proprie e non viè memoria che vi siano state delle ostilità.

Come sistemare al meglio questa massa di immigrati è un vero problema molto difficile. Il Sindaco di Riace Mimmo Lucano aveva avuto l'idea di ospitare gli immigrati mandati al suo Comune in borghi abbandonati della Calabria di sua competenza. Poteva essere una buona idea esportabile, quanto meno da tenere in considerazione visti i precedenti costituiti dalla immigrazione degli albanesi di secoli fa. Ma il sindaco Lucano è stato condannato a tredici anni di reclusione.

Ma c'è da pensare.


Pesaro li 6 ottobre 2021.


Pecos Bill

lunedì 20 settembre 2021

LA PALOMBELLI NON DOVEVA GIUSTIFICARSI

 

LA PALOMBELLI NON DOVEVA GIUSTIFICARSI


E' lecito chiedersi : questi uomini sono stati esasperati?”

La giornalista televisiva Barbara Palombelli è stata messa in croce dai mass media per avere posto questa domanda a proposito dei tanti femminicidi che stanno proliferando in questi anni in modo drammatico. Di fronte a tale esagerata reazione ha chiesto scusa pubblicamente che non voleva giustificare i femminicidi ed il comportamento degli assassini.

Ha fatto male a chiedere scusa perché era ed è doveroso, di fronte a tali drammatici episodi che erano sconosciuti e comunque rarissimi,andare a studiare ed indagare innanzi tutto le ragioni sociali, famigliari e personali che possono, non giustificare, ma spiegare questo fenomeno.

La Palombelli si è posta il problema, che è stato trascurato dai dotti, di tentare di conoscere quali sono i fattori e le cause che hanno e fanno scatenare la rabbia omicida del maschio contro la persona che ha amato ed ama sia pure forse in modo sbagliato.

Non è dato sapere se giornalisti, psicologi, medici legali si siano impegnati a fare una ricerca sui casi di femminicidio. Conoscere la situazione i rapporti esistenti precedenti al fatto criminoso e che cosa ha scatenato la follia omicida, perché si tratta sempre di un rapporto che era di amore, di una vita comune di vita e di figli in comune.

La maggioranza dei casi vengono spiegati dal fatto che lei lo aveva lasciato o intendeva lasciarlo. In questi casi il compagno o marito o amante non accetta la decisione unilaterale di rompere un rapporto affettivo di amore che fa a cozzi con la violenta soppressione dell'oggetto del suo amore. Allora perché, come si arriva al delitto? Quali sono stati i motivi che hanno portato alla esasperazione? Quali sono gli atti i fatti posti in essere dalla compagna che fanno perdere il lume della ragione?.

Non è forse utile e doveroso andare ad indagare e studiare i singoli casi e quindi verificare se vi sono e quali atteggiamenti e comportamenti sbagliati da parte della donna vittima della furia omicida senza che questo significhi giustifica il femminicidio ma solo conoscere e SPIEGARE. La Palombelli non doveva chiedere scusa, ma doveva solo spiegare e rimproverare ai titolari del pensiero unico la loro limitata capacità critica intellettuale


Pesaro li 19 settembre 2021.


Pecos Bill




domenica 12 settembre 2021

CUORE IN PACE

 CUORE IN PACE


Non si può piacere a tutti. Non tutti quelli che ti ascoltano saranno d’accordo con te. Non tutti gradiranno quello che scrivi: il tuo post, il tuo commento, il tuo blog. Fossi il migliore scrittore della Terra. Anche se ricevi solo commenti positivi, non devi dimenticare che coloro ai quali non piace il genere, non piace quello che scrivi o come lo scrivi, o banalmente non piaci tu, non ti leggeranno e quindi neanche ti commenteranno.

Quanti capolavori sconosciuti ho visto, e quanto valgono poco certi successi. Sopravvive il più adatto, non il migliore. Non credo però che la riuscita di un post, di un blog, di un libro si possa misurare con il numero di lettori. C’è una storia da raccontare, ci sono confini da esplorare, e quel lavorio sottile ed infinito per mettere le parole in fila, dare loro senso, ritmo, bellezza. Talvolta mi commuovo, leggendo prose così belle da aggrovigliare il ventre, vorrei esserne capace. Cerco di capirle, cerco di imitarle, perché il bello si impara. Certi articoli sono come il suono del tamburo sul quale non puoi non ballare; alcuni libri sono un’altissima torre che ti fa vedere orizzonti lontani.

Quando guardo quello che faccio e dico, è imperfetto, ma c’è un pezzo di me dentro di esso, ecco, quello è un brano riuscito. Conterrà mille errori, mille volte ripenserò a come avrei potuto riscriverlo, farlo migliore; ma è musica e anima, e se qualcuno non lo leggerà, non lo pubblicherà, allora, cuore in pace; mi dispiace per lui, non sa cosa si perde lui e i suoi lettori. 

Pesaro li 12 settembre 2021


Massimo Tonucci

martedì 17 agosto 2021

SERA D'ESTATE

 



Sera d’insteda

(Sera d'estate)


E cala lent e’ sol e la pianura

l’ha ciapè cla su tinta culor d’viola;

come nuvlini bienchi a la ventura

e va por l’eria e’ fom ad qualca roba


e l’ombra d’jelbur l’as fa longa e scura.

un scrola un rem una fuidina sola

in che silenzi ch’h n’hamaj misura

e pè che manca infina la parola...


...e po’ un grilin l’arisga la su vosa

un trel l’arspond ‘na cavalett zlosa (zlasa)

e po’ un’etra piò in là; e tot un cor


di men in men u’ s’alza da la tera...

Do vachi bienchi int’ un cantir d’spagnera

al guerda e’ sol che a poch a poch e’ mor!


Pubbl. la Pié n.9-10 1926.

giovedì 12 agosto 2021

mercoledì 21 luglio 2021

VIALE DELLA REPUBBLICA e INTERRAMENTO di VIALE DELLA VITTORIA

 

VIALE REPUBBLICA e INTERRAMENTO della NAZUIONALE?!


Il progetto o piuttosto l'idea di infossamento della strada nazionale in corrispondenza di Viale della Repubblica in ocasione della riedificazione della ex scuola Bramante non è nuova.

All'epoca, mi pare, del Sindaco Tornati questa idea era stata esaminata e bocciata dalla I° Circoscrizione Mare ed abbandonata per diversi e fondati motivi:

1 – L'interramento della strada Nazionale dovrebbe di necessità interessare l'intero tratto dal ponte che porta a Fano al Curvone per mantenere una pendenza accettabile.

2 – tale scavo dovrebbe necessariamente interessare la stabilità delle ville e fabbricati posti sui lati della strada e non solo i fabbricati, ma tutti gli alberi secolari della strada.

3 – Gravissimi problemi problemi alla circolazione in caso di allagamenti, ghiaccio ed incidenti.

4 – lo spazio dello scavo dovrebbe essere in grado di permettere il passaggio di trasporti e carichi eccezionali come barche e manufatti industriali.

5 - in caso di incidenti si creerebbero di accesso di mezzi di soccorso.

6 – I lavori di scavo e contenimento comporterebbero seri problemi per le esigenze dell'ANAS e per la esistenza di cavi e condutture ( gravi difficoltà e problemi vennero affrontati solo per la costruzione dei sottopassi pedonali sotto la nazionale.

7 - Caos e blocco del traffico e della circolazione in tutte le strade che sono collegate alla Nazionale dal lato mare e lato monte.

Pesaro li 7 luglio 2021.

P.E.C.  Pecos Bill



sabato 26 giugno 2021

DIALOGO SULLE ISOLE

 

DIALOGO SULLE ISOLE


Un Cittadino incontra Pecos Bill in Viale Trieste. Tutti e due muniti di mascherina si salutano calorosamente dandosi numerose gomitate.

Pecos Bill.

Cosa ne pensi di queste isole pedonali?

Cittadino:

E' un casino. Hanno cambiato il senso di marcia delle auto in viale Zara dalla Nazionale a viale Battisti e messo il senso contrario da Viale Trieste creando un incrocio molto pericoloso contrario alla logica di tutti gli altri viali che accedono a viale Trieste.

Pecos Bill.

Be..gli automobilisti si abitueranno.

Cittadino:

Già, ma poi che dire delle fantasiose strisce e dipinti sulla carreggiata, che non ha nulla a che fare con il Codice Stradale, nel percorso delle auto dei residenti ed autorizzati a percorrere questo tratto di strada e che genera confusione? Infatti nonostante l'isola questi tratti di strada possono essere percorsi dalle auto dei residenti, ospiti e operatori economici.

Pecos Bill:

Non è grave, anche i geroglifici egiziani della Stele di Rosetta sono stati interpretati.

Cittadino:

Nell'incrocio viale Trieste /via Ninchi/ viale Dante non sono state dipinte le strisce pedonali a tutela dei pedoni che dal mare si recano verso il Centro. Strisce pedonali necessarie anche per la presenza della pista ciclabile dove i ciclisti i momopattinatori devono dare la precedenza ai pedoni e carrozzine ecc.

Pecos Bill:

E' vero, ma con l'Isola le macchine che passano lì sono di meno.

Cittadino:

Il motivo che ha spinto il Comune alla creazione delle isole pedonali appare del tutto incomprensibile perchè. con la pandemia in essere, la la gente si ferma in, invece di passare e così crea proprio un assembramento di gente, cosa che si voleva proprio evitare. E poi

per i commercianti e gli operatori economici è meglio che la gente si muova, passi, veda e prenda i servizi offerti.

La esigenza di occupare l'intera carreggiata è esagerata tanto più adesso che si sta uscendo dalla crisi. E poi, mentre si promuove l'assembramento di gente dall'altro di gente nell'sola dall'altro il Comune ha chiuso con vezzoso cancelletto di legno il servizio igienico pubblico sito in via Ninchi per cui i cittadini presi da necessità impellenti vanno a fare i propri bisogni negli angoli in ombra delle ville e delle Isole ecologiche.

Pecos Bill:

Ma l'avranno fatto perchè maltenuto.

Cittadino:

Ma chi doveva fare la manutenzione se non il Comune stesso?

Pecos Bill.

Ma non ti va bene niente. Non consideri i lampioni riciclati, le fioriere, i gazebo sulla strada ?

Cittadino:

Non credo che queste cose facc attirino nuovi turisti. E quanti soldi sono stati spesi della comunità?

Pecos Bill:

Sei troppo critico: Secondo le teorie Keynesiane, in periodi di crisi, è utile la spesa pubblica anche per fare una buca e richiuderla. La spesa è una entrata per chi ha fatto il lavoro che la impiegherà in modo produttivo.

Ma poi basta con tutte queste critiche: “Tira a campà e non t'impiccià!” “ Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole- e più non dimandare!”

.Cittadino:

Questo non vale, non lo puoi dire: questo l'ha detto Dante Alighieri nell'Inferno, ma si riferiva a DIO e non a amministratori comunali”


Pesaro li 21 giugno 2021.



Kingston navetta 2021 II/ Kingston/articoli Pecos Bill/attuali/


giovedì 17 giugno 2021

TUTTI UGUALI

 

TUTTI UGUALI


Siamo tutti uguali dinanzi a Dio. Ma se non siamo davanti a Dio, se non c'è più Dio, allora non siamo tutti uguali; io conto più di te, idiota.

E' questo, in spiccioli, la parafrasi del tempo corrente; che è esattamente la parafrasi del tempo antico, quando agli dei non gliene importava poi molto degli uomini. Finché io sono più forte di te, va tutto bene; i guai nascono quando tu sei più forte di me.

L'uguaglianza è difficile da garantire senza un garante. Bisogna inventarsi altro.
Coloro che hanno abolito Dio hanno tentato di soppiantarlo con i diritti, che sarebbero proprietà magiche che hanno tutti gli uomini, alcuni animali e forse anche le piante.
I diritti sono sostitutivi delle virtù.
Dio, che ci ama per come siamo e vuole il nostro bene, ci insegna che quel bene lo otteniamo praticando le virtù; non come ricompensa, ma come conseguenza. Con i diritti si asserisce che il bene ci arriva automaticamente; ci è dovuto. Poiché Dio è fuori gioco, e la realtà non sembra molto favorevole nei nostri confronti, è lo Stato che dovrebbe garantire quei diritti e di conseguenza la felicità.

Allo Stato, unica entità superiore residua, si attribuisce il compito di far ottenere a tutti la felicità facendo cosa si vuole; dato che non fare cosa si vuole è fonte di infelicità. Così, eliminazione di ciò che è indesiderato o sgradito (bambini, idee, cristiani), droga libera, coito rettale, diventano la necessità imperativa. Diritti. Come si può essere lieti senza?

L'élite ha un bonus: tutto questo e in più il potere, il trip definitivo. Il potere di dettare l'elenco dei diritti, ciò che ti renderà sicuramente felice (un'auto elettrica, il vaccino, fottere chi vuoi). Almeno fino a quando anche questa moda si dimostrerà penosamente insufficiente a renderti tale: sarà quindi decisa la moda successiva.
Hai tutto e ancora non sei felice? E' colpa del nemico, e se hai delle idee non conformi allora il nemico sei tu, e vai cambiato. O distrutto.
Ecco cosa può renderti felice: la caduta di coloro di cui hai invidia. Il tuo potere su di loro, ammantato di belle parole. Chi non ci crede danneggia anche te; ti provoca pensieri infelici, che tutti i diritti di questo mondo non bastino a soddisfarti; non riesci più a volare, va eliminato.
Ne hai tutti i diritti, no?

Pesaro li 17 giugno 2021

Massimo Tonucci




sabato 5 giugno 2021

LA ZANZARA

 


LA ZANZARA


Qualcuno avrà avuto occasione di ascoltare un programma radiofonico di “Radio 24“ intitolata LA ZANZARA che va in ondaverso le 24 dopo il TG, ma anche in un altro orario della giornata dato che alle 24 il programma è una replica di uno precedente. Dal titolo si potrebbe pensare ad una trasmissione in cui vengono punzecchiati fatti e personaggi. Ma è tutt'altro. Per definirlo bisognerebbe usare le stesse parole ed espressioni volgari, immorali, sporche, oscene di cui è infarcita la trasmissione dall'inizio alla fine e condotta da in sedicente giornalista chiamato Cruciani avendo come spalla un certo Parenzo.

Oltre alle parolacce, insulti volgari ed oscenità i giornalisti citati si dilettano ad intervistare al telefono soggetti che rispondono al turpiloquio degli intervistatori con altrettane ed equivalenti espressioni e, quando le risposte non piacciono al giornalista Cruciani, vengono interrotte e sopraffatte dai conduttori. E' difficile descrivere questa vergognosa trasmissione usando espressioni di critica normali per cui chi si volesse rendere conto di cosa si tratta è invitato a sintonizzarsi su Radio24 dopo le 24. Questo non vuole essere un incrementoo degli ascoltatori, ma invitare a rendersi conto come una Radio di proprietà di Confindustria italiana si permette di tollerare una schifezza di quest genere spendendo i soldi dei suoi associati e degli inserzionisti. Mi si potrà obiettare che questo programma ha una certa udiens, che non fa male a nessuno dato che se non piace l'utente può cambiare canale o spegnere la radio. Ma il discorso non vale perchè i messaggi vergognosi -per dire poco- non sono diretti a determinati soci o utenti della Radio o degli iscritti allaConfindustria, ma vengono diffusi a 360 gradi a tutto il mondo compresi minori e persone non ancora mature e moralmente ben costrutte. E' come lanciare a 360 gradi sventagliate di...merda..(mi sia consentita la parola- che colpisce tutti indistintamente. Non si capisce peraltro come i vari soci, i vari Presidenti periferici e centrali possano avallare tale “prodotto” che inquina una Stazione Radio apprezzabile sotto tanti altri aspetti.

Pesaro li 5 giugno 2021.

Pesaro li 20 gennaio 2019.

P.E. Comandini

Pecos Bill


martedì 1 giugno 2021

RECOVERY FUND

 RECOVERY  FUND  PESARO e le  MARCHE

Se non  vado errato l'Italia ha accettato i soldi del Racovery Fund impegnandosi ad impiegare queste risorse per investimenti produttivi e riforme chedovrebbe avere indicato nei termini richiesti con impegno a realizzarli. Ma qualli sono in concreto questi investimenti e queste riforme. Per quanto riguarda gli investimenti che dovrebbero riguardare opere pubbliche e infrastrutture poco si sa e poco si è detto in concreto quali opere ed infrastrutture riguardano il nostro territtorio? Non se ne parla. Salvini ad un certo punto ha ventilato l'idea, veramente sugggestiva, di costruire questo benedetto Ponte di Messina che avrebbe dato lavoro alle acciaierie di Taranto per 4 anni. Ma non se ne è parlato. Per quanto riguarda invece i fatti di casa nostra nessun partito, nessun Ente locale e/o Amministrazione ha pensato di richiedere niente al Govrno!? Mi sembra peraltro che molti amministratori si siano ringalluzziti ed hanno cominciato aspendere soldi in vista di soldi che non sono stati ancora definiti e tanto meno attibuiti.Per quanto riguarda le Marche e la Provincia di Pesaro sarebbe benee bello che se ci sono dei soldiper noi questi fossero impiegati per la ristrutturazione della linea ferroviaria Roma-Falconarae ilcompletamento della Fano-Grosseto.

Pesro li 30 Magggio 2021.

Pecos Bill   RECOVERY FUND PESARO e LE MARCHE



Pecos Bill

domenica 23 maggio 2021

LETTA la IMPOSTA PATRIMONIALE e la BIBBIA

 

LETTA la PATRIMONIALE e la BIBBIA


Non si capisce la mossa del segretario del PD Enrico Letta che ha rinverdire i consensi del suo partito con la vecchia e osoleta e demagogica e populista proposta programmatica di introdurre una imposta patrimoniale e di successione per punire i ricchi e dare illusorie speranze ai poveri giovanotti.

Nella Bibbia nel “ Libro della sapienza” è scritto che ...I padri non si spoglino dei loro averi a favore dei figli vita natural durante perchè non abbiano poi a richiederli ai figli in caso di necessità. Un precetto che, essendo scritto nel libro della Sapienza, merita molta attenzione. Perchè è vero quello che dice ma è vero anche che è bene che i figli non contino sul patrimonio dei padri per vivere perchè debbono farsi la strada da soli e contare su quello che loro producono conil loro lavoro. Così cresceranno con la schiena dritta.

Però i genitori possono essere indotti da una pesante imposta di successione ad intestare i beni o parte di essi ai loro figli vita natural durante proprio per evitare che una imposta di successione gravosa si porti viauna grossa percentualedel patrimonio alla sua morte.

Questo aspetto negativo della imposta di successione si agiunge alla stupidità di una imposta che colpisce il patrimonio e non il reddito di esso che ci può anche non essere.

Pesaro li 21 maggio 2021.


Pecos Bill

martedì 4 maggio 2021

ANCORA OSPEDALE UNICO?

 

        OSPEDALE UNICO?

        In questi ultimi tempi si sono intensificati interventi vari sulla questione dell'Ospedale Unico bloccato dalla Giunta Regionale di Centrodestra, Interessanti sono stati gli interventi di Oriano Giovannelli e Savelli della Sinistra che hanno criticato la politica accentratrice di Pesaro a danno della popolazione dell'entroterra depauperata di servizi a favore della Costa facendo chiaro riferimento alla situazione dei servizi sanitari. Trascuratezza che avrebbe contribuito se non causato la perdita del governo Regionale da parte delle sinistre. Ultimo intervento dell'ex Sindaco di Pesaro parla di Ospedale Pesarese su altro sito considerando vecchiotti gli ospedali di Fano e Pesaro. Altre voci si sono levate a sostegno dell'Ospedale unico solo per ragioni finanziarie cioè il timore di perdere il finanziamento previsto per l'Ospedale di Muraglia. Posto l'azzeramento del piano sanitario che prevedeva appunto l'Ospedale Unico Provinciale occorre fare le seguenti considerazioni. 1 – L'Ospedale unico corrispondeva alla necessità di fare fronte alla riduzione delle spese della sanità in questi anni. Occorreva a questo fine concentrare i servizi e riducendo quelli svolti dai nosocomi periferici (Urbino, Sassocorvaro, Fossombrone ecc.). 2 - Prima di proseguire su questa via importanza fondamentale è quella di studiare e verificare che cosa sarebbe successo come si sarebbe affrontata la emergenza della Pandemia nel caso che vi fosse stato nella Provincia un Ospedale Unico a Muraglia con l'assorbimento degli ospedali di Pesaro e Fano e riduzione degli ospedali di Urbino, Sassocorvaro Fossombrone ecc. 3 – si potrà dire che l'impatto tremendo ed imprevedibile della pandemia è stato affrontato con le attuali strutture in modo adeguato? 4 - le strutture attuali già indebolite hanno risposto o hanno permesso di adeguarsi alle esigenze straordinarie? Questa la domanda fondamentale e prioritaria. Si può peraltro dire: A- Che l'Ospedale Unico non è giustificabile per ragioni finanziarie dato che i fondi sono previsti con una ipoteca e un project financing che scarica le spese alle generazioni future. B – che non è giustificabile dalla esigenza di realizzare poli di eccellenza sanitaria dato che queste non dipendono dai muri e/o da da grosse strutture come dimostrano gli ospedali della Romagna dove vi sono alte specializzazioni in ospedali periferici e piccoli come Cattolica (chirurgia della spalla) Cotignola (cardiologia). C – che le strutture degli ospedali di Pesaro e Fano, pur essendo “vecchiotte” non sono certo cadenti come il palazzo della Provincia meno vecchiotto, ma cadente, e che hanno spazi per ampliarsi e ristrutturarsi comodamente non fosse altro che in altezza. D – Che l'informatica e la telemedicina permetteranno il collegamento di servizi tra Ospedali e tra Ospedali e cittadini pazienti. D – che il problema sanitario va affrontato con il miglioramento delle comunicazioni stradali e ferroviarie che sono nella nostra provincia carenti ed insufficienti. Una rete di di comunicazioni veloci rende indifferente la localizzazione di tanti servizi. E - il Recovery Fund è una occasione che non deve essere persa dal nostro sistema sanitario e economico e sociale della Provincia.

Pedaro 4 maggio 2021.

P.E.Conandini

mercoledì 21 aprile 2021

STORIA DI SOLIDARIETA' AVVISO

 

UNA STORIA DI SOLIDARIETA'

GLI UFFICIALI INGLESI SALVATI A PESARO

Cari amici,

vi informo che MARCO PERUGINI Presidente del Consiglio Comunale di Pesaro assegnerà il riconoscimento della Città di Pesaro a Guido Canestrari, Gilberto Lisotti, Ruggero Cagnazzo.



SABATO 24 APRILR 2021 ore 10,00.

Sala del Consiglio Comunale di Pesaro in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Pesaro.

PROGRAMMA

Saluti di

MARCO PERUGINI

Presidente del Consiglio Comunale di Pesaro

Introduzione di

GIAMPAOLO MORETTI

Vicepresidente ISCOP

MILENA ROSSI

ANPI Provinciale di Pesaro

Intervento

dell'Avv. P.Emilio Comandini

(autore del libro “68 DUX Storia della cattura prigionia e fuga di tre generali inglesi nel racconto dei protagonisti”

conclusioni

CARLO NIRO

Presidente della Fondazione 25 Aprile.

Pesaro li 21 Aprile 2021. / P.Emilio Comandini