FERROVIA TURISTICA
FANO-URBINO
BIANCANI SALVA CAPRA E
CAVOLI
Mi sembra che la Regione e
lo Stato abbiano riconosciuto il valore turistico ed economico delle
Ferrovie dismesse. Tra queste poteva rientrare la tratta Fano-Urbino
la cui linea ferrata non doveva essere obliterata. La tratta non era
giusto eliminare, ma conservare e quindi la pista ciclabile che
volevano fare non doveva essere costruita sui binari. E' giusta
quindi la soluzione ora adottata di costruire la psta ciclabile
accanto al tratto ferroviario dato che i ciclisti hanno trovato i
soldi per realizzarla anche se in parte, mentre i sostenitori della
ferrovia Turistica non sono stati in grado di reperire i fondi, ben
superiori, per la ferrovia e perla manutenzione dei binari. Ora, ma i
tempi cambiano e danche velocemente. Se la ferrovia Fano-Urbino non
era commercialmente ed economicamente sostenibile per cui venne
eliminata, non è detto chequesta situazione non possa cambiare per
il processo tecnologico in atto che potrebbe facilmente permettere la
costruzione di treni leggeri a guida autonoma. Se lo fanno con le
auto, ben più facilmente potrà farsi con veicoli su rotaia. Una
tratta ferroviaria di tal genere potrebbe diventare un mezzo rapido
ed economico per il collegamento della Metropoli Adriatica con
l'entroterra e che potrebbe alleggerire il volume di traffico della
strada statal e della superstrada con grande beneficio dei centri
dell'entroterra.
Chi vivrà vedrà. Intanto
bravo Biancani che ha salvato capra e cavoli anche se non si sa chi
sia la capra e chi il cavolo.
Pesaro li 16 luglio 2019.
Pecos Bill
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