domenica 27 marzo 2022

IL PENSIERO UNICO


 


PENSIERO UNICO


Interessante la lettera di Alberto Angelucci e il commento di Franco Bertini alla stessa letttera del 16 marzo su “Il pensiero unico” Tema molto interessante e stimolante.

“CI SONO DUE VERITA' CI SONO DUE REALTA?”

Nel nostro mondo ci sono sicuramente due realtà, due verità. C'è la realtà vera ed effettiva che si succede nel mondo in ogni ora in ogni minuto e nl tempo. Tutto muta continuamente in questo mondo, nella nostra società evoluta, tecnologica e telematica. E' difficile se non impossibile conoscere tutto quello che succede intorno a noi, ma è vero che la realtà vera possiamo venire a conoscenza per esperienza diretta nel nostro piccolo mondo familiare e sociale, ma molto, moltissimo conosciamo per mezzo dei mezzi di informazione che la tecnologia ci ha messo a disposizione. Della realtà che ci circonda veniamo a sapere dai mass media a cominciare dai giornali, radio, televisione, telefonini che sono a disposizione anche dei bambini. Un fatto un avvenimento una persona esiste ma non esiste se non è riportato dai mass media. E questo lo sanno e lo intuiscono tutti.

Un fatto è accaduto, un atto è stato compiuto nel mondo, ma se non compare nella stampa è come non sia accaduto, non esiste.

La prova è l'episodio, il fatto accaduto tempo fa:

APPARIRE, conta solo APPARIRE” E' il titolo dell'articolo di fondo di Michele Brambilla su Il Resto del Carlino di Domenica 19 Dicembre '21.

Una grande verità dei giorni nostri e questo a proposito della prodezza di tre ragazzini che hanno provocato incendi al solo scopo di apparire sui loro social.

Il fenomeno non è nuovo ed è generale. La gente, a tutti livelli, vuole apparire e fa di tutto per avere un il suo nome sul titolo di un giornale, nella televisione ed ora, nei cosidetti Social. Se non appari, non esisti. Molti anni fa lessi di un del caso di un uomo che si era suicidato mentre faceva riprendere la sua agonia da una macchina da presa. Pensava che così lui avrebbe vissuto per la prima volta perchè la gente si sarebbe accorta di lui ed avrebbe parlato di lui da morto.

Da un pezzo si va perdendo la conoscenza del valore cristiano della vita che è preziosa agli occhi di Dio e principalmente quella di coloro che non appaiono, degli ultimi agli occhi del mondo di oggi.

Orbene. Adesso arriviamo al “pensiero Unico”.

Se è vero come è vero quanto detto sopra non possiamo negare che che alla REALTA' Vera ed efffettiva di questo mondo di oggi non esista una verità di questo mondo diversa costituita dal complesso enorme delle verità mediatiche collegate traloro manipolate e indirizzate, interpretate da i cosidetti Poteri fortiche in questo campo sono fortissimi non conosciuti e che al contrario non ci tengono ad apparire.

E su questo punto quanto scrive Angelucci non appare affatto peregrino.

La verità della Massa dei Mass Media non coincide con la Verità efffettiva ed assoluta, quella predicata nei Vangeli.

Ci sono forze, interessi nconfessabili che attraverso l'uso, la manipolazione della seconda verità influiscono pesantemente nella società politica per condizionare la legislazione di un paese o più paesi creando un pensiero unico che è contrario alla verità vera che non ha bisogno di essere proclamata nei mezzi di informazione-educazione o propaganda, mentre teorie che considerano la diversità di sesso dovuta ad un opzional da scegliersi a piacimento, la legittimazione della unione di persone dello stesso sesso, le teorie come quella del Gender invadono il mondo della non verità mediatica.

Pesaro li 21 marzo 2022.

P.E.Comandini.





mercoledì 16 marzo 2022

BOMBARDAMENTO DI PESARO DEL 1915.

 



Bombardamento di Pesaro delle navi austriache del 16 giugno 1915.

(ricordo del sedicenne Ubaldo Comandini)

Aiuto! Aiuto! E chi è che grida così nel pieno della notte?” La caserma dei carabinieri era allora dove adesso c'è la Camera di Commercio. Prima c'era il Convento di Sant' Agostino poi trasformato in caserma dei carabinieri. Quello che racconto adesso è avvenuto il 16 giugno del 1915. Tutto in una volta un cannoneggiamento da fare paura, Prima avevano cominciato le cannonate e poi a suonare la sirena. Di corsa, di corsa, di corsa: “sotto!”. Allora nella casa c'erano le cantine. Non era come adesso che in quel locale ci si sta e non ci si sta. C'erano le cantine, alte, con le botti ..ci facevano il vino.

Era un incrociatore e due torpediniere austriaci che hanno bombardato il porto di Pesaro perchè, si vede, avevano avuto la spiata che nel porto c'erano due barconi carichi di mine antinave da mettere davanti al porto Qualcuno aveva fatto la spia: diciotto colpi, mi pare, non gravi danni. Le barche non sono state colpite. Di là c'era un Hangar degli idrovolanti, dalla parte del cantiere di Gennari. Un grande Hangar avevano costruito. Tra i due porti avevano messo due cannoni da 150 ed altri due ne avevano messi qui vicino, al moletto, ma quelli del moletto non avevano fatto in tempo a montarli che li avevano portati via. Quelli tra i due porti sparavano per esercitazione. Dopo questo bombardamento scappiamo a Candelara dove c'era il podere dello zio Peppino. Ci siamo restati un mesetto, parecchio tempo. (Da I racconti dello zio Ubaldo)

Pesaro li 16 marzo 2022.

P.E.Comandini




martedì 1 marzo 2022

SEMPRE BAMBINI SOTTO LE BOMBE

 



SEMPRE BAMBINI SOTTO LE BOMBE

Il primo attacco inglese a Carpineta.

Degli avvenimenti di quei giorni, anzi di quelle notti convulse di combattimenti feroci in cui i reparti di assalto inglesi cercarono di sloggiare i tedeschi dalla nostra casa, trasformata in fortilizio, ho un ricordo forte, ma nello stesso tempo sfumato per avere registrato tutti gli avvenimenti senza averli visti direttamente dato che noi piccoli eravamo prigionieri della mamma che ci teneva stretti come una chioccia i suoi pulcini.

L'attacco cominciò nella notte fra l1 e il 12 ottobre 1944 con un tremendo bombardamento. Bombe che scoppiavano vicine e lontane, tuttintorno e sopra la testa, dopo aver percorso fischiando sinistramente durante le loro traiettorie.

Lo zio Giulio e coloro che erano stati in guerra commentavano tra di loro ogni colpo: ?uesto un colpo in arrivo, no.. un colpo in partenza! questo sicuramente un calibro 88!e così via.

Durante il bombardamento i tedeschi si rifugiavano tutti in cantina insieme con noi. Come la grandine cessava o si spostava pilontano per dare la possibilità alla fanteria inglese di avanzare, correvano subito ai piani superiori e alle finestre e, al lume dei bengala che illuminavano la vallata, sparavano furiosamente con le mitragliatrici piazzate sui mobili accatastati alle finestre e con i fucili mitragliatori.

Si sentivano anche i granatieri tedeschi che sparavano dalle trincee di fuori.

Nella camera da letto della nonna Liva i tedeschi avevano spostato accanto alla finestra un come sopra vi avevano sistemato una MG 46, la mitragliatrice, che prendeva d'infilata gli assaltatori nemici che si avvicinavano provenendo dalla parte della Celletta.

Da fuori e dalle stanze di sopra ogni tanto arrivavano i poveri soldati feriti e sanguinanti.

In quella baraonda la mamma ci teneva tutti e tre vicini e ci stringeva pregando.

Nonostante tutto quel baccano il sonno ogni tanto mi prendeva e mi addormentavo, salvo poi essere svegliato di nuovo, non tanto dalle bombe, ma dalla mamma che ci afferrava tutti a spensando che quello, forse, sarebbe stato l'ultimo momento della nostra vita.

Ma perchci svegli? Lasciaci dormire!”

I soldati tedeschi andavano e venivano su e gi La canna della mitragliatrice che funzionava ininterrottamente diventava rossa e doveva essere sostituita con l'altra che non faceva in tempo a raffreddarsi. “Verdammte Scheisse!!”1 (maledetta merda)

I mitraglieri, a causa della mancanza di acqua, si mettevano a pisciare sopra la canna rovente sbraitando e urlando di rabbia.

L'assalto delle truppe inglesi per quella notte venne sventato.

Ai primi bagliori dell'alba gli attaccanti si ritirarono lasciando un incredibile silenzio che rimaneva appeso nell?ria carico di tensione e minaccia.

La zia Maria, nonostante il pericolo, saliva tranquillamente di sopra per cucinare la minestra. La nonna e i miei genitori cercavano invano di dissuaderla. Ella diceva che, anche se le cascavano i calcinacci sulla testa, non le importava niente in quanto, lei diceva, che era in grado, con la mente, di astrarsi dalla realtche la circondava.

Da mangiare non mancava anche se le famose ciambelline all'anice, destinate ai periodi di emergenza, erano finite da un pezzo, ma la sete cominciava a tormentare tutti e specialmente noi bambini che non potevamo bere vino.

Allora la mamma ci diede del vino con un podi marmellata, cosa che ci fece aumentare di pila sete. Non si poteva uscire di casa e tanto meno andare al pozzo ad attingere acqua. Bisognava stare led attendere. Tra l'altro non si sapeva se il pozzo fosse ancora agibile o meno......

(Dal libro “LA GRANDE CASA tra la VIII Army e la X Armee. Di P.E.Comandini. Ed. Quattroventi-Urbino)

1 marzo  2022. Pecos Bill


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