sabato 31 dicembre 2022

ROWENA COLES PRESENTA "LA POLVERE DA SPARO"

La polvere da sparo ovvero La Vita con gli inglesi Di Paolo Emilio Comandini Intervento di Rowena Coles alla presentazione del libro Ho conosciuto l’Avv. Paolo Emilio Comandini in occasione della presentazione del suo libro “68 DUX” dopo una richiesta da parte del Consolato Britannico di Milano di rappresentarlo all’evento. Così imparai una storia a me del tutto sconosciuto della fuga di 3 importanti generali inglesi dopo l’armistizio del 1943 e il loro tentativo di raggiungere l’esercito britannico ancora sotto la Linea Gotica. Il libro descrive storie di eroismo da parte di tanti italiani disposti a nascondere i generali e altri soldati inglesi a rischio della propria vita e senza alcun ritorno per sé. Questo eroi italiani consideravano i generali (e cito l’Avvocato) “uomini da aiutare” e non “stranieri da temere”. Dopo un paio di anni l’Avvocato mi chiese di scrivere l’introduzione al suo nuovo libro “La Polvere da sparo ovvero La vita con gli inglesi” che racconta la vita nell’immediato dopo-guerra nella città di Pesaro e direttamente vissuta dall’Avvocato allora un bambino di 7 anni. Io sono nata in Inghilterra del dopo-guerra e quindi in confronto all’Avvocato la mia esperienza di guerra si limita a ricordi di “ration books” (tessera per le razioni alimentari) e poi a qualche raro racconto di mio padre,soldato in Africa, e poi del mio patrigno che invece sbarcò con gli alleati in Sicilia e salì fino a Milano dove vide i corpi di Mussolini e la Petracci in Piazzale Loreto. I pochi racconti erano sempre divertenti (le uova che si friggevano sul cofano della macchina nel deserto, le gomme che ‘sparivano’ dai veicoli di notte in Sicilia, il campo di calcio trasformato in campo da cricket a Perugia). D’altra parte cosa si poteva raccontare a una bambina? Quindi accettai molto volentieri l’invito dell’Avvocato spinta anche dalla curiosità di imparare un aspetto della storia che non avevo mai preso in considerazione … e cioè gli inglesi come forza liberante ma anche occupante in Italia. Dopo un primo sussulto provocato dal titolo “la polvere da sparo” (che fortunatamente l’Avvocato mi ha subito chiarito) ho letto il sottotitolo “ovvero La vita con gli inglesi”. Mi colpì la parola “con” … la vita con gli inglese e non degli inglesi”! Mi chiedevo subito “ma come erano questi inglesi? Questi uomini/soldati che parlavano una lingua per lo più sconosciuta allora, che avevano usanze e tradizioni diverse, che venivano da un’altra cultura?” Rocordavo la fortissima commozione che avevo provato a leggere nel “68 DUX” dei montanari, dei contadini, dei semplici cittadini italiani che avevano aiutato i generali inglesi e altri soldati britannici svolgendo generosamente e coraggiosamente un ruolo essenziale nella loro salvezza. E in questo libro, come si comportava gli inglesi ora in una posizione di vantaggio e di potere? Le carte ora si erano rovesciate. Il primo incontro dell’Avvocato e della sua famiglia con gli inglesi è così descritto a p.29: “Il comando inglese finalmente ci permetteva di tornare alla nostra villa al mare … Gli inglesi (…) continuavano ad occupare nella villa l’appartamento al primo, quello al 2° piano e metà di quello al pian terreno.” La famiglia Comandini stava nella metà dell’appartamento al piano terra (2 stanze da letto, la cucina, il bagno e un piccolo salotto). Quindi la famiglia Comandini e i militari inglesi nella stessa casa … ma com’era questa convivenza? Si legge a p.35 che l’orto, prima della guerra proibito ai bambini “ora … era completamente accessibile a noi dato che il cancello era stato abbattuto e l’area resa accessibile alle truppe britanniche e a noi bambini. Si aprivano spazi più ampi e nuovi per i nostri giochi e avventure.” Un inizio di una positiva collaborazione! Guardo le foto a p.45: l’Avvocato con le sue 2 sorelle … e guardo i visi ... tutti ridono o sorridono e trapela un’atmosfera serena – i due soldati sarebbero potuto essere gli zii! A p.52 viene descritto Jimmy: “il più bellino dei nostri amici inglesi.” (mia sottolineatura). Jimmy insegna al bambino Paolo a collegare i fili del telefono da campo (gli farà più tardi anche uno scherzo dandogli una leggera scossa … come un fratello maggiore … ma poi gli regala lo stesso telefono.) Simpatica è la storia della chiave inglese che Paolo rubò per dare a suo papà. Confessando il furto poi al sacerdote questo disse (p.59) che non doveva preoccuparsi molto di questo peccato dato che “gli inglesi avevano da parte loro rubato parecchio” ! Paolo impara che cosa è la “Boogie Woogie” – musica e ballo scatenati. Racconta con stupore la prima volta che vede un albero di Natale decorato dagli inglesi (p.94). Curioso è il riferimento ad uno “scambio culturale culinario”. Paolo bambino non amava quello che chiamava “la polvere da sparo” (nelle sue parole disgustosa e immangiabile) che non era altro che una polvere per fare la zuppa (p.86). Ma d’altra parte descrive il buon odore proveniente dalla cucina degli inglesi (cosa strana direte!) e ricorda: “Una volta venimmo fermati dal cuoco che ci diede un involtino fritto fatto con pasta sfoglia ripiena di Corned Beef.” A seguito la mamma di Paolo provò a cucinarli! Dal libro esce il quadro di una convivenza civile e rispettosa, nella sua diversità stimolante in modo positivo per un bambino curioso e socievole com’era Paolo Emilio. Sia Arthur che William (soprannominato “Solletichino”) scriveranno alla famiglia Comandini poco dopo la loro partenza da Pesaro. Arthur espresse il desiderio di “rivedersi” (p.96) e William affermò che lui e i suoi amici avrebbero voluto anche loro tornare a Pesaro. Questo desiderio è frutto di un chiaro riconoscimento dell’accoglienza che i Pesaresi hanno offerto ai soldati inglesi. Commuove la fotografia dell’estate del 1951 a p.101 che ritrae “Solletichino” in visita alla famiglia Comandini – testimonianza di un rapporto di affetto creato da entrambe le parti. Mi è rimasta alla fine della lettura di questo libro l’immagine forte del lato umano delle persone che hanno vissuto la guerra e che cercavano di tornare ad una vita normale. Sotto la divisa i soldati conosciuti da Paolo si rivelavano per quello che erano: uomini affaticati dalla sofferenza e dagli stenti della guerra e della lontananza dalla loro patria e dalle loro famiglie. Chi sa quanto conforto avranno trovato nella famiglia Comandini, quanto affetto e tenerezza avranno suscitato in loro Paolo Emilio bambino e le sue sorelle. Stasera ho parato solo dalla parte del libro che riguarda la vita con gli inglesi, tralasciando la parte documentaria meticolosamente registrata dall’Avvocato. Sullo sfondo della vita dei Pesaresi nel 1945 ci stavano le insicurezze, la paura di altre guerre e della bomba atomica, l’incertezza della situazione politica. Paolo dice a p.14, “La guerra era sempre un dato cui tutti direttamente ed indirettamente ogni argomenti si riferiva.” Ma nonostante questa ombra, nel libro “La polvere da sparo” capiamo la resilienza dei bambini (e non solo loro!) con la loro curiosità, la loro voglia di conoscere, il loro bisogno di affetto, la loro fantasia, la loro capacità di adattamento. Integrazione e accoglienza sono alla base della convivenza della famiglia Comandini e i soldati inglesi. Mi torna in mente la frase che ho menzionato prima e cioè non “straniere da temere” ma “uomini da aiutare”. E’ questo quello che è successo da entrambe le parti … inglesi con gli italiani e italiani con gli inglesi. In questo momento l’Europa deve affrontare proprio questi temi “integrazione ed accoglienza” con sullo sfondo un’altra guerra e la minaccia delle armi atomiche proprio in Europa dopo più di 70 anni di pace. Sarebbe bello portare questo libro alle lezioni di storia nelle nostre scuole per far capire ai ragazzi che si può convivere in pace e con serenità con persone non conosciute e familiari di diverse lingue e culture. “La polvere da sparo” è storia, ma è anche una storia nella storia che appartiene alla città di Pesaro e alle future generazioni.La polvere da sparo ovvero La Vita con gli inglesi Di Paolo Emilio Comandini Intervento di Rowena Coles alla presentazione del libro Ho conosciuto l’Avv. Paolo Emilio Comandini in occasione della presentazione del suo libro “68 DUX” dopo una richiesta da parte del Consolato Britannico di Milano di rappresentarlo all’evento. Così imparai una storia a me del tutto sconosciuto della fuga di 3 importanti generali inglesi dopo l’armistizio del 1943 e il loro tentativo di raggiungere l’esercito britannico ancora sotto la Linea Gotica. Il libro descrive storie di eroismo da parte di tanti italiani disposti a nascondere i generali e altri soldati inglesi a rischio della propria vita e senza alcun ritorno per sé. Questo eroi italiani consideravano i generali (e cito l’Avvocato) “uomini da aiutare” e non “stranieri da temere”. Dopo un paio di anni l’Avvocato mi chiese di scrivere l’introduzione al suo nuovo libro “La Polvere da sparo ovvero La vita con gli inglesi” che racconta la vita nell’immediato dopo-guerra nella città di Pesaro e direttamente vissuta dall’Avvocato allora un bambino di 7 anni. Io sono nata in Inghilterra del dopo-guerra e quindi in confronto all’Avvocato la mia esperienza di guerra si limita a ricordi di “ration books” (tessera per le razioni alimentari) e poi a qualche raro racconto di mio padre,soldato in Africa, e poi del mio patrigno che invece sbarcò con gli alleati in Sicilia e salì fino a Milano dove vide i corpi di Mussolini e la Petracci in Piazzale Loreto. I pochi racconti erano sempre divertenti (le uova che si friggevano sul cofano della macchina nel deserto, le gomme che ‘sparivano’ dai veicoli di notte in Sicilia, il campo di calcio trasformato in campo da cricket a Perugia). D’altra parte cosa si poteva raccontare a una bambina? Quindi accettai molto volentieri l’invito dell’Avvocato spinta anche dalla curiosità di imparare un aspetto della storia che non avevo mai preso in considerazione … e cioè gli inglesi come forza liberante ma anche occupante in Italia. Dopo un primo sussulto provocato dal titolo “la polvere da sparo” (che fortunatamente l’Avvocato mi ha subito chiarito) ho letto il sottotitolo “ovvero La vita con gli inglesi”. Mi colpì la parola “con” … la vita con gli inglese e non degli inglesi”! Mi chiedevo subito “ma come erano questi inglesi? Questi uomini/soldati che parlavano una lingua per lo più sconosciuta allora, che avevano usanze e tradizioni diverse, che venivano da un’altra cultura?” Rocordavo la fortissima commozione che avevo provato a leggere nel “68 DUX” dei montanari, dei contadini, dei semplici cittadini italiani che avevano aiutato i generali inglesi e altri soldati britannici svolgendo generosamente e coraggiosamente un ruolo essenziale nella loro salvezza. E in questo libro, come si comportava gli inglesi ora in una posizione di vantaggio e di potere? Le carte ora si erano rovesciate. Il primo incontro dell’Avvocato e della sua famiglia con gli inglesi è così descritto a p.29: “Il comando inglese finalmente ci permetteva di tornare alla nostra villa al mare … Gli inglesi (…) continuavano ad occupare nella villa l’appartamento al primo, quello al 2° piano e metà di quello al pian terreno.” La famiglia Comandini stava nella metà dell’appartamento al piano terra (2 stanze da letto, la cucina, il bagno e un piccolo salotto). Quindi la famiglia Comandini e i militari inglesi nella stessa casa … ma com’era questa convivenza? Si legge a p.35 che l’orto, prima della guerra proibito ai bambini “ora … era completamente accessibile a noi dato che il cancello era stato abbattuto e l’area resa accessibile alle truppe britanniche e a noi bambini. Si aprivano spazi più ampi e nuovi per i nostri giochi e avventure.” Un inizio di una positiva collaborazione! Guardo le foto a p.45: l’Avvocato con le sue 2 sorelle … e guardo i visi ... tutti ridono o sorridono e trapela un’atmosfera serena – i due soldati sarebbero potuto essere gli zii! A p.52 viene descritto Jimmy: “il più bellino dei nostri amici inglesi.” (mia sottolineatura). Jimmy insegna al bambino Paolo a collegare i fili del telefono da campo (gli farà più tardi anche uno scherzo dandogli una leggera scossa … come un fratello maggiore … ma poi gli regala lo stesso telefono.) Simpatica è la storia della chiave inglese che Paolo rubò per dare a suo papà. Confessando il furto poi al sacerdote questo disse (p.59) che non doveva preoccuparsi molto di questo peccato dato che “gli inglesi avevano da parte loro rubato parecchio” ! Paolo impara che cosa è la “Boogie Woogie” – musica e ballo scatenati. Racconta con stupore la prima volta che vede un albero di Natale decorato dagli inglesi (p.94). Curioso è il riferimento ad uno “scambio culturale culinario”. Paolo bambino non amava quello che chiamava “la polvere da sparo” (nelle sue parole disgustosa e immangiabile) che non era altro che una polvere per fare la zuppa (p.86). Ma d’altra parte descrive il buon odore proveniente dalla cucina degli inglesi (cosa strana direte!) e ricorda: “Una volta venimmo fermati dal cuoco che ci diede un involtino fritto fatto con pasta sfoglia ripiena di Corned Beef.” A seguito la mamma di Paolo provò a cucinarli! Dal libro esce il quadro di una convivenza civile e rispettosa, nella sua diversità stimolante in modo positivo per un bambino curioso e socievole com’era Paolo Emilio. Sia Arthur che William (soprannominato “Solletichino”) scriveranno alla famiglia Comandini poco dopo la loro partenza da Pesaro. Arthur espresse il desiderio di “rivedersi” (p.96) e William affermò che lui e i suoi amici avrebbero voluto anche loro tornare a Pesaro. Questo desiderio è frutto di un chiaro riconoscimento dell’accoglienza che i Pesaresi hanno offerto ai soldati inglesi. Commuove la fotografia dell’estate del 1951 a p.101 che ritrae “Solletichino” in visita alla famiglia Comandini – testimonianza di un rapporto di affetto creato da entrambe le parti. Mi è rimasta alla fine della lettura di questo libro l’immagine forte del lato umano delle persone che hanno vissuto la guerra e che cercavano di tornare ad una vita normale. Sotto la divisa i soldati conosciuti da Paolo si rivelavano per quello che erano: uomini affaticati dalla sofferenza e dagli stenti della guerra e della lontananza dalla loro patria e dalle loro famiglie. Chi sa quanto conforto avranno trovato nella famiglia Comandini, quanto affetto e tenerezza avranno suscitato in loro Paolo Emilio bambino e le sue sorelle. Stasera ho parato solo dalla parte del libro che riguarda la vita con gli inglesi, tralasciando la parte documentaria meticolosamente registrata dall’Avvocato. Sullo sfondo della vita dei Pesaresi nel 1945 ci stavano le insicurezze, la paura di altre guerre e della bomba atomica, l’incertezza della situazione politica. Paolo dice a p.14, “La guerra era sempre un dato cui tutti direttamente ed indirettamente ogni argomenti si riferiva.” Ma nonostante questa ombra, nel libro “La polvere da sparo” capiamo la resilienza dei bambini (e non solo loro!) con la loro curiosità, la loro voglia di conoscere, il loro bisogno di affetto, la loro fantasia, la loro capacità di adattamento. Integrazione e accoglienza sono alla base della convivenza della famiglia Comandini e i soldati inglesi. Mi torna in mente la frase che ho menzionato prima e cioè non “straniere da temere” ma “uomini da aiutare”. E’ questo quello che è successo da entrambe le parti … inglesi con gli italiani e italiani con gli inglesi. In questo momento l’Europa deve affrontare proprio questi temi “integrazione ed accoglienza” con sullo sfondo un’altra guerra e la minaccia delle armi atomiche proprio in Europa dopo più di 70 anni di pace. Sarebbe bello portare questo libro alle lezioni di storia nelle nostre scuole per far capire ai ragazzi che si può convivere in pace e con serenità con persone non conosciute e familiari di diverse lingue e culture. “La polvere da sparo” è storia, ma è anche una storia nella storia che appartiene alla città di Pesaro e alle future generazioni.La polvere da sparo ovvero La Vita con gli inglesi Di Paolo Emilio Comandini Intervento di Rowena Coles alla presentazione del libro Ho conosciuto l’Avv. Paolo Emilio Comandini in occasione della presentazione del suo libro “68 DUX” dopo una richiesta da parte del Consolato Britannico di Milano di rappresentarlo all’evento. Così imparai una storia a me del tutto sconosciuto della fuga di 3 importanti generali inglesi dopo l’armistizio del 1943 e il loro tentativo di raggiungere l’esercito britannico ancora sotto la Linea Gotica. Il libro descrive storie di eroismo da parte di tanti italiani disposti a nascondere i generali e altri soldati inglesi a rischio della propria vita e senza alcun ritorno per sé. Questo eroi italiani consideravano i generali (e cito l’Avvocato) “uomini da aiutare” e non “stranieri da temere”. Dopo un paio di anni l’Avvocato mi chiese di scrivere l’introduzione al suo nuovo libro “La Polvere da sparo ovvero La vita con gli inglesi” che racconta la vita nell’immediato dopo-guerra nella città di Pesaro e direttamente vissuta dall’Avvocato allora un bambino di 7 anni. Io sono nata in Inghilterra del dopo-guerra e quindi in confronto all’Avvocato la mia esperienza di guerra si limita a ricordi di “ration books” (tessera per le razioni alimentari) e poi a qualche raro racconto di mio padre,soldato in Africa, e poi del mio patrigno che invece sbarcò con gli alleati in Sicilia e salì fino a Milano dove vide i corpi di Mussolini e la Petracci in Piazzale Loreto. I pochi racconti erano sempre divertenti (le uova che si friggevano sul cofano della macchina nel deserto, le gomme che ‘sparivano’ dai veicoli di notte in Sicilia, il campo di calcio trasformato in campo da cricket a Perugia). D’altra parte cosa si poteva raccontare a una bambina? Quindi accettai molto volentieri l’invito dell’Avvocato spinta anche dalla curiosità di imparare un aspetto della storia che non avevo mai preso in considerazione … e cioè gli inglesi come forza liberante ma anche occupante in Italia. Dopo un primo sussulto provocato dal titolo “la polvere da sparo” (che fortunatamente l’Avvocato mi ha subito chiarito) ho letto il sottotitolo “ovvero La vita con gli inglesi”. Mi colpì la parola “con” … la vita con gli inglese e non degli inglesi”! Mi chiedevo subito “ma come erano questi inglesi? Questi uomini/soldati che parlavano una lingua per lo più sconosciuta allora, che avevano usanze e tradizioni diverse, che venivano da un’altra cultura?” Rocordavo la fortissima commozione che avevo provato a leggere nel “68 DUX” dei montanari, dei contadini, dei semplici cittadini italiani che avevano aiutato i generali inglesi e altri soldati britannici svolgendo generosamente e coraggiosamente un ruolo essenziale nella loro salvezza. E in questo libro, come si comportava gli inglesi ora in una posizione di vantaggio e di potere? Le carte ora si erano rovesciate. Il primo incontro dell’Avvocato e della sua famiglia con gli inglesi è così descritto a p.29: “Il comando inglese finalmente ci permetteva di tornare alla nostra villa al mare … Gli inglesi (…) continuavano ad occupare nella villa l’appartamento al primo, quello al 2° piano e metà di quello al pian terreno.” La famiglia Comandini stava nella metà dell’appartamento al piano terra (2 stanze da letto, la cucina, il bagno e un piccolo salotto). Quindi la famiglia Comandini e i militari inglesi nella stessa casa … ma com’era questa convivenza? Si legge a p.35 che l’orto, prima della guerra proibito ai bambini “ora … era completamente accessibile a noi dato che il cancello era stato abbattuto e l’area resa accessibile alle truppe britanniche e a noi bambini. Si aprivano spazi più ampi e nuovi per i nostri giochi e avventure.” Un inizio di una positiva collaborazione! Guardo le foto a p.45: l’Avvocato con le sue 2 sorelle … e guardo i visi ... tutti ridono o sorridono e trapela un’atmosfera serena – i due soldati sarebbero potuto essere gli zii! A p.52 viene descritto Jimmy: “il più bellino dei nostri amici inglesi.” (mia sottolineatura). Jimmy insegna al bambino Paolo a collegare i fili del telefono da campo (gli farà più tardi anche uno scherzo dandogli una leggera scossa … come un fratello maggiore … ma poi gli regala lo stesso telefono.) Simpatica è la storia della chiave inglese che Paolo rubò per dare a suo papà. Confessando il furto poi al sacerdote questo disse (p.59) che non doveva preoccuparsi molto di questo peccato dato che “gli inglesi avevano da parte loro rubato parecchio” ! Paolo impara che cosa è la “Boogie Woogie” – musica e ballo scatenati. Racconta con stupore la prima volta che vede un albero di Natale decorato dagli inglesi (p.94). Curioso è il riferimento ad uno “scambio culturale culinario”. Paolo bambino non amava quello che chiamava “la polvere da sparo” (nelle sue parole disgustosa e immangiabile) che non era altro che una polvere per fare la zuppa (p.86). Ma d’altra parte descrive il buon odore proveniente dalla cucina degli inglesi (cosa strana direte!) e ricorda: “Una volta venimmo fermati dal cuoco che ci diede un involtino fritto fatto con pasta sfoglia ripiena di Corned Beef.” A seguito la mamma di Paolo provò a cucinarli! Dal libro esce il quadro di una convivenza civile e rispettosa, nella sua diversità stimolante in modo positivo per un bambino curioso e socievole com’era Paolo Emilio. Sia Arthur che William (soprannominato “Solletichino”) scriveranno alla famiglia Comandini poco dopo la loro partenza da Pesaro. Arthur espresse il desiderio di “rivedersi” (p.96) e William affermò che lui e i suoi amici avrebbero voluto anche loro tornare a Pesaro. Questo desiderio è frutto di un chiaro riconoscimento dell’accoglienza che i Pesaresi hanno offerto ai soldati inglesi. Commuove la fotografia dell’estate del 1951 a p.101 che ritrae “Solletichino” in visita alla famiglia Comandini – testimonianza di un rapporto di affetto creato da entrambe le parti. Mi è rimasta alla fine della lettura di questo libro l’immagine forte del lato umano delle persone che hanno vissuto la guerra e che cercavano di tornare ad una vita normale. Sotto la divisa i soldati conosciuti da Paolo si rivelavano per quello che erano: uomini affaticati dalla sofferenza e dagli stenti della guerra e della lontananza dalla loro patria e dalle loro famiglie. Chi sa quanto conforto avranno trovato nella famiglia Comandini, quanto affetto e tenerezza avranno suscitato in loro Paolo Emilio bambino e le sue sorelle. Stasera ho parato solo dalla parte del libro che riguarda la vita con gli inglesi, tralasciando la parte documentaria meticolosamente registrata dall’Avvocato. Sullo sfondo della vita dei Pesaresi nel 1945 ci stavano le insicurezze, la paura di altre guerre e della bomba atomica, l’incertezza della situazione politica. Paolo dice a p.14, “La guerra era sempre un dato cui tutti direttamente ed indirettamente ogni argomenti si riferiva.” Ma nonostante questa ombra, nel libro “La polvere da sparo” capiamo la resilienza dei bambini (e non solo loro!) con la loro curiosità, la loro voglia di conoscere, il loro bisogno di affetto, la loro fantasia, la loro capacità di adattamento. Integrazione e accoglienza sono alla base della convivenza della famiglia Comandini e i soldati inglesi. Mi torna in mente la frase che ho menzionato prima e cioè non “straniere da temere” ma “uomini da aiutare”. E’ questo quello che è successo da entrambe le parti … inglesi con gli italiani e italiani con gli inglesi. In questo momento l’Europa deve affrontare proprio questi temi “integrazione ed accoglienza” con sullo sfondo un’altra guerra e la minaccia delle armi atomiche proprio in Europa dopo più di 70 anni di pace. Sarebbe bello portare questo libro alle lezioni di storia nelle nostre scuole per far capire ai ragazzi che si può convivere in pace e con serenità con persone non conosciute e familiari di diverse lingue e culture. “La polvere da sparo” è storia, ma è anche una storia nella storia che appartiene alla città di Pesaro e alle future generazioni.

mercoledì 21 dicembre 2022

UNA PREGHIERA E TANTI AUGURI

UNA PREGHIERA E TANTI AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO DA PECOS BILL PREGHIERA DI NATALE 1943 * Signore, la notte di Natale, la santa notte della vostra nascita, passa in questo tempo così crudele dove la pietà sanguina di sofferenza. Signore, la notte è molto scura, nei cieli non si vedono stelle: i pastori, muti, camminano nell’ombra popolata di spie che l’ombra vela. L’altare oscuro, la chiesa deserta accumula la folla dei nostri morti: dei colpi cupi danno loro l’allarme, essi vi raccomandano la nostra sorte. Signore, ahimè, le nostre donne piangono, le nostre madri piangono sui loro figliuoli; i loro figliuoli, Signore, che muoiono per mancanza di calore e di alimenti. Bambino Gesù, salvate i nostri fratelli, asciugate le lacrime da quegli occhi: che la pace abbrevi la nostra miseria e riaccenda i nostri focolari così vuoti. Così vuoti e così muti in quest’ora che la vostra nascita ha consacrato; guardate, Dio, vostra madre che piange sopra la mangiatoia ove foste ospitato. Non respingete la preghiera, Signore, in questa notte di Natale; voi che, per sollevare la nostra miseria avete lasciato l’Eterno. Federico Comandini-26 dic.1943 Dopo la guerra tutto era perduto salvo la speranza e la solidarietà. Oggi il timore di perdere un po' di quanto costruito genera egoismo e paura. Cosa dobbiamo chiedere a Gesù Bambino che viene ? P.Emilio e Pecos Bill

domenica 18 dicembre 2022

LA POLVERE DA SPARO

LA POLVERE DA SPARO Il 17 novembre 2022 la SOMS (societò Operaia di Mutuo Soccorso ha presentato il libro LA POLVERE DA SPARO-(La vita con gli inglesi) di P.E.Comandini. di PaoloEmilio Comandini. Hanno presentato il libro la Prof. Simonetta Romagna e la Dott. Rowina Coles Riportiamol'intervento della prima relatriceed in seguito pubblicheremo l'intervento dellaDottoressa Coles. Buona sera a tutti. Rappresento la Biblioteca Bobbato che è una biblioteca specialistica di storia contemporanea situata nel centro commerciale della Coop. E ‘ una biblioteca che conserva e promuove la memoria storica del nostro territorio e fa ricerca. In questa veste sono stata contattata dall'avv.Comandini con il quale abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione. Sulla seconda guerra mondiale abbiamo recuperato la memoria di alcuni personaggi pesaresi che avevano ospitato degli ufficiali inglesi ed abbiamo fatto in modo che il comune riconoscesse il ruolo che hanno avuto nelle vicende belliche,oltre a presentare un altro libro di Comandini “ 68 Dux “. Questa sera illustriamo questo nuovo libro che si inserisce in un dibattito interessante che c'è tra gli storici classici, cioe coloro che fanno ricerca in modo scientifico basandosi su fonti storiche e documenti e coloro che in modo diciamo “ amatoriale “ si affidano alle testimonianze. Anche gli storici ovviamente non negano l'importanza delle testimonianze personali che naturalmente non sostituiscono la ricerca documentale e quindi hanno un loro significato e un loro peso ; quindi i libri come quello di Comandini, in particolare questo, si collegano molto a questo dibattito perchè mette insieme i documenti, gli atti ufficiali nazionali e locali con la storia personale delle sua famiglia .In questo libro ogni capitolo introduce documenti che vanno dalla macrostoria nazionalee locale alla vita di tutti i giorni in modo direi abbastanza originale mettendo insieme le due due esigenze di cui parlavo prima. La narrazione parte da quando l'autore era un bambino di 7 anni e riguarda gli anni dal 45 alla fine della guerra . Vorrei soffermarmi sul titolo che in qualche modo sintetizza quello che dicevo all’inizio, la memoria e la storia. La locuzione“La polvere da sparo “ infatti viene usata per indicare non un termine militare ma una minestra che non piaceva al bambino emilio.Nel libro, il passaggio del fronte porta la famiglia Comandini ed i bambini a lasciare la campagna dove abitavano per andare a stare in città, dove il piccolo Emilio vive nuove amicizie e nuove esperienze: la scuola con un senso di prigione e di chiusura, la presenza degli inglesi che occupano la casa di famiglia in Viale Trento e poi tanti episodi. Mi ha colpito il racconto della morte della Tina: la Tina era quella che aveva il negozio di cancelleria dove i bambini andavano a prendere i quaderni e viene uccisa in modo che apparentemente non c'entra direttamente con la guerra, ma in qualche modo è collegata perchè viene uccisa da un soldato polacco che si era innamorato di lei e nel ricordo del bambino il fatto è molto presente - Poi la liberazione di Pesaro dai nazifascisti..e tanti altri episodi. Poi nella storia locale ad un certo punto le vicende familiari diventano ufficiali, entrano a far parte della storia pubblica della città di Pesaro perchè il padre diventa sindaco ed anche questa esperienza è raccontata in modo direi interessante perchè il fatto che il padre sia sindaco della città , non è ricordato per la sua portata storica ma come un evento personale che ha ovviamente una ricaduta nella vita della famiglia . E poi la partenza degli inglesi , la distruzione di grandi parti della città... Insomma questi ricordi storici e contemporaneamente personali di un bambino vissuto in un tempo e in uno spazio tormentato del nostro paese e della nostra città offrono uno spaccato molto fresco anche perchè viene raccontato in modo piacevole, con i ricordi di quello che mangiava, dei giochi che faceva con gli amici, del rapporto con le sorelle. Devo dire quindi che è una lettura molto piacevole che in qualche modo arricchisce la conoscenza che noi abbiamo della Pesaro di un periodo che sta molto a cuore ad una Biblioteca come la Bobbato,che è una biblioteca costruita con il lascito di un partigiano, Vittorio Bobbato che voleva appunto che si ricostruisse la memoria di un periodo storico fondamentale per la città .Noi lo facciamo soprattutto con le ricerche e con le fonti, ma il lavoro di Emilio Comandini ha dato un contributo utile ad arricchire le ricostruzioni politiche e militari con le testimonianze personali dell’esponente di una famiglia pesarese che ha avuto un ruolo importante nella città di Pesaro. Per chi fosse interessato ad acquistare il libro, questo si trova solonelle seguenti libreriediPesaro: Libreria BONALI viale dellaRepubblica, LIBRERIA DA TRENGIA via Castelfidardo, LIBRERIA CAMPUS Via Rossini. Pesaro li 18 dicembre 2022. Pecos Bill LA POLVERE DA SPARO Il 17 novembre 2022 la SOMS (societò Operaia di Mutuo Soccorso ha presentato il libro LA POLVERE DA SPARO-(La vita con gli inglesi) di P.E.Comandini. di PaoloEmilio Comandini. Hanno presentato il libro la Prof. Simonetta Romagna e la Dott. Rowina Coles Riportiamol'intervento della prima relatriceed in seguito pubblicheremo l'intervento dellaDottoressa Coles. Buona sera a tutti. Rappresento la Biblioteca Bobbato che è una biblioteca specialistica di storia contemporanea situata nel centro commerciale della Coop. E ‘ una biblioteca che conserva e promuove la memoria storica del nostro territorio e fa ricerca. In questa veste sono stata contattata dall'avv.Comandini con il quale abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione. Sulla seconda guerra mondiale abbiamo recuperato la memoria di alcuni personaggi pesaresi che avevano ospitato degli ufficiali inglesi ed abbiamo fatto in modo che il comune riconoscesse il ruolo che hanno avuto nelle vicende belliche,oltre a presentare un altro libro di Comandini “ 68 Dux “. Questa sera illustriamo questo nuovo libro che si inserisce in un dibattito interessante che c'è tra gli storici classici, cioe coloro che fanno ricerca in modo scientifico basandosi su fonti storiche e documenti e coloro che in modo diciamo “ amatoriale “ si affidano alle testimonianze. Anche gli storici ovviamente non negano l'importanza delle testimonianze personali che naturalmente non sostituiscono la ricerca documentale e quindi hanno un loro significato e un loro peso ; quindi i libri come quello di Comandini, in particolare questo, si collegano molto a questo dibattito perchè mette insieme i documenti, gli atti ufficiali nazionali e locali con la storia personale delle sua famiglia .In questo libro ogni capitolo introduce documenti che vanno dalla macrostoria nazionalee locale alla vita di tutti i giorni in modo direi abbastanza originale mettendo insieme le due due esigenze di cui parlavo prima. La narrazione parte da quando l'autore era un bambino di 7 anni e riguarda gli anni dal 45 alla fine della guerra . Vorrei soffermarmi sul titolo che in qualche modo sintetizza quello che dicevo all’inizio, la memoria e la storia. La locuzione“La polvere da sparo “ infatti viene usata per indicare non un termine militare ma una minestra che non piaceva al bambino emilio.Nel libro, il passaggio del fronte porta la famiglia Comandini ed i bambini a lasciare la campagna dove abitavano per andare a stare in città, dove il piccolo Emilio vive nuove amicizie e nuove esperienze: la scuola con un senso di prigione e di chiusura, la presenza degli inglesi che occupano la casa di famiglia in Viale Trento e poi tanti episodi. Mi ha colpito il racconto della morte della Tina: la Tina era quella che aveva il negozio di cancelleria dove i bambini andavano a prendere i quaderni e viene uccisa in modo che apparentemente non c'entra direttamente con la guerra, ma in qualche modo è collegata perchè viene uccisa da un soldato polacco che si era innamorato di lei e nel ricordo del bambino il fatto è molto presente - Poi la liberazione di Pesaro dai nazifascisti..e tanti altri episodi. Poi nella storia locale ad un certo punto le vicende familiari diventano ufficiali, entrano a far parte della storia pubblica della città di Pesaro perchè il padre diventa sindaco ed anche questa esperienza è raccontata in modo direi interessante perchè il fatto che il padre sia sindaco della città , non è ricordato per la sua portata storica ma come un evento personale che ha ovviamente una ricaduta nella vita della famiglia . E poi la partenza degli inglesi , la distruzione di grandi parti della città... Insomma questi ricordi storici e contemporaneamente personali di un bambino vissuto in un tempo e in uno spazio tormentato del nostro paese e della nostra città offrono uno spaccato molto fresco anche perchè viene raccontato in modo piacevole, con i ricordi di quello che mangiava, dei giochi che faceva con gli amici, del rapporto con le sorelle. Devo dire quindi che è una lettura molto piacevole che in qualche modo arricchisce la conoscenza che noi abbiamo della Pesaro di un periodo che sta molto a cuore ad una Biblioteca come la Bobbato,che è una biblioteca costruita con il lascito di un partigiano, Vittorio Bobbato che voleva appunto che si ricostruisse la memoria di un periodo storico fondamentale per la città .Noi lo facciamo soprattutto con le ricerche e con le fonti, ma il lavoro di Emilio Comandini ha dato un contributo utile ad arricchire le ricostruzioni politiche e militari con le testimonianze personali dell’esponente di una famiglia pesarese che ha avuto un ruolo importante nella città di Pesaro. Per chi fosse interessato ad acquistare il libro, questo si trova solonelle seguenti libreriediPesaro: Libreria BONALI viale dellaRepubblica, LIBRERIA DA TRENGIA via Castelfidardo, LIBRERIA CAMPUS Via Rossini. Pesaro li 18 dicembre 2022. Pecos Bill LA POLVERE DA SPARO Il 17 novembre 2022 la SOMS (societò Operaia di Mutuo Soccorso ha presentato il libro LA POLVERE DA SPARO-(La vita con gli inglesi) di P.E.Comandini. di PaoloEmilio Comandini. Hanno presentato il libro la Prof. Simonetta Romagna e la Dott. Rowina Coles Riportiamol'intervento della prima relatriceed in seguito pubblicheremo l'intervento dellaDottoressa Coles. Buona sera a tutti. Rappresento la Biblioteca Bobbato che è una biblioteca specialistica di storia contemporanea situata nel centro commerciale della Coop. E ‘ una biblioteca che conserva e promuove la memoria storica del nostro territorio e fa ricerca. In questa veste sono stata contattata dall'avv.Comandini con il quale abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione. Sulla seconda guerra mondiale abbiamo recuperato la memoria di alcuni personaggi pesaresi che avevano ospitato degli ufficiali inglesi ed abbiamo fatto in modo che il comune riconoscesse il ruolo che hanno avuto nelle vicende belliche,oltre a presentare un altro libro di Comandini “ 68 Dux “. Questa sera illustriamo questo nuovo libro che si inserisce in un dibattito interessante che c'è tra gli storici classici, cioe coloro che fanno ricerca in modo scientifico basandosi su fonti storiche e documenti e coloro che in modo diciamo “ amatoriale “ si affidano alle testimonianze. Anche gli storici ovviamente non negano l'importanza delle testimonianze personali che naturalmente non sostituiscono la ricerca documentale e quindi hanno un loro significato e un loro peso ; quindi i libri come quello di Comandini, in particolare questo, si collegano molto a questo dibattito perchè mette insieme i documenti, gli atti ufficiali nazionali e locali con la storia personale delle sua famiglia .In questo libro ogni capitolo introduce documenti che vanno dalla macrostoria nazionalee locale alla vita di tutti i giorni in modo direi abbastanza originale mettendo insieme le due due esigenze di cui parlavo prima. La narrazione parte da quando l'autore era un bambino di 7 anni e riguarda gli anni dal 45 alla fine della guerra . Vorrei soffermarmi sul titolo che in qualche modo sintetizza quello che dicevo all’inizio, la memoria e la storia. La locuzione“La polvere da sparo “ infatti viene usata per indicare non un termine militare ma una minestra che non piaceva al bambino emilio.Nel libro, il passaggio del fronte porta la famiglia Comandini ed i bambini a lasciare la campagna dove abitavano per andare a stare in città, dove il piccolo Emilio vive nuove amicizie e nuove esperienze: la scuola con un senso di prigione e di chiusura, la presenza degli inglesi che occupano la casa di famiglia in Viale Trento e poi tanti episodi. Mi ha colpito il racconto della morte della Tina: la Tina era quella che aveva il negozio di cancelleria dove i bambini andavano a prendere i quaderni e viene uccisa in modo che apparentemente non c'entra direttamente con la guerra, ma in qualche modo è collegata perchè viene uccisa da un soldato polacco che si era innamorato di lei e nel ricordo del bambino il fatto è molto presente - Poi la liberazione di Pesaro dai nazifascisti..e tanti altri episodi. Poi nella storia locale ad un certo punto le vicende familiari diventano ufficiali, entrano a far parte della storia pubblica della città di Pesaro perchè il padre diventa sindaco ed anche questa esperienza è raccontata in modo direi interessante perchè il fatto che il padre sia sindaco della città , non è ricordato per la sua portata storica ma come un evento personale che ha ovviamente una ricaduta nella vita della famiglia . E poi la partenza degli inglesi , la distruzione di grandi parti della città... Insomma questi ricordi storici e contemporaneamente personali di un bambino vissuto in un tempo e in uno spazio tormentato del nostro paese e della nostra città offrono uno spaccato molto fresco anche perchè viene raccontato in modo piacevole, con i ricordi di quello che mangiava, dei giochi che faceva con gli amici, del rapporto con le sorelle. Devo dire quindi che è una lettura molto piacevole che in qualche modo arricchisce la conoscenza che noi abbiamo della Pesaro di un periodo che sta molto a cuore ad una Biblioteca come la Bobbato,che è una biblioteca costruita con il lascito di un partigiano, Vittorio Bobbato che voleva appunto che si ricostruisse la memoria di un periodo storico fondamentale per la città .Noi lo facciamo soprattutto con le ricerche e con le fonti, ma il lavoro di Emilio Comandini ha dato un contributo utile ad arricchire le ricostruzioni politiche e militari con le testimonianze personali dell’esponente di una famiglia pesarese che ha avuto un ruolo importante nella città di Pesaro. Per chi fosse interessato ad acquistare il libro, questo si trova solonelle seguenti libreriediPesaro: Libreria BONALI viale dellaRepubblica, LIBRERIA DA TRENGIA via Castelfidardo, LIBRERIA CAMPUS Via Rossini. Pesaro li 18 dicembre 2022. Pecos Bill LA POLVERE DA SPARO Il 17 novembre 2022 la SOMS (societò Operaia di Mutuo Soccorso ha presentato il libro LA POLVERE DA SPARO-(La vita con gli inglesi) di P.E.Comandini. di PaoloEmilio Comandini. Hanno presentato il libro la Prof. Simonetta Romagna e la Dott. Rowina Coles Riportiamol'intervento della prima relatriceed in seguito pubblicheremo l'intervento dellaDottoressa Coles. Buona sera a tutti. Rappresento la Biblioteca Bobbato che è una biblioteca specialistica di storia contemporanea situata nel centro commerciale della Coop. E ‘ una biblioteca che conserva e promuove la memoria storica del nostro territorio e fa ricerca. In questa veste sono stata contattata dall'avv.Comandini con il quale abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione. Sulla seconda guerra mondiale abbiamo recuperato la memoria di alcuni personaggi pesaresi che avevano ospitato degli ufficiali inglesi ed abbiamo fatto in modo che il comune riconoscesse il ruolo che hanno avuto nelle vicende belliche,oltre a presentare un altro libro di Comandini “ 68 Dux “. Questa sera illustriamo questo nuovo libro che si inserisce in un dibattito interessante che c'è tra gli storici classici, cioe coloro che fanno ricerca in modo scientifico basandosi su fonti storiche e documenti e coloro che in modo diciamo “ amatoriale “ si affidano alle testimonianze. Anche gli storici ovviamente non negano l'importanza delle testimonianze personali che naturalmente non sostituiscono la ricerca documentale e quindi hanno un loro significato e un loro peso ; quindi i libri come quello di Comandini, in particolare questo, si collegano molto a questo dibattito perchè mette insieme i documenti, gli atti ufficiali nazionali e locali con la storia personale delle sua famiglia .In questo libro ogni capitolo introduce documenti che vanno dalla macrostoria nazionalee locale alla vita di tutti i giorni in modo direi abbastanza originale mettendo insieme le due due esigenze di cui parlavo prima. La narrazione parte da quando l'autore era un bambino di 7 anni e riguarda gli anni dal 45 alla fine della guerra . Vorrei soffermarmi sul titolo che in qualche modo sintetizza quello che dicevo all’inizio, la memoria e la storia. La locuzione“La polvere da sparo “ infatti viene usata per indicare non un termine militare ma una minestra che non piaceva al bambino emilio.Nel libro, il passaggio del fronte porta la famiglia Comandini ed i bambini a lasciare la campagna dove abitavano per andare a stare in città, dove il piccolo Emilio vive nuove amicizie e nuove esperienze: la scuola con un senso di prigione e di chiusura, la presenza degli inglesi che occupano la casa di famiglia in Viale Trento e poi tanti episodi. Mi ha colpito il racconto della morte della Tina: la Tina era quella che aveva il negozio di cancelleria dove i bambini andavano a prendere i quaderni e viene uccisa in modo che apparentemente non c'entra direttamente con la guerra, ma in qualche modo è collegata perchè viene uccisa da un soldato polacco che si era innamorato di lei e nel ricordo del bambino il fatto è molto presente - Poi la liberazione di Pesaro dai nazifascisti..e tanti altri episodi. Poi nella storia locale ad un certo punto le vicende familiari diventano ufficiali, entrano a far parte della storia pubblica della città di Pesaro perchè il padre diventa sindaco ed anche questa esperienza è raccontata in modo direi interessante perchè il fatto che il padre sia sindaco della città , non è ricordato per la sua portata storica ma come un evento personale che ha ovviamente una ricaduta nella vita della famiglia . E poi la partenza degli inglesi , la distruzione di grandi parti della città... Insomma questi ricordi storici e contemporaneamente personali di un bambino vissuto in un tempo e in uno spazio tormentato del nostro paese e della nostra città offrono uno spaccato molto fresco anche perchè viene raccontato in modo piacevole, con i ricordi di quello che mangiava, dei giochi che faceva con gli amici, del rapporto con le sorelle. Devo dire quindi che è una lettura molto piacevole che in qualche modo arricchisce la conoscenza che noi abbiamo della Pesaro di un periodo che sta molto a cuore ad una Biblioteca come la Bobbato,che è una biblioteca costruita con il lascito di un partigiano, Vittorio Bobbato che voleva appunto che si ricostruisse la memoria di un periodo storico fondamentale per la città .Noi lo facciamo soprattutto con le ricerche e con le fonti, ma il lavoro di Emilio Comandini ha dato un contributo utile ad arricchire le ricostruzioni politiche e militari con le testimonianze personali dell’esponente di una famiglia pesarese che ha avuto un ruolo importante nella città di Pesaro. Per chi fosse interessato ad acquistare il libro, questo si trova solonelle seguenti libreriediPesaro: Libreria BONALI viale dellaRepubblica, LIBRERIA DA TRENGIA via Castelfidardo, LIBRERIA CAMPUS Via Rossini. Pesaro li 18 dicembre 2022. Pecos Bill LA POLVERE DA SPARO Il 17 novembre 2022 la SOMS (societò Operaia di Mutuo Soccorso ha presentato il libro LA POLVERE DA SPARO-(La vita con gli inglesi) di P.E.Comandini. di PaoloEmilio Comandini. Hanno presentato il libro la Prof. Simonetta Romagna e la Dott. Rowina Coles Riportiamol'intervento della prima relatriceed in seguito pubblicheremo l'intervento dellaDottoressa Coles. Buona sera a tutti. Rappresento la Biblioteca Bobbato che è una biblioteca specialistica di storia contemporanea situata nel centro commerciale della Coop. E ‘ una biblioteca che conserva e promuove la memoria storica del nostro territorio e fa ricerca. In questa veste sono stata contattata dall'avv.Comandini con il quale abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione. Sulla seconda guerra mondiale abbiamo recuperato la memoria di alcuni personaggi pesaresi che avevano ospitato degli ufficiali inglesi ed abbiamo fatto in modo che il comune riconoscesse il ruolo che hanno avuto nelle vicende belliche,oltre a presentare un altro libro di Comandini “ 68 Dux “. Questa sera illustriamo questo nuovo libro che si inserisce in un dibattito interessante che c'è tra gli storici classici, cioe coloro che fanno ricerca in modo scientifico basandosi su fonti storiche e documenti e coloro che in modo diciamo “ amatoriale “ si affidano alle testimonianze. Anche gli storici ovviamente non negano l'importanza delle testimonianze personali che naturalmente non sostituiscono la ricerca documentale e quindi hanno un loro significato e un loro peso ; quindi i libri come quello di Comandini, in particolare questo, si collegano molto a questo dibattito perchè mette insieme i documenti, gli atti ufficiali nazionali e locali con la storia personale delle sua famiglia .In questo libro ogni capitolo introduce documenti che vanno dalla macrostoria nazionalee locale alla vita di tutti i giorni in modo direi abbastanza originale mettendo insieme le due due esigenze di cui parlavo prima. La narrazione parte da quando l'autore era un bambino di 7 anni e riguarda gli anni dal 45 alla fine della guerra . Vorrei soffermarmi sul titolo che in qualche modo sintetizza quello che dicevo all’inizio, la memoria e la storia. La locuzione“La polvere da sparo “ infatti viene usata per indicare non un termine militare ma una minestra che non piaceva al bambino emilio.Nel libro, il passaggio del fronte porta la famiglia Comandini ed i bambini a lasciare la campagna dove abitavano per andare a stare in città, dove il piccolo Emilio vive nuove amicizie e nuove esperienze: la scuola con un senso di prigione e di chiusura, la presenza degli inglesi che occupano la casa di famiglia in Viale Trento e poi tanti episodi. Mi ha colpito il racconto della morte della Tina: la Tina era quella che aveva il negozio di cancelleria dove i bambini andavano a prendere i quaderni e viene uccisa in modo che apparentemente non c'entra direttamente con la guerra, ma in qualche modo è collegata perchè viene uccisa da un soldato polacco che si era innamorato di lei e nel ricordo del bambino il fatto è molto presente - Poi la liberazione di Pesaro dai nazifascisti..e tanti altri episodi. Poi nella storia locale ad un certo punto le vicende familiari diventano ufficiali, entrano a far parte della storia pubblica della città di Pesaro perchè il padre diventa sindaco ed anche questa esperienza è raccontata in modo direi interessante perchè il fatto che il padre sia sindaco della città , non è ricordato per la sua portata storica ma come un evento personale che ha ovviamente una ricaduta nella vita della famiglia . E poi la partenza degli inglesi , la distruzione di grandi parti della città... Insomma questi ricordi storici e contemporaneamente personali di un bambino vissuto in un tempo e in uno spazio tormentato del nostro paese e della nostra città offrono uno spaccato molto fresco anche perchè viene raccontato in modo piacevole, con i ricordi di quello che mangiava, dei giochi che faceva con gli amici, del rapporto con le sorelle. Devo dire quindi che è una lettura molto piacevole che in qualche modo arricchisce la conoscenza che noi abbiamo della Pesaro di un periodo che sta molto a cuore ad una Biblioteca come la Bobbato,che è una biblioteca costruita con il lascito di un partigiano, Vittorio Bobbato che voleva appunto che si ricostruisse la memoria di un periodo storico fondamentale per la città .Noi lo facciamo soprattutto con le ricerche e con le fonti, ma il lavoro di Emilio Comandini ha dato un contributo utile ad arricchire le ricostruzioni politiche e militari con le testimonianze personali dell’esponente di una famiglia pesarese che ha avuto un ruolo importante nella città di Pesaro. Per chi fosse interessato ad acquistare il libro, questo si trova solonelle seguenti libreriediPesaro: Libreria BONALI viale dellaRepubblica, LIBRERIA DA TRENGIA via Castelfidardo, LIBRERIA CAMPUS Via Rossini. Pesaro li 18 dicembre 2022. Pecos Bill LA POLVERE DA SPARO Il 17 novembre 2022 la SOMS (societò Operaia di Mutuo Soccorso ha presentato il libro LA POLVERE DA SPARO-(La vita con gli inglesi) di P.E.Comandini. di PaoloEmilio Comandini. Hanno presentato il libro la Prof. Simonetta Romagna e la Dott. Rowina Coles Riportiamol'intervento della prima relatriceed in seguito pubblicheremo l'intervento dellaDottoressa Coles. Buona sera a tutti. Rappresento la Biblioteca Bobbato che è una biblioteca specialistica di storia contemporanea situata nel centro commerciale della Coop. E ‘ una biblioteca che conserva e promuove la memoria storica del nostro territorio e fa ricerca. In questa veste sono stata contattata dall'avv.Comandini con il quale abbiamo un rapporto di amicizia e collaborazione. Sulla seconda guerra mondiale abbiamo recuperato la memoria di alcuni personaggi pesaresi che avevano ospitato degli ufficiali inglesi ed abbiamo fatto in modo che il comune riconoscesse il ruolo che hanno avuto nelle vicende belliche,oltre a presentare un altro libro di Comandini “ 68 Dux “. Questa sera illustriamo questo nuovo libro che si inserisce in un dibattito interessante che c'è tra gli storici classici, cioe coloro che fanno ricerca in modo scientifico basandosi su fonti storiche e documenti e coloro che in modo diciamo “ amatoriale “ si affidano alle testimonianze. Anche gli storici ovviamente non negano l'importanza delle testimonianze personali che naturalmente non sostituiscono la ricerca documentale e quindi hanno un loro significato e un loro peso ; quindi i libri come quello di Comandini, in particolare questo, si collegano molto a questo dibattito perchè mette insieme i documenti, gli atti ufficiali nazionali e locali con la storia personale delle sua famiglia .In questo libro ogni capitolo introduce documenti che vanno dalla macrostoria nazionalee locale alla vita di tutti i giorni in modo direi abbastanza originale mettendo insieme le due due esigenze di cui parlavo prima. La narrazione parte da quando l'autore era un bambino di 7 anni e riguarda gli anni dal 45 alla fine della guerra . Vorrei soffermarmi sul titolo che in qualche modo sintetizza quello che dicevo all’inizio, la memoria e la storia. La locuzione“La polvere da sparo “ infatti viene usata per indicare non un termine militare ma una minestra che non piaceva al bambino emilio.Nel libro, il passaggio del fronte porta la famiglia Comandini ed i bambini a lasciare la campagna dove abitavano per andare a stare in città, dove il piccolo Emilio vive nuove amicizie e nuove esperienze: la scuola con un senso di prigione e di chiusura, la presenza degli inglesi che occupano la casa di famiglia in Viale Trento e poi tanti episodi. Mi ha colpito il racconto della morte della Tina: la Tina era quella che aveva il negozio di cancelleria dove i bambini andavano a prendere i quaderni e viene uccisa in modo che apparentemente non c'entra direttamente con la guerra, ma in qualche modo è collegata perchè viene uccisa da un soldato polacco che si era innamorato di lei e nel ricordo del bambino il fatto è molto presente - Poi la liberazione di Pesaro dai nazifascisti..e tanti altri episodi. Poi nella storia locale ad un certo punto le vicende familiari diventano ufficiali, entrano a far parte della storia pubblica della città di Pesaro perchè il padre diventa sindaco ed anche questa esperienza è raccontata in modo direi interessante perchè il fatto che il padre sia sindaco della città , non è ricordato per la sua portata storica ma come un evento personale che ha ovviamente una ricaduta nella vita della famiglia . E poi la partenza degli inglesi , la distruzione di grandi parti della città... Insomma questi ricordi storici e contemporaneamente personali di un bambino vissuto in un tempo e in uno spazio tormentato del nostro paese e della nostra città offrono uno spaccato molto fresco anche perchè viene raccontato in modo piacevole, con i ricordi di quello che mangiava, dei giochi che faceva con gli amici, del rapporto con le sorelle. Devo dire quindi che è una lettura molto piacevole che in qualche modo arricchisce la conoscenza che noi abbiamo della Pesaro di un periodo che sta molto a cuore ad una Biblioteca come la Bobbato,che è una biblioteca costruita con il lascito di un partigiano, Vittorio Bobbato che voleva appunto che si ricostruisse la memoria di un periodo storico fondamentale per la città .Noi lo facciamo soprattutto con le ricerche e con le fonti, ma il lavoro di Emilio Comandini ha dato un contributo utile ad arricchire le ricostruzioni politiche e militari con le testimonianze personali dell’esponente di una famiglia pesarese che ha avuto un ruolo importante nella città di Pesaro. Per chi fosse interessato ad acquistare il libro, questo si trova solonelle seguenti libreriediPesaro: Libreria BONALI viale dellaRepubblica, LIBRERIA DA TRENGIA via Castelfidardo, LIBRERIA CAMPUS Via Rossini. Pesaro li 18 dicembre 2022. Pecos Bill

giovedì 8 dicembre 2022

UCCELLI NIGRANTI

DA “UCCELLI MIGRANTI” E’ dolce nella vita, a volta a volta, fermarsi un poco (è tanto travolgente!) abbandonar le redini a la mente e chiamare in ispirito a raccolta (richiamarli così come per giuoco) gli amici che ciascun ebbe bambino, che ciascuno si fece nel cammino, ch’ebbe lungi o da presso: a poco a poco la camera si affolla di un’accolta di volti evanescenti; e ci son tutti, tutti ci sono, quelli di una volta, quelli venuti dopo, anche i distrutti da le spire del tempo, o dalla morte. Piangere alcuno vedo lentamente, altri sereno ha il volto e sorridente; ai migliori non fu lieta la sorte. E chi s’indugia con negli occhi ognora un lume di bontà, chi sta in vedetta; ed io li guardo con il cuor d’allora. Più presso a me la schiera più diletta, cultori d’arte pieni di passione, di storia e scienza indagatori acuti. medici esperti e dicitori arguti, amici buoni di fatiche buone. Tutti li scorgo farmi ressa intorno; una sola non vedo, anima cara, che pure pianse e mi sorrise un giorno: gli altri son tutti qui. L’assenza amara... E’ dolce ne la vita, a volta a volta, soffermarsi così soavemente, abbandonar le redini a la mente e gli amici chiamar tutti a raccolta! Pietro Comandini (Vecchia Terra 26.9.1940)

martedì 29 novembre 2022

LA LIBERAZIONE DI CAGLI IN UN BIGLIETTO

LA LIBERAZIONE DI CAGLI nel biglietto mai partito Biglietto postale del 26 agosto 1944 indirizzato a Sig.ra Luisa Belli Comandini CESENA per Carpineta. Il biglietto non venne mai spedito. E’ stato conservato, chiuso dallo zio Ubaldo Comandini fino oltre la sua morte. E’ stato trovato da Emilio tra le carte dello zio ed è stato da lui aperto il 20 gennaio 1995. Cagli 27-8-1944 Amatissimi. Vi scrivo libero cittadino da Cagli finalmente liberata. Così foste quassù tutti con me a respirare liberamente come posso fare io stesso. Il giorno 22 sono entrate truppe italiane in questo ridente paese togliendoci finalmente dall’incubo di una agonia senza fine e da un arrembaggio senza nome. Il momento è stato veramente eccezionale ed ho ferma fiducia che non tarderà molto anche per voi ad arrivare. Chi l’avrebbe detto che proprio io fossi stato così fortunato ma non dubitate che il pensiero di voi mi ha tanto amareggiato da …dico meglio da superare l’emozione del momento-ma verrà anche per voi-si può stare tranquilli-e non credo che tarderà molto se si deve giudicare dai preparativi…in piccola parte già si vedono qui-Peraltro i tedeschi non contenti di quanto avevano fatto ci hanno voluto darel’ultimo saluto bombardando per altri 3 o quattro giorni il paese con la loro artiglieria per fortuna con pochi danni e senza vittime. Da due giorni i cannoni tacciono da una parte e dall’altra ed il nemico di qui si ritira. Purtroppo penso che ora farà nella …Ubaldo nonché la Maria ma spero e mi auguro che le cose non vadano la diversamente da qui. Ho scritto a Federico e spero che potrò fargli recapitare la lettera e avere la risposta. Il paese ritorna ad avere il suo aspetto abituale e si può …stare tranquilli per quello che vi ho detto prima che i tedeschi non vi mettevano più piede-ma di voi quando potrò avere notizie- Son ben quattro mesi che mi trovo all’oscuro di tutto e per Ubaldo due mesi-però mi pare di avere nell’animo una tranquillità che confido non mi verrà smentita dai fatti e se non mi fa velo l’affetto spero che presto potremo riabbracciarci tutti in più respirabilaere- Quella gente è talmente perfida che se li consigliasse il diavolo in persona non crredo che potrebbero far peggio-E volevano essere i padroni di Europa! La gente?come al solito , il morale altissimo per quello che riguarda la guerra….per il resto- Di Pesaro nessuna notizia-molte chiacchiere più o meno contrastanti ..e niente altro. La nostra speranza…ma undubbionon piccolo mi assilla continuamente In fondo se ci caviamo la pelle non sarà piccolo vantaggio- Vi abbraccio tutti tutti col pensiero e col sorriso sulle labbra e le lacrimagli occhi vi bacio vi bacio vi bacio. Vostro babbo

venerdì 4 novembre 2022

AVVISO INVITO

AVVISO ED INVITO Giovedì 17 novembre 2022 alle ore 17,30 nei locali della SOMS (Società Operaia di Mutua Soccorso) siti in Pesaro, Via Cairoli N. 53. ove verà presentato dalla Prof. Rowina Coles, dalla Prof. Simonettta Romagna e dal Giornalista Paolo Montanari il libro LA POLVERE DA SPARO “La vita con gli inglesi” di P.E.Comandini. Nell'anno 1945 quando l'Italia del Nord non era ancora stata liberata e si combatteva a nord del Po e nell'Europa, a Pesaro liberata dalle truppe alleate si tornava a vivere dopo lo sfollamento che aveva vuotato la Città e tutte le abitazioni della zona Mare erano state requisite ed occupate dalle truppe inglesi compresa quella dell'autore del libroo ccupata dal Regimento Trasmissioni ROYAL SIGNALS. Il libro racconta le esperienze vissute dall'autore del libro allora ancora di sette anni. Pesaro li 3 novembre 2022. Pecos Bill

domenica 23 ottobre 2022

PENSIERI IN LIBERTA'

PENSIERI IN LIBERTA'. COSTI E BENEFICI. In pratica, in soldonil'interramento della Nazionalesotto Vialedella Repubblica del costo stimato di 5 milioni (che di fatto diventeranno il doppio) creerebbe un vantaggioai cittadini che consisterebbe di non dovereil verdedelsemaforo del per attraversarela Nazionale, oppure di dovereutilizzare il sottopassaggio. Se questo sarebbe il beneficio il costo dell'opera e gli inconvenienti dell'opera appaiono del tutto inaccettabili. Con una cifradi molto inferiore il Comune potrebbemettere dellle scale mobili nel sottopasso esistente. INQUINAMENTO. Si vorrebbe sostenere chel'interramento evita l'inquinamento nella zonadella Movida. Ma pensate invece l'accumulo diaria inquinata nella galleria dove passerebbero tutti i veicoli? Mentre attualmente gli scarichi e dei veicoli vengono continuamente dispersi dal vento naturalmente i gas di scarico si accumulerebbero nella galleria e uscirebbero concentrati all'ingresso e uscita del tunnel. BERLUSCONI PUTIN E GHEDDAFI E' evidenteche è nel carattere delCavaliere la propensione a instaurare anche un rapporto personale, umano di simpatia e amicizia personale con soggetti rappresentanti cariche pubbliche ed istituzionali di altri paesì. La cosa di per se può agevolare la comprensione tra paesi ma è pericolosa e inopportuna come è successo con Gheddafi di cui poi l'Italia ha dovuto decretare la caduta e la fine. E con Putin non può succcedere la stessa cosa? Pesaro li 23 ottobre 2022. Pecos Bill

giovedì 20 ottobre 2022

RAMBLA.INTERRAMENTO DELLA NAZIONALE

LA RAMBLA e L' INTERRAMENTO DELLA NAZIONALLE. “Statale. Si scende di 8 metri. Costo 5 milioni di Euro, scavo a 30 metrii dall'incrocio (Architetto Marco Bianchi incaricato delprogetto. “LA RAMBLA. Spiacente ma i conti nontornano” ( B.C. Il Carlino 18.10.22) “LA RANBLA, progetti spese folli per progetti faraonici (Il Centrodestra controla spesa del progetto” ( Carlino17.10.22). “Facciamo due conti su l'interramento della Statale” -Aurelio Savelli di Fano. (Carlio 20.10,22). MA PECOS BILL oltre un anno fa naveva già detto tutto su questo PROGETTO scrivendo e pubblicando il seguente articolo: VIALE REPUBBLICA e INTERRAMENTO della NAZUIONALE?! Il progetto o piuttosto l'idea di infossamento della strada nazionale in corrispondenza di Viale della Repubblica in ocasione della riedificazione della ex scuola Bramante non è nuova. All'epoca, mi pare, del Sindaco Tornati questa idea era stata esaminata e bocciata dalla I° Circoscrizione Mare ed abbandonata per diversi e fondati motivi: 1 – L'interramento della strada Nazionale dovrebbe di necessità interessare l'intero tratto dal ponte che porta a Fano al Curvone per mantenere una pendenza accettabile. 2 – tale scavo dovrebbe necessariamente interessare la stabilità delle ville e fabbricati posti sui lati della strada e non solo i fabbricati, ma tutti gli alberi secolari della strada. 3 – Gravissimi problemi problemi alla circolazione in caso di allagamenti, ghiaccio ed incidenti. 4 – lo spazio dello scavo dovrebbe essere in grado di permettere il passaggio di trasporti e carichi eccezionali come barche e manufatti industriali. 5 - in caso di incidenti si creerebbero di accesso di mezzi di soccorso. 6 – I lavori di scavo e contenimento comporterebbero seri problemi per le esigenze dell'ANAS e per la esistenza di cavi e condutture ( gravi difficoltà e problemi vennero affrontati solo per la costruzione dei sottopassi pedonali sotto la nazionale. 7 - Caos e blocco del traffico e della circolazione in tutte le strade che sono collegate alla Nazionale dal lato mare e lato monte. Pesaro li 7 luglio 2021. Pecos Bill P.E.C.

sabato 24 settembre 2022

ELEZIONI POLITICHE 2022.

Si vota domenica 25 settembre, dalle 7 alle 23, nel proprio seggio, indicato sulla tessera elettorale personale. Oltre alla tessera elettorale occorre portare con sé un documento di riconoscimento. La carta di identità è valida anche se scaduta, ed è valida anche la ricevuta rilasciata dell'anagrafe al momento della richiesta di rinnovo. Non è richiesto il green pass per accedere ai seggi. Se non si trova la propria tessera elettorale è possibile richiederne una copia all'ufficio elettorale del proprio comune. Al momento del voto si riceveranno due schede: una di colore rosa per l’elezione del Senato della Repubblica e una di colore giallo per l’elezione della Camera dei deputati. Quest'anno, per la prima volta, anche i minori di 25 anni voteranno anche per l'elezione del Senato della Repubblica. In entrambe le schede occorre tracciare una X sul simbolo del Partito prescelto. Pesaro 24 settembre 2022, Pecos Bill   bre,    

martedì 20 settembre 2022

NON SOLO EMERGENZE

NON SOLO EMERGENZE. MA PER I FUTURI 5 ANNI? La campagna elettorale e la dialettica dei partiti si sta svolgendo su varie proposte di provvedimenti diretti ad affrontare i problemi contingenti che attualmente affliggono l'Italia ed gli altri paesi europei. Cioè l'attenzione dei vari partiti è rivolta al contingente al l'immediato e breve periodo, al contingente scordandosi che essi, se vincenti, sono chiamati a governare per 5 cinque anni e che debbono pensare edire quali sarebbero le loro scelte per affrontare le sfide che si presentano e si presenteranno nel medio e lungo termine. Nell'afffrontare le emergenze come la pandemia e quella del conflitto tra l'Ucraina e la Russia, gravissime, ma non eterne si vorrebbe sapere quale visione, qualefuturo si prefigurano per i cittadini italiani che andranno a governare. Non pare che bastino i propositi di affrontarele sfida ecologica ed energetica e del lavoro e dell'immigrazione ecc.sarebbe bene che in relazione a questi problemi si facsse un esame uno studio della situazione in cui l'Italia si troverà negli anni futuri. Bisogna partire da dati precisi e realmente verificabili. Partiamo dalla popolazione e dalla natalità e dai cittadini che saranno nei prossimi 5 anni a venire. Lo si sa. Basta contare i nati , i morti, Ia forza lavoro, il numero degli studenti , il numero dei medici, e tante altre notizie ed in relazionead esse si pora e dovrà prendere dei provvedimenti Quanti bambini frequenteranno nei prossimi 5 anni la squola elementare? Quanti insegnanti saranno disponibili? Quale sarà la domanda di medicinei vari anni e quanti medici sforneranno le università? Si parla di grossi investimenti nei prossimi anni in Italia con aumento della domanda di lavoratori sul mercato. E' prevedibile in relazione alla denatalità una prossima carenza dimanodopera e di lavortori, in questo caso forse la immigrazione potrebbe essereun vantaggio per l'Italia ed in questo caso cosa fare?............... Pesaro li 23 settembre 2022. PecosBill

sabato 10 settembre 2022

UNA COSA BEN FATTA

UNA COSA BEN FATTA E' stata riaperta di recentee laportaprincipale del Comunedi Pesaro in Piazza delPopolo N.1. Entrando nell'atrio si rimane a bocca aperta. L'ingresso è stato trasformato. Si entra in un ampio salone luminoso che evidenzia la presenza di due reperti ecccezionalmente significativi della Città: La campana civica che era nel campanile della Chiesa di San Domenico e la riproduzione fedele dell'Idolinodi Pesaro, copia esatta dell'originale custodito al museo di Firenze. La parete a specchio trasforma l'andito dell'ingresso in un salone espositivo di grande effetto. L'architetto o gli architetti che hanno ideato questa sistemazione questa volta meritano un “brev!!”. Vale la pena diandare a vedere! Pesaro li 10 settembre 2022. Pecos Bill

martedì 6 settembre 2022

I DAZI ANTIRUSSI FUNZIONANO

I DAZI ANTI-RUSSIA FFUNZIONANO- SI DEVE CONTINUARE!... scrive su Il Resto del Carlino (6.9.2022) Giorgio La Malfa. Il fatto che ieri Putin chieda la revoca delle sanzioni in cambio del GAS è una conferma chelo ZAR è “alla canna delGas”. Quando l'Europa avrà superato il problema contingente ed urgente dell'a'approvigionamento del Gas da altre fonti il Gas Russo avrò perso valore ed i costosi impianti costruiti per condutture ecc. dovranno ancora esserre ammortizzati. Gli embarghi si sa pe la storia, provocano anche danni a chi li impone gli italiani e gli europei sopportino con pazienza e fierezza i sacrifici, che non sono nulla rispetto a quelli derivanti dalle altre alternative. Pesaro li 6 settembre 2022. P.E.Comandini

martedì 30 agosto 2022

LA LIBERAZIONE DI PESARO

9.4. La liberazione di Pesaro. I polacchi il primo settembre occupavano Pesaro tentando di intrappolare i paracadutisti tedeschi prima di andare in riserva il due settembre. Il Bollettino della Ottava Armata di questo giorno riportava la notizia nel modo seguente: “POLES TAKE PESARO. Advanced Allied H.Q. Thursday. After a sharp tank and infantry battle Polish troop have occupied Pesaro the important town on the Adriatic coast south of the Gothic Line. Crossing the River Foglia on a broad front, Eight Army patrols in Adriatic sector have met strong resistance in forcing the enemy to fall back into the Gothic line positions on the high ground to the north of the River. For 16 miles inland there appear to be no German troops south of the Foglia River1. All'interno la 71° Fanteria tedesca crollava e cedeva agli alleati le difese della Linea Gotica ancor prima di poterla presidiare. Tutti i lavori di distruzione e fortificazione della Gotica nel settore di Pesaro si rivelarono inutili 2.

lunedì 29 agosto 2022

L'ATTACCO ALLA LINEA GOTICA 25 Agosto 1945

.2. La Linea Rossa. Dal Metauro al Foglia1. L'attacco inglese sull'Adriatico iniziava la notte del 25 agosto con un poderoso attacco d'artiglieria di oltre 1.500 cannoni d’ogni calibro, fuoco che peraltro colpiva il vuoto, perché i tedeschi stavano ritirando le loro divisioni di copertura sulle posizioni difensive avanzate della Linea Rossa, sul torrente Arzilla. Nella notte avanzarono i polacchi del II Polski Korpus del generale Wladislaw Anders (3° div. Karpatica del generale Bronislaw Duch, 5° Kresy del generate Klemens Rudnicki e 2° Brigata Corazzata del generale Bronislaw Rakowski). A loro fianco marciavano i canadesi del primo Corpo di Armata Cdn., gli inglesi del V Corpo britannico e gli italiani C.I.L.(Corpo Italiano di Liberazione).... Complessivamente gli uomini combattenti, e non, agli ordini del generale Alexander erano più di un milione e mezzo. L'ottava armata contava 410.000 uomini. Sul Metauro si trovavano tre divisioni tedesche di cui due esaurite dopo mesi di impari combattimento. Il rapporto di truppe era di sette-otto a uno per non parlare dei carri, dei cannoni, delle navi e degli aerei. I tedeschi sulla Linea Gotica potevano impegnare in complesso 22 divisioni tedesche e due italiane, con una forza media di 10.000 o 12.000 uomini per divisioni, ivi compreso un quinto circa di Hilfswilligen (volontari ausiliari non tedeschi) complessivamente non più di 250.000 uomini. I polacchi presa Fano, avanzarono rapidamente su Pesaro, debolmente contrastati da paracadutisti in fase di ripiegamento. I canadesi, partiti da Montemaggiore avanzarono su Saltara ove venivano visitati da Churchill, giunto ad appena 500 metri da una mitragliatrice nemica. Gli inglesi della 46° occupavano Petriano il 27 agosto, mentre lo stesso giorno gli indiani e gli italiani del C.I.L. liberavano Cagli, Acqualagna e Urbino. I tedeschi ripiegavano sulla Linea Rossa che era peraltro una linea quasi soltanto di riferimento. Sui capisaldi di Ginestreto e Monteciccardo i tedeschi non resistevano al deciso attacco avversario. Kesserling chiedeva allora all'Alto Comando della Wehrmacht, a Berlino, l'autorizzazione a ripiegare sulla Linea verde 1 (uno) e a difenderla prima che fosse troppo tardi. L'autorizzazione gli venne negata. Dovrà combattere all'aperto pensando che 10-20 Km. più indietro c'erano fortificazioni sicure.2 9.3. La liberazione di Cartoceto. Il pomeriggio prima dell’attacco Cartoceto vedeva andare via le ultime retroguardie delle truppe tedesche e gli ultimi sbandati con ogni mezzo provvisto di ruote a trazione meccanica, animale e umana. Tutti i mezzi erano stati, come dire requisiti, (meno la bici della zia pupa che era stata murata). Vedendoli sloggiare tutti, compreso i nonni e gli zii, rimanevano in casa in attesa di vedere di lì a poco arrivare i liberatori. Davanti a casa c’era un carretto trainato da buoi pieno di materiale dei tedeschi che erano pronti a partire. Improvvisamente le due oche bianche della padrona di casa, la Dina, uscivano dal cortile e lemme lemme salivano spontaneamente sul carro. I presenti rimasero sbalorditi e nessuno osò fermarle o richiamarle indietro. Erano certamente due oche collaborazioniste. Non vedendo arrivare gli alleati il nonno, la nonna gli zii e tutti gli sfollati si recarono a letto. Non fecero in tempo ad addormentarsi che iniziò l’attacco con un tremendo cannoneggiamento. I nonni, gli zii la zia Irene, aiutati ed assistiti dall’infaticabile Ninuccio, raccolti i gioielli ed i beni più preziosi corsero subito al rifugio di Bezziccheri già pieno di gente terrorizzata. Tutta la vallata si infuocava ed illuminava. La terra tremava come percossa da un terremoto continuo ed inarrestabile. La gente stipata nel rifugio gridava e pregava. Tra tutti quei civili due piccoli soldatini tedeschi stavano in silenzio spauriti. Poco lontani due uomini con sulla giacca dei nastrini tricolori sedevano silenziosi. La zia Pupa ad un certo momento non si trattenne e curiosa chiese chi erano ed essi risposero che erano partigiani. Appena terminato il bombardamento tutti si precipitarono fuori dal rifugio per vedere l’aeroplano che era caduto li vicino. In quel momento apparvero le avanguardie della 8° Armata. Inglesi con l’elmetto mimetizzato, Indiani con turbanti, africani Basuto con i mitra imbracciati. La prima camionetta meccanizzata, tutta coperta di frasche era guidato da Carluccio Fontebuoni vestito da militare inglese. Carluccio era stato militare in Sardegna. Aveva sposato una Puddu e dopo l’8 settembre era andato con gli alleati e aveva mandato la moglie con il fratello ed il figlio a Cartoceto. Conoscendo la lingua inglese faceva da interprete e guida ed ora correva a incontrare la moglie e la figlia ed il suo secondo figlio che non aveva mai visto essendo nato da pochi mesi. La Camionetta era seguita dai carri armati. La fanteria si spargeva nelle case più per rimediare quello che avevano lasciato la gente fuggita nei rifugi, che per stanare i tedeschi che se ne erano già andati il pomeriggio del giorno prima. 9.4. La liberazione di Pesaro.

domenica 28 agosto 2022

AGOSTO 1945 LA LIBERAZIONE DI CARTOCETO

1945 - La LIBERAZIONE di Cartoceto A Cartoceto tutti godevano buona salute, ma erano tormentati dall'attesa. Per i nonni e gli altri vi erano vari rifugi a disposizione a seconda dei casi. Uno dal podestà Ravagli fatto a grotta proprio sotto il paese, un'altro dai Bezziccheri nelle cantine che comunicavano fin sotto la strada con un'altra uscita nel forno degli Alberini, un altro in campagna, in più c'era una trincea in giardino. Già si sentiva la "guerra" con rumori di cannonate nella direzione di Marotta. A Pesaro la casa al mare e quella in città erano ancora intatte anche se violate. Gli alleati erano a Marotta da più di dieci giorni, ma la guerra ristagnava. A Cartoceto non si trovava più una bicicletta. II nonno Emilio e lo zio Meni barattavano le medicine con il pane quotidiano. I molini non funzionavano più, ma non mancavano il grano e i fagioli e la carne abbondava perché i contadini macellavano dalla mattina alla sera. La zia Pupa diceva che era il periodo dell'abbondanza prima della carestia. La frutta abbondava più di ogni altra cosa. In campagna davano le pere a volontà. La gente diceva che Pesaro sarebbe stata una seconda Cassino. Tutto era minato, anche a Trebbiantico, da Villa Guerrini fino alla casa dei Rossi nella cui cantina i tedeschi avevano fatto scavare un rifugio. Nonostante i pericoli, delinquenti e sciacalli continuavano a svaligiare le case. Tra questi non solo povera gente. Anche il Dr..... e la moglie si erano dati al saccheggio. Questa signora era stata vista saltare a sedere su di un pianoforte che si trovava in una villa abbandonata gridando: " Questo è mio!" (Da “La grande casa tra l'VIII arny e la X Armee” cap.9. Ediz.Quattroventi diP.E.Comandini)

domenica 21 agosto 2022

I SANPIETRINI CON LA PIORREA

I SAMPIETRINI CON LA PIORREA Nel centro Storico dove le strade e le pavimentazioni sono state completamente rifatte finalòmente si può camminare tranquillamente senza dovere continuamente rivolgere lo sguardo a terra ad evitare ostacoli o buche, ma nelle vie e piazze adiacenti e collegate, anche a causa del gelo, l'asfalto è screpolato e pare andare presto in malora, mentre la pavimentazione ricoperta con i vecchi sampietrini che si trova in Piazza Primo Maggio, via Tortora..via Bertozzini,via Mosca ed altre vie ,pur resistendo ancora, sono in preario stato di salute. Sono come i denti in una bocca con le gengive colpite dalla piorrea. Intorno ai ciascun mattoncino c'è il vuoto che se non si provvede subito, farà saltare via il matttone con un effetto a domino e creazione di avvallamenti e buche. Non credo che sarebbbe molto costoso provvedere alla immediata stuccatura con il cemento come è stato fatto in altre parti, ma occorre intervenire con urgenza. Pesaro li 14 marzo 2018 P.E.Comandini Il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci, intervistato da Roberto Damiani del Restodel Carlino (15 agosto 2022) dichiara di volere lasciare Pesaro “viva, senza ghetti,a misura dei giovani e dei deboli, attrattiva, bella, pulita e colta., capace di investire 1,8 milioni disponibile per l'ambiente, scuole, strade, lo spostamento della ferrovia, linterramento della Statale... una urbanistica lungimirante........”per il 2024 quando Pesaro sarà Capitale della Culturo.” SONO QUATTRO ANNI CHE I SAMPIETRINI ASPETTANO DI ESSERE SISTEMATI. CARO SINDACO, DOBBIAMO ASPETTARE IL 2024 ? PESARO 21 Agosto 2022. Pecos Bill

domenica 31 luglio 2022

CARO CARLINO CARO BERTINI

CARO CARLINO CARO BERTINI Colgo l'occasione della pubblicazione, con commento, della lettera firmata Marco M. conla quale si denuncia lo stato di degrado della pavimentazione delle strade di Pesaro fattte con sanpietrini che ballano con disagio per la circolazione dei pedoni, delle bici e...come ha scritto da un giornalista, con riflessi dolorosi per ai portatori di prostata delicata. Lo stato dipericoloso disfacimento dei sampietrini di tutte le vie laterali al Cardo e Decumano èstato denunciato in diversi articoli o post nel Blug PecosBill pubblicato nel Carlino, la stessa denuncia è stata fatta dal sottoscritto in occasione di un intervento dell'Assessore Belloni in una riunione al SOMS. Ma tutto è stato vanp: nessuna risposta. Non si capisce come non si riesca a dare una mano di cemento per stuccare i sampietrini ballerini . Anche questa ultima lettera di Marco sarò inutile finchèil Carlino non tornerà ad essere il giornale cone quello di una volta. IL CARLINO DI UNA VOLTA. Una volta il Carlino era un soggetto politico importantissimo della Città. La stampa costituisce un contraltare democratico delPotere Amministrativo di una città. Qualunque fatto rilevante che colpiva e origuardava la Città e la sua Amministrazione veniva diffuso commentato, criticato dal Giornale che ne dava una sua interpretazione, il suo giudizio tanto che la gente si chiedeva: “e cosa ne dice il Carlino?” Il Carlino aveva una voce, una sua voce, una sua autorevole voce. Ma adesso? Adesso se c'èuna voce essaè flebile e non si sente. Per questioni di fondo importanti sui fatti ci sono le Interpellanze, le interrogazioni ma per i fatti e le questioni più semplicipi ùurgenti che riguardano la vita di tutti giorni dei cittadini dovrebbe essere nescessario e sufficiente la voce del Cittadino e del Giornale. La voce del cittadino chr tramite la stampa viene porta al potere, ma non con un commento spiritoso, riduttivo e banalizzante o scherzoso, ma con un commento a sostegnom chiaro con un invito esplicito all'autorità politica-amministrativa a rispondere proprio nello stesso giornale. Non è detto che il politico non sia anche contento di apparire nella cronaca del Giornale della sua Città. Pesaro li 26 lglio 2022. Paolo Emilio Comandini.

lunedì 25 luglio 2022

CAMPAGNA ELETTORALE

PROGRANNA DEI PARTITI. I vari partiti si preparano ad elaborare i loro programmi più a meno mirabolanti ed allettanti con promesse che colpiscano il futuro elettore. Ma per essere seri e credibili queste promesse, debbono essere incasellate in una cornice dentro un quadro che rispecchi la situazione economica e sociale non del passato, non di oggi, ma quella che si prospetta nei giorni, nei mesi, negli anni prossimi a venire. La decrescita demografica, il cambiamento del clima, la crisi della globalizzazione, la tutela sanitaria delle popolazioni dei paesi meno sviluppati economicamente ma ricchi di popolazione giovane, con l'ineludibile processo di unificazione dei paesi europei e così via.E quindi i problemi e provvedimenti per la tutela della famiglia naturale, politica di accoglimento e regolarizzazione degli immigranti il cui lavoro si renderà indispensabile per la scarsezza di manodopera per la realizzazione delle opere per cui l'Europa ci ha concesso i finanziamenti. Non tralasciamo poi la disgraziata, stupida ed insensata guerra tra la Russia e l'Ucraina. Pesaro li 25 luglio 2022. Pecos Bill

mercoledì 20 luglio 2022

CRISI DI GOVERNO

LA GELMINI HA RAGIONE?! Ci sarebbe da indignarsi nel vedere che sia Forza Italia di Berlusconi che La lega di salvini oggi 30 luglio 2022, si siano messi nella stessa posizione dei 5Stellle nello sfiduciare il Governo Draghi. Che maniera è questa. Ha ragione la Gelmini per incacchiarsi e dichiarare che intende uscire dalla sua Forza Italia. In realtàLa posizione dei due partiti che si dichiarano responsavili appareschizofrenica e deprecabile assolutamente. A meno che. A meno che questa mossa non sia la conseguenza di un ragionamento logico e razionale , ma pericoloso. In realtà dando la fiducia all'atuale Governo Draghi si sarebbe votato per un Governo, anzi per una maggioranza di Governo includente I Grillini , quelli dei Grillini rimasti dopo la scissione di Di Maio. Forza politica disgregata e responsabile vera della crisi gravissima in un quadro politico nazionale ed internazionale. Con questi, Berlusconi ha detto, non possiamo governare. Si a Draghi, ma senza i Grillini. Votando la fiducia non era possibile escludere i Grillini dalla Maggioranza. Ed allora? Allora è possibile che presentando Draghi dimissionario a Matttarelle, questi acccetti le dimissioni di questo Governo Draghi ed nel contempo incarichi Draghi di formare un nuovo Governo cercando nel parlamento una nuova maggioranza chelo appoggi senza i grillini, ma conle altre forze poliche. Mattarella dopo le dimissioni e dopo un giro di consultazioni potrebbe accertare la esistenza di questa possibilità e dare il via al Governo Draghi BIS. SOLO SE QUESTO sarà vero potremo perdonareal Centrodesta Salvini-Berlusconi. Pesaro li 20 luglio 2022 ore 23,30. Peco Bill

venerdì 15 luglio 2022

CONTE E L'ONORE DELLE ARMI?

PASSARE CONTE PER LE ARNI? Quando Conte ha lasciato il Governo Pecos Bill aveva detto che bisognava presentargli gli “Onori delle armi” perchè aveva dovuto affrontare per la prima volta il problema della Pandemia ed aveva dato un volto rispettabile ad un Governo ed un partito di descamisados come quello di 5Stelle. Ma ora Conte indossando la divisa di un partito fondato da un comico irresponsabile recitando una parte a lui non confacente rischia di di gettare l'Italia nel baratro con l'Europa impegnata ad affrontare problemi di natura planetaria. Rischiamo di perdere l'unica persona che, essendo libera e non legata ad un partito e di grande competemza faceva e poteva fare gli interessi veri dell'Italia senza preoccuparsi dei sondaggi relativi al proprio presunto elettorato. Ora chi gode è Putin che lo ringrazia. Allora, questo punto, a Conte, invece di “presentargli le armi” era meglio “passarlo per le armi”. Pesaro li 15luglio 2022. Pecos Biill

domenica 10 luglio 2022

IL CAMPANON

IL GIOCO DEL “CAMPANON” Chi conosce il gioco del Campanon? Scommetto chenessuno che non abbia compiuto 80 anni seprebbe rispondere di conoscere un gioco diffuso tra i bambini di stradae di cortile di Romagna e Marche. Gioco divertente e molto socializzante per i bambini e perchè no anche grandini. Non si capisce perchè questo gioco si sia persoe non valorizzato come dovrebbe. Per questo gioco occorreva disegnare nel cortile, nel marciapiede, nella strada il disegno del Campanon con un gesso, carbone come il disegno: Come si gioca - le regole La Campana è un' attività prettamente estiva, dato che lo spazio di gioco dev'essere una superficie all'aria aperta, come il giardino di casa. Tuttavia, se vuoi insegnarla ai tuoi bambini, puoi iniziare anche all'interno, spostando un po' di mobili e delimitando il tracciato con lo scotch. Per la versione classica, ecco lo svolgimento del gioco della Campana: decidi chi sarà il primo a cominciare con la classica conta. Per divertirsi al massimo servono più giocatori!; il giocatore designato lancia il sasso nella prima casella; questo contrassegno va fatto atterrare nell'area del riquadro e all'interno delle linee, senza che alcuna di queste venga toccata; salta su un solo piede per raggiungere la cima della campana, evitando la casella dove è finito il ciottolo. I blocchi di due riquadri affiancati permettono di appoggiare entrambi i piedi e quindi di recuperare l'equilibrio; una volta in cima, è possibile fermarsi e girarsi effettuando un mezzo giro, e rifare il percorso a ritroso; rispetta comunque la regola del piede singolo per saltellare; quando avrai raggiunto il riquadro con il tuo contrassegno fermati in quello prima e raccogli la pietra mantenendo l'equilibrio; termina il percorso evitando la casella dove si trova il sasso; passa il contrassegno al giocatore successivo. Perdi il turno se: non mantieni l'equilibrio; percorrendo il tracciato hai calpestato una linea; 'dimentichi' di passare da una casella e salti nel riquadro sbagliato; atterri fuori dal disegno. Una volta ritornato il tuo turno riprendi da dove ti eri interrotto. Quando tutti i giocatori hanno effettuato almeno un giro toccherà di nuovo al primo giocatore, che se non ha mai perso l'equilibrio o infranto una delle regole, lancerà il sasso nella seconda casella ripetendo tutto da capo. Si continua fino a lanciare il contrassegno sempre più avanti nella numerazione. Pesaro li 10 Lugliio 2022. Pecos Bill

giovedì 30 giugno 2022

RIFORMA SANITARIA DEL 1866 A PESARO

MUNICIPIO DI PESARO AVVISO Il Consiglio Comunale nella tornata del 24 dicembre 1865: Considerando che le norme stabilite con risoluzione Consigliare 6 marzo 1862 pel servizio sanitario a Rioni priva la popolazione di quella libertà che ha sempre goduto di potere in caso di malattia rivolgersi al medico in cui possa avere maggiore fiducia: Che la esperienza di 3 anni ha bastatamente dimostrato che lo scopo che si era prefisso in Consiglio colla citata risoluzione non è stato raggiunto, e che solo ne è risultato vincolo ed un aggravio alla popolazione: Ha stabilito che quind'innanzi il servizio sanitario debba essere promiscuo come lo era prima della risoluzione 6 marzo 1862, e che perciò i Professori sanitari Condotti debbano gratuitamente prestarsi alle chiamate della popolazione in qualunque luogo della città possono venire richiesti. Nel rendere a pubblica notizia tale deliberazione la Rappresentanza Municipale è lieta di poter far conoscere che, mentre da un lato le condizioni finanziarie la pongono nella dolorosa necessità di aumentare ancora le già gravose tasse esistenti, dall'altro non trascura di porre in opera quei mezzi che sono in suo potere per rimettere la popolazione nel pieno godimento de' suoi diritti, sgravandola da vincoli e pesi che riescono tanto più sensibili e dolorosi in quanto che debbono sopportarsi nel tempo che le famiglie si trovano maggiormente aggravate ed afflitte da domestiche sventure. Pesaro dalla residenza Municipale lì 10 Gennajo 1866. La giunta L. GESSI Sindaco E. MELI Assessore A. GALLUCCI Assessore P. GRASSINI Assessore

mercoledì 22 giugno 2022

I PEDONI RINGRAZIANO

A l'Assessore ai lavori pubblici del Comune di Pesaro Gent.mo Sig. Enzo Belloni Caro assessore mi permetto di farle presente la dolorosa istoria dell'incrocio di Viale Trieste con via Dante e via Ninchi. Via Ninchi, quando Lei non era ancora nato, non esisteva perché era il prolungamento della Via Dante. Unica strada da arenile a Via Trento facendo una curva che venne eliminata per raddrizzare la strada per ragioni che ignoro. La via Dante raddrizzata eliminava la la continuità con il tratto di strada ora chiamato Via Ninchi. Naturalmente le persone ed i veicoli che che dalla via Ninchi vogliono andare in via Dante debbono attraversare viale Trieste da un m marciapiede all'altro senza trovare un passaggio pedonale come esistono in tutti gli incroci e devono attravesare viale Trieste con il pericolo di essere investiti dalle auto e dalle bici che percorrono la pista ciclabile spesso ad alta velocità. I pedoni da via Ninchi salgono sul marciapiede a destra di viale Trieste e poi percorrono un tratto dello stesso per poi attraversare la carreggiata e raggiungere il marciapiede di viale Dante. E' l'unico percorso: marciapiede viale Trieste e marciapiede viale Dante. Sembrerebbe logico e doveroso secondo il c.d.s. sistemare un passaggio pedonale. Ma niente. A coronare questa situazione critica adesso è stata sistemata una “panchina sarcofago” proprio nel passaggio obbligato per l' attraversamento dei pedoni. Non crede che si debba provvedere con urgenza? Ma non basta. In via Ninchi è stata chiusa una Toilette comunale senza una apparente ragione. Tra l'altro questo servizio era tenuto bene e non era stato mai vandalizzato come altre. Non è sostituibile da parte del nuovo Servizio igienico a pagamento e non si capisce la ragione di privare la città di un servizio efficiente che forse dava fastidio al ristorante vicino? Chi ha urgenza continua a pisciare negli angoli in ombra della via Dante. Con i più distinti e cordiali saluti Pesaro li 7 ottobre 2021. P.Emilio Comandini Questa letttera è stata inviata in copia ai Sigg. Bonazzelli e Baiocchi dell'Ufficio Traffico del Comune di Pesaro in data 24 febbraio 2022. L'unico provvedimento che hanno preso è stato quello di rimuovere il catafalco -panchina dal marciapiede, ma in compenso è stato sistemata una zona di sta di motociclette sula carreggiata che ostacola l'attraversamento di viale Trieste. I PEDONI PESARESI RINGRAZIANO

sabato 28 maggio 2022

LE AIUOLE DI VIALE TRIESTE

< AIUOLE DI VIALE TRIESTE Nel Carlino del 24 maggio nella rubrica di Franco Bertini il lettore che si firmaOttavio R. (nonsicapisce perchè non voglia aggiungere il Cognome) . che si lamenta dlla limitazione dello spazio provocatodalle aiuole poste sul lato mare ed il giornalista dice di non essere in grado di spiegare come si sia addivenuto a o a questa sistemazione. Essendo allora consigliere o presidente del Quartiere Mare posso dire che all'epoca venne presentato alla Circoscrizione il progettto che prevedeva la eliminazionedella Rotonda Gnasssi in fondo a viale Marconi, eliminazione giustificaaaa dal fatto che essa impediva la vista del mare (ciò col parere negativo della Circoscrizione).Per quanto riguardava le aiuole allora esistenti che erano delimitate da leggere recinzioni di ferro battuto, venivano ridisegnate nel progetto (presentato per ilparere) con un sottile tratto di penna che certo non evidenziava affatto che queste aiuole sarebbero state sopraelevate e delimitate da muretti di cemento. Fatto staè che quando abbiamo visto in opera i muretti siamo rimasti molto male ed alle nostre recriminazioni ci venne detto che si evitava che la gente calpestasse le aiuole e che i muretti dovevano ricordare “i Muretti di Alassio” E così fu a vantaggio dei muratori e degli arcchitetti ed a spese del Comune. Pesaro li 28 maggio 2022. P.E.Comandini

mercoledì 25 maggio 2022

GENERAZIONE FORTUNATA

Il nipote, avvocato diuna cinquantina d'anni, benestante, allo zio ottantenne. “La vostra generazione è stata fortunata: avete vissuto la guerra ed il dopoguerra ed ilmiracoloeconomico!” “ Ah ...sì !?” Ma allora eravamo ragazzi e non c'era nulla. A csa per riscaldarsi c'era la cucina economica, ed in molte case si riscaldavano brucando legna in fusti di ferro con il camino fatto con un tubo che sbucava dai vetri di una finestra. I nambini facevano il bagno, due o tre nella madesima acqua caldaper risparmiare. Cena e colazione con pane inzuppato nel latte ppato, nel latte. I giocattoli erano le figurine tratte dai pacchetti di sigarette e le biglie di coccio. Biciclette? Un sogno per ragazzi grandi. Una pizza? Un pranzo al ristorante? Inesistenti. Villeggiatura? Una rarità. La scuola con il timore del maestro con la bacchetta. Questa è una generazione fortunata rispettoa quella di oggi, secondo te? Si perchè era facile migliorare, c'era la speranza e la volontà di migliorare, di conquistare maggiore benessere e il progressivo miglioramento del tenore di vita, mentre adesso che i giovani e meno giovani che vivono nel nenessere ed hanno tutto hanno paura di perderlo. Non si può dare torto al ragionamento. È proprio vero. Meglio vivere nella speranza di un futuro migliore che nel timore di perdere il benessere a cui si è abituato. E si spiega come i sondaggi rilevano una tendenza maggioritaria degli italiani nel ritenere conveniente una svendita di di territtori dell'Ucraina alla Russia pur di vedere eliminati gli effetti negativi delle sanzioni. Pesaro li 25 maggio 2022. Pecos Bill

martedì 10 maggio 2022

LE DUE RANE

 


LE  DUE  RANE

Cerano una volta due rane. Una rana ottimista ed una pessimista. Entrambe le rane caddero in una zangola piena di latte per cui rischiavano di affogare. Mentre la rana pessimista nuotando presto si scoraggiò e smise di lottare ed affogò, la rana ottimista continuò a nuotare con tutte le sue forze ed ad agitarsi tanto che alla fine si trovò a galleggiare su una isoletta di Burro che si era formata grazie al suo dibattersi.