giovedì 29 settembre 2016

REFERENDUM? SI!


REFERENDUM? SI!

La riforma della Costituzione riguarda essenzialmente gli organi costituzionali ed in particolare il Parlamento ed è stata approvata dalle Camere in doppia lettura dopo una interminabile discussione nelle aule e nei mass media per anni con noia ed insofferenza della gente comune interessata a problemi concreti della vita quotidiana. Una volta approvata la riforma dal Parlamento gli elettori hanno tirato un sospiro di sollievo che è durato poco perché la riforma e le discussioni su di essa sono tornate di attualità per l'imminente referendum su cui i partiti cercano di attirare l'attenzione di un elettorato stanco, disinformato e disinteressato.
La questione interessa solo i partiti essendo solo una questione di potere. Lo stesso avviene con la richiesta di riforma della nuova legge elettorale che non è stata neppure sperimentata sul campo. Anche questa legge interessa solo ai partiti e movimenti di questo momento. Questione di di presunto potere visto con notevole miopia.
La riforma della Costituzione realizzerà l'abolizione del Senato con accelerazione del processo formativo delle leggi che verrebbero emanate con la votazione dei soli parlamentari della Camera. Se vediamo la cosa da un punto di vista più ampio nella prospettiva di una Europa più integrata ed efficiente con assunzione di compiti e funzioni attualmente oggetti alla sovranità dei singoli stati, sarà necessaria una capacità decisionale del Parlamento almeno pari a quella degli altri partner europei. E il trasferimento di poteri sovrani degli stati all'Europa alleggerirà o e farà diminuire i compiti ed il lavoro del Parlamento. Di qui la inutilità di un Parlamento farraginoso come quello attuale.

Per quanto riguarda la legge elettorale essa è generalmente fatta su misura o ad uso e consumo dei partiti e dei voti che i partiti presumono di conquistare in un certo momento storico. Così è avvenuto per l'Italicum. Fatta la legge si è dovuto constatare che dal momento della approvazione le forze in campo sono cambiate. Da una situazione bipolare si è passati ad una tripolare e, quando poi ci saranno le nuove elezioni tra due anni la situazione sicuramente sarà cambiata ed i cambiamenti che verrebbero fatti e che ora tutti chiedono, certamente non corrisponderà più agli scopi prefissi .
Premesso quanto sopra è bene che la riforma costituzionale venga approvata ed è bene che, se una modifica della legge elettorale venga fatta questa si fatta realizzando un sistema oggettivamente migliore possibile perché i partiti e vari movimenti possano, come dovranno, adeguarsi ad essa e non viceversa.
Pesaro li 23 settembre 2016.

Pecos Bill


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        

domenica 18 settembre 2016

IL MUSEO DELLA MEZZADRIA e la CASA COLONICA MIRALFIORE.

Chi avesse avuto l'occasione di leggere o solo sfogliare il libro di Adriano Campenari “IL MUSEO DELLA MEZZADRIA VA SALVATO” (Litocolor Pesaro) non potrebbe fare a meno di stupirsi per la ricchezza e preziosità degli oggetti, attrezzi, reperti del museo privato dell'autore del libro ricco di fotografie di oggetti della civiltà contadina. Un Museo che certamente va salvato e valorizzato ad ogni costo. La casa colonica di Villa Miralfiore era il sito ideale per questo museo che Campanati è pronto a donare alla Città. Ma la Casa colonica, di per se reperto storico da salvare, è stata rasa al suolo. Il perché non si sa. Il Comune a mezzo dell'assessore competente o il Sindaco nulla dicono. Sull'area si dovrà costruire un nuovo condominio? La causa non è dato sapere, ma è certo che è stato commesso un ennesimo peccato contro la Cultura, il Turismo e la Città.

Pesaro li 18 settembre 2016.


P.Emilio Comandini

martedì 13 settembre 2016

FORZA ITALIA ed i MODERATI



Berlusconi ha incaricato Stefano Parisi a riorganizzare non il Partito di Forza Italia ma il raggruppamento dei partiti facenti parte della cosiddetta Area Moderata. Ora bisognerebbe definire cosa si intende per area moderata e partito dei moderati e trovare il contenuto ideale e programmatico cui fare riferimento.
Ora a questo proposito pappare a priori molto difficile trovare contenuti ideali e programmatici da contrapporre a quelli portati avanti da Renzi ed il suo governo che appare fare tutt'altro che una politica di sinistra come dimostra la contestazione della sinistra del suo partito. La politica renziana non è criticabile nel suo programma e nella enunciazione dello stesso, ma se mai criticabile nella effettività e nel modo di realizzazione.
Difficile quindi evidenziare un programma più moderato senza cadere nella demagogia. Più facile sarebbe ora il lavoro di ricostruzione del partito di Forza Italia o più in generale dei moderati. Ricostruzione da un punto di vista delle persone ed organizzativo. Un partito basato su la leadership di un uomo solo non regge. E' F.I. quindi un partito da ricostituire dal basso con uomini veri che abbiano un seguito personale nella gente e che la gente possa scegliere con elezioni democratiche a tutti i livelli da comunale a nazionale. Si accusa Renzi di essere antidemocratico, ma questo critica da che pulpito viene? La disaffezione della gente dalla politica è il risultato della politica affidata a uomini scelti dai vertici. La linea politica deve essere discussa in congressi nazionali. Una volta si c'erano le correnti che, se non degeneravano davano idee, critiche e uomini che le portavano avanti. Non ci si può lamentare della disaffezione degli iscritti e degli elettori. Per questo bisogna coinvolgerli nei problemi, nella discussione e nelle decisioni a tutti i livelli.
Per un futuro migliore bisognerà tornare al passato.
Pesaro li 13.09.2016.

PECOS BILL