lunedì 24 luglio 2017

IL MOLO DIPINTO





Il MOLO DIPINTO

Durante l'ultima guerra le navi da battaglia venivano pitturate in modo da rende il loro profilo indistinto e e così meno visibile per il puntatore dei cannoni nemici. Una analoga mimetizzazione realizzata dagli wriiters che dipingono nelle stazioni i treni che perdono così la loro linea e non sono vibili come treni se non quando si muovono.essi non appaiono come treni e perdono la loro linea e la loro bellezza. Lo stesso avviene quando certi edifici vengono imbrattati da dipinti o scritte più o meno belli: essi perdono la loro linea e caratteristica. Anche il muro di Berlino non appariva più un muro dalla parte occidentale.
I due nuovi moli del porto di Pesaro che bianchi abbracciano la azzurra insenatura hanno la loro linea funzionale e ben visibile anche nelle condizioni atmosferiche avverse e di luce limitata. Sono riferimento chiaro per chi entra ed esce dal porto. Ora il molo di destra, uscendo, viene dipinto con una serie di murales che lo copriranno per tuttta la sua lunghezza. Siamo quasi sicuri che i dipinti saranno pregevoli e meglio ammirabili per chi entra ed esce in barca dalla imboccatura del porto, ma faranno perdere la linea e la visibilità dovuta del rifugio dei naviganti?

Pesaro li 23 luglio 2017.


Pecos Bill

lunedì 10 luglio 2017

IUS SOLI e IUS SANGUINIS


Quando all'Università si studiava diritto, a proposito del diritto di cittadinanza si premetteva un fatto di portata generale e si constatava come nei paesi di forte immigrazione venisse preferito il criterio dello ius soli che permetteva di concedere la cittadinanza agli immigrati. Questo nei paesi dell'America del Nord e dell'America latina. Al contrario avveniva per i paesi a forte emigrazione che con lo ius sanguinis tendevano a mantenere il legame con la madre patria. Quest'ultimo è stato il criterio su cui basare la legge della cittadinanza italiana, ma la situazione da alcuni anni è cambiata. Da paese di emigranti è diventata paese di immigrazione con i relativi problemi come è tutti i paesi della CEE. Allora è naturale e necessario regolare in modo diverso i criteri di concessione della cittadinanza per regolare i rapporti con individui che risiedono nel nostro territorio. Naturalmente è Occorre farlo nella maniera più equilibrata possibile senza seguire slogan propagandistici-elettorali. E dato che la cittadinanza di ciascun paese della CEE conferisce il diritto di cittadinanza europea non si vede come non si possa prescindere da una legge uniforme per tutti i paesi CEE. Su questo punto si può dare ragione a Grillo. Artificiosa appare la polemica nel PD sulla affermazione di Renzi che bisognerebbe, anche, fare in modo di aiutare i paesi da cui fuggono i migranti. Comprensibile la prudente posizione di Berlusconi che dice che in questo momento la legge renderebbe più appetibile l'esodo verso l'Italia. Deprecabile la posizione egoistica degli altri paesi europei che si rifiutano di fare la loro parte per l'accoglienza.
A titolo di provocazione Pecos Bill aveva pensato che che il Governo Italiano potrebbe rilasciare agli immigranti un passaporto temporaneo che permetterebbe di avere quello europeo con il quale i richiedenti asilo potrebbero andare nel paese europeo che preferisse senza avere opposizioni.
Poiché ieri la Bonino,, che ha una certa esperienza di diritto internazionale, ha detto che l'Italia potrebbe rilasciare un Visto temporaneo, la provocazione appare quasi una proposta seria e fattibile.

Pesaro li 10 luglio 2017.
Pecos Bill



sabato 1 luglio 2017

ESERCITO CONTRO I CICLISTI



Si ritiene utile pubblicare questo articolo scritto 5 anni fa, ma sempre atttuale.
L'esercito contro i ciclisti.

Ogni norma giuridica è dettata in funzione di dello scopo pratico che si propone di raggiungere. Le norme che istituiscono i sensi unici nelle strade – che naturalmente sono fatte per essere percorse da chiunque e nei due sensi- vengono istituiti i sensi unici. Ma perché? Perché la strada è stretta ed i veicoli sono larghi e il loro incrocio sarebbe difficoltoso. Perché il numero dei veicoli che vi passano sono aumentati rispetto al passato. Perché si vuole rendere il traffico più veloce in un solo senso di marcia. Uno scopo secondario – stante il diritto costituzionalmente garantito di circolazione- quello di ridurre l'inquinamento in quella parte di città interessata a quel tratto di strada.

Se si considera quindi la ratio della norma l'obbligo di osservare il senso unico per i velocipedi e la loro sanzionabilità non appare giustificata fino a che si dimostri che l'incrocio di velocipedi provochi scontri o il numero di essi renda difficoltosa la circolazione anche se lo spazio occupato in sezione di un ciclista sia tale da creare intralcio o rallentamento della circolazione.
Il più delle volte non accade. Tuttavia il problema del senso unico non rileva nel rapporto tra ciclista e pedone che non è tutelato o minacciato più o meno dal senso di marcia del ciclista.. Per cui perseguire il ciclista solo perché non segue il senso di marcia che è imposto ai veicoli in un tratto di strada non ha senso.

In secondo luogo la regolazione del traffico e quindi dei sensi unici va considerato in modo differente a seconda della dimensione e conformità delle strade. Un conto sono le strade del centro storico ed un conto quelle della parte esterna delle mura e un conto i viali della zona mare. Ed inoltre occorre tenere presente l'uso delle strade nei vari periodi della giornata. Secondo tali situazioni il traffico puo essere diversamente regolato. Ci sono situazioni in cui imporre al ciclista il rispetto del senso unico apparirebbe ridicolo o assurdo. Come perseguire un ciclista che percorre un marciapiede deserto preferendolo alla alla carreggiata stradale che è stretta tra due file di macchine in sosta che sarebbe di estrema pericolosità solo pensando allaaprtura di una portiera per la uscita di un conducente o passeggero. .
Pesaro li 5 AOSTO 2912.
Avv.Paolo Emilio Comandini

Ciclista


Pesaro li 5 AOSTO 2912.


Avv.Paolo Emilio Comandini