giovedì 30 giugno 2016

POLITICA DI STRADA: ITALICUM

POLITICA DI STRADA: ITALICUM


ITALICUM: La nuova legge elettorale.

L'Italicum è nato dall'accordo politico intervenuto il 18 gennaio 2014 tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi al Nazzareno. Il modello è stato modificato più volte su richiesta di Forza Italia, NCD, e della minoranza del PD che lo hanno votato insieme con Scelta Civica una prima volta alla Camera ; in un secondo passaggio al Senato fu modificato e poi votata dal PD, Forza Italia, NCD. Nell'ultimo passaggio alla Camera tra le proteste di 30 deputati PD, è stata posta la fiducia. La legge elettorale vale solo per la Camera ed ha effetto solo dal luglio 2016.

COME FUNZIONA L'ITALICUM
L'Italicum è un sistema elettorale proporzionale - il numero di seggi verrà assegnato in proporzione al numero di voti ricevuti – ed il calcolo sarà effettuato su base nazionale, ma modificato fortemente da un premio di maggioranza .
Quindi:
-la singola lista che supera il 40% dei voti ottiene un premio di maggioranza raggiungendo in tutto 340 seggi, cioè il 55% del totale; se nessuna singola lista raggiunge il 40% dei voti è previsto un ballottaggio tra le due liste che hanno ricevuto più voti. La lista che riceve più voti dell'altra al ballottaggio ottiene il premio di maggioranza. Fra il primo e secondo turno non sono possibili apparentamenti o collegamenti di lista.: competono le liste come sono state presentate all'inizio; - è prevista una soglia di sbarramento del 3% per ottenere seggi in Parlamento. - saranno costituiti 100 collegi che comprenderanno fino a 600.000 persone. - Ogni lista presenterà in ogni collegio una lista di candidati; ogni elettore potrà scegliere nel suo collegio un simbolo con uno o due candidati da votare. - ci saranno le candidature multiple: i capilista – ma solo loro – potranno essere inseriti nelle liste in più di un collegio, fino ad un massimo di 10 collegi. - ci saranno quindi 100 capilista, uno per ogni collegio, scelti direttamente dai partiti. Prima sono eletti i capilista, poi-se avanzano posti- i candidati eletti con le preferenze. Dal secondo eletto in poi intervengono le preferenze e ogni elettore o elettrice ne potrà esprimere due:obbligatoriamente un uomo ed una donna, pena la nullità della seconda preferenza. Tra i capilista non più del 60% sarà dello stesso sesso.
Pesaro li 30 giugno 2016.


Pecos Bill

lunedì 27 giugno 2016

IN QUESTA CITTA' NON SUCCEDE MAI NULLLA

Un giorno, qualche anno fa, nel mentre mi trovavo a scendere una scalinata, non so se quella della Fondazione della Cassa di Risparmio o quella dei Musei Civici, mi venne incontro, salendo lentamente, Paolo Nonni che con fare sconsolato diceva: “Ma in questa Città non succede mai nulla!” ”Non succede mai niente!”
Appariva veramente depresso. Mi venne allora da pensare che, se le cose stavano così, voleva dire che la nostra città viveva un momento felice dato che è noto che“I paesi felici non hanno storia”
Chissà se Paolo Nonni sarebbe oggi della stessa opinione perché mi sembra che di fattacci di rilevanza anche nazionale è piena la cronaca di questi anni. Basta rilevare la notizia di qualche giorno fa (Domenica 8 febbraio 2016) bene evidenziata con caratteri cubitali sulla CIVETTA di un giornale per cui una “GATTINA ABBANDONATA MUORE SOFFOCATA PRIGIONIERA”.

Pesaro li 28 febbraio 2016.

Pecos Bill



lunedì 20 giugno 2016

NON SPRECHIAMO I NOSTRI SOLDI



Gent.mo Sig. Sindaco,
Corre voce insistente che i tecnici del Comune intendano rifare la pavimentazione del loggiato di via Corso 11 settembre sostituendo l'attuale pavimentazione. In occasione di una riunione indetta dall'Ufficio Urbanistica con l'Assessore alla Vivacità tendente a coinvolgere erroneamente nell'opera di straordinaria manutenzione i proprietari degli edifici soggetti alla servitù di pubblico passaggio, il sottoscritto P.E. Comandini aveva manifestato la contrarietà alla demolizione dell'attuale centenaria pavimentazione con altra perché è caratteristica del luogo e fa parte della memoria storica dei pesaresi da più di cent'anni.
Oltre a ciò le mattonelle attuali non sono affatto logorate, ma necessitano solo di alcune sostituzioni di pochi pezzi. Mattonelle abbondantemente disponibili. Facevo presente che in un colloquio privato che anche Lei aveva manifestato la contrarietà a una modifica del pavimento.
Con la presente il sottoscritto ed il Consigliere della Circoscrizione Luciano Trebbi facciamo presente la quanto sopra invitando a non buttare via soldi del Comune in un opera non solo inutile, ma dannosa sotto i diversi punti di vista.
Pesaro li 20 giugno 2016.

Avv. P.Emilio Comandin
Consigliere Luciano Trebbi



lunedì 13 giugno 2016

IL VERO MARE E' TRA PESARO E FANO

Mario Majani titolare di una Multinazionale farmaceutica in California, milanese, ha dichiarato al Carlino (5.06.16) di venire al mare fin da piccolo nella spiaggia tra Pesaro e Fano dove ha acquistato Sandy Beach, sottomonte, in quanto ritenuto l'unico investimento promettente quello nel turismo. Ringraziamo il Resto del Carlino e sopratutto il sig. Mauro Ajani che, da una posizione neutrale e con una esperienza e visione internazionale, conforta l'opinione più volte manifestata della vocazione esclusivamente turistica della zona da parte del sottoscritto e di Pecos Bill che hanno gridato allo scempio che un ospedale faraonico avrebbe provocato in questo incontaminato angolo che è di Pesaro e di Fano. Il Carlino in data 8 giugno 2016 riporta la notizia che il progetto dell'Ospedale Unico a Fosso Sejore sarebbe stato archiviato. Per ora – rimanendo guardinghi – rimgraziamo la Provvidenza e preghiamo che illumini la mente dei nostri responsabili amministratori e non.
Pesaro li 9. 06.2016..



P.Emilio Comandini

sabato 11 giugno 2016

IL TRAMONTO SUL MARE E LA ROSA DEI VENTI.


Una cosa di cui i pesaresi erano e sono gelosi custodi era il tramonto del sole al molo. Era ed è tuttora un posto dove si portavano solo le persone, gli amici e conoscenti speciali per fare ammirare un panorama speciale ed unico della Città: il tramonto del sole sul mare o dietro il monte San Bartolo, a seconda della stagione. Il tramonto sul mare avviene solo in un periodo limitato nel mese in cui le giornate sono più lunghe ed è più ampio l'arco percorso dal sole nel cielo. E questo arco o percorso lo si poteva controllare con una Rosa dei Venti o scolpita nella pietra che si trovava proprio all'inizio del vecchio molo distrutto e sostituito dal nuovo. M dove è andata a finire questa Rosa dei Venti? E' scomparsa. E' stata presa da qualcuno che se la tiene a casa o si trova in qualche magazzino comunale? IL tramonto sul molo per le recenti polemiche è diventato di dominio pubblico e noto a livello regionale e forse nazionale. Ha perduto quel carattere esclusivo ed un po' segreto. Ma dove è andata la Rosa dei Venti? Sarebbe bene che si indagasse seriamente perché la sparizione di oggetti o reperti come l'obelisco della fontana della Piazza del Teatro non è tollerabile. In ogni caso il Sindaco potrà disporre la collocazione di una copia con una spesa certamente abbastanza modesta.

Pesaro li 9 giugno 2016.


P.E,Comandini 

giovedì 9 giugno 2016

VIALE MARCONI Gent.mo Sig. Enzo Belloni



Gent.mo Sig. Enzo Belloni
Assessore alla Vivacità
del Comube di Pesaro

In relazione ai lavori di sistemazione stradali che si stanno effettuando nella zona Mare ed in particolare a quelli di Viale Marconi sono a farle presente che in occasione della pavimentazione della strada e dei marciapiedi sarebbe necessario provvedere alla nuova illuminazione dei
marciapiedi. Infatti l'attuale impianto è del tutto sbagliato ed inefficace perchè realizzato con alti pali rivolti alla carreggiata stradale con fari che illuminano male la carreggiata ed i marciapiedi per la esistenza degli alberi. Questi impediscono la illuminazione dei marciapiedi che rimangono in ombra e così pure la strada. In conclusione la attutale impianto è inutile ed inefficiente per cui occorrerebbe realizzare una serie di lampioni per la illuminazione dei marciapiedi di altezza tale da rimanere sotto le chiome degli alberi. Questi illuminerebbero anche la carreggiata e la eventuale pista ciclabile. Pali alti sarebbero utili solo negli incroci.
Se non si realizza l'impianto subito e adesso poi si dovrà rompere il nuovo pavimento dei marciapiedi con la conseguente rovina degli stessi è come avvenuto in Viale Trento.

Ringraziando della attenzione si inviano i più distinti saluti.

Pesaro 9 giugno 2016.


P.Emilio Comandini

lunedì 6 giugno 2016

Discorso della Prof. Rowena Coles, Delegato del Console Generale Britannico di Milano

Sala del Consiglio, Palazzo del Comune, Pesaro 31/05/2016
Stasera ho l’onore di portare i saluti dell’Ambasciata Britannica in Italia, del Pro Console Marcello Marconi del Consolato Generale di Milano e di esprimere l’apprezzamento da parte dell’Ambasciata e il mio personale per la presentazione del libro “68 DUX” dell’Avvocato Paolo Emilio Comandini.
Ringrazio l’Avvocato, la Professoressa Simonetta Romagna della Biblioteca “Bobbato” e il Professor Riccardo Paolo Uguccioni, Presidente della Società Pesarese di Studi Storici dell’invito a questo evento che mette ancora insieme stasera protagonisti italiani e inglesi come una specie di proseguo della storia di “68 DUX” che è, come dice il sottotitolo, “la storia della cattura, prigionia e fuga di tre generali inglesi nel racconto dei protagonisti”.
Come spiega l’Avvocato Comandino, quando riprende le parole di uno dei protagonisti – il Priore dell’Eremo di Camaldoli – “68 DUX” è “una storia interessantissima”. Dal punto di vista strettamente storico senza dubbio lo è. Ma come cittadina sia britannica che italiana, vorrei fare delle riflessioni su questa storia dal punto di vista umano – o più semplicemente parlare degli uomini e delle donne di questa storia – i protagonisti. Allora la storia “interessantissima” diventa anche una storia di solidarietà, di sacrificio personale ed di esemplare rispetto dell’altro.
Per comprendere fino in fondo tutte le implicazioni, devo richiamare la vostra attenzione ai tre generali inglesi. Chi erano? Nella Premessa si legge che erano generali “del massimo grado”-
rimo: General Philip Neame nel 1940 comandava le truppe britanniche in Palestina, Transgiordania e Cipro e al momento della cattura in Nord Africa era Comandante in Capo e Governatore della Cirenaica. Nella Prima Guerra Mondiale era stato decorato con la “Victoria Cross” – la più alta onorificenza militare britannica.
Il secondo: General Richard O’Connor venne descritto da Winston Churchill come “il migliore dei nostri comandanti del deserto” e stava per essere incaricato dal comando britannico per affrontare Rommel in Nord Africa al momento della cattura.
Il Terzo: General Owen Tudor Boyd stava viaggiando verso l’Egitto per prendere il Comando in Capo della Royal Air Force (RAF) in Medio Oriente quando fu costretto ad atterrare da un gruppo di aerei italiani sopra la Sicilia.
Ho voluto soffermarmi sui particolari gradi di massimo comando dei 3 generali perché solo così possiamo capire fino in fondo il rischio corso dalle tante persone che li hanno aiutati a nascondersi e a fuggire per poi alla fine raggiungere l’esercito inglese che stava salendo l’Italia. Un rischio enorme. Eppure il libro narra dei tanti italiani del nostro territorio, fra Camaldoli., La Verna, il villaggio di Seghettina e più vicino a noi – da Milano Marittima, e Cervia a Riccione, Cattolica , lo stesso Pesaro – tanti italiani della nostra terra che ,come afferma l’Avvocato Comandino, “senza alcun tornaconto e senza nessuna motivazione politica particolare hanno rischiato la loro vita per aiutare i fuggiaschi inglesi”.
La storia “interessantissima” così diventa una storia di una travolgente umanità dove poveri montanari aiutano soldati cresciuti nelle famiglie aristocratiche e nelle migliori college inglesi, dove i fratelli dell’Ordine dei Camaldolesi di fede cattolica ospitano soldati di fede anglicana, dove persone di una cultura, di una lingua diverse, di una nazione sconosciuta vengono visti solo come “uomini da aiutare ” e non come “stranieri da temere”.
Vorrei leggere un episodio che mi è rimasto particolarmente impresso. L’episodio è raccontato da Guido Canestrari, incaricato da Ruggero Cagnazzo a prelevare i fuggitivi.
Quando arrivano al luogo dell’appuntamento, è notte fonda. Nel buio, Guido riesce a scorgere una chiesetta vuota, con la porta aperta ed una luce di una casa non lontana. Mentre gli ufficiali si pongono al riparo all’interno della chiesetta, lui raggiunge la casa, da cui viene, sommesso, il coro di un rosario. Come bussa alla porta si fa immediato il silenzio. Poi si leva una voce maschile: “Voglio sapere chi siete e che cosa volete”. Canestrari, prima di dire il suo nome dice: “Sono un evaso dal campo di concentramento tedesco. E sono tutto bagnato: ho dovuto passare a guado dei fiumi. Non sopravvivo alla notte qui fuori, col freddo che fa.” “No, non possiamo aprirti. Ci sono i tedeschi! Stanno cercando dei prigionieri alleati … se vuoi salvarti, scappa. Va via! …” “Avete visto Padre Leone?” gli chiede. “Padre Leone deve incontrarsi con me.” “Padre Leone dovrebbe essere a cinquanta metri da qui, nell’altra casa! A quest’ora starà già ad aspettarvi.” In seguito a questa informazione chiama fuori tutti gli ufficiali e tutti insieme, all’altra casa. Canestrari bussa alla porta e gli altri restano a distanza. La porta si schiude. Ma la risposta è ancora “no”., un altro rifiuto. A un tratto però, mentre sta ancora sulla soglia a implorare una vecchina seduta accanto al fuoco, mi vede e si alza di scatto. “Apri, fa entrare quel poveretto! Grida all’uomo che gli sta di fronte. “Lo vedi in che stato è? Se resta fuori stanotte, quello muore. Non abbiamo figli anche noi, in giro per il mondo? Ti piacerebbe vederli trattai così?”
Il Canestrari si fa coraggio, entra e va a sedere al camino. Dopo un istante la vecchina si accorge che non è solo e che fuori, nelle stesse sue condizioni ci sono altri in attesa. A tale vista, di nuovo, la vecchina insorge e fa entrare tutti. Si accomodano tutti intorno al fuoco, rincuorati, ad asciugarsi (p. 48-9)


La “vecchina” ha aperto la porta, ha accolto, non ha pensato al pericolo che correva. Il libro è pieno di episodi simili. Il lettore non smette mai di stupirsi davanti a tanti atti di coraggio.
I nostri ragazzi – italiani ed inglesi – leggono libri di storia a scuola che raccontano i fatti storici della II Guerra Mondiale … ma quanto potrebbero anche imparare da libri come 68 DUX – esempi di vita e di sacrificio che , come scrive l’Avvocato Comandino, sono rimasti sconosciuti e non meritatamente compensati. Storie di piccoli grandi uomini che, grazie all’Avvocato, ora rimarranno vive.
Ormai sono pochissime le persone che erano vive durante la II Guerra Mondiale e che possono “raccontare dal vivo” le loro esperienze. I figli ancora possono ricordare i loro racconti, come ha fatto l’Avvocato Comandini che racconta suo stesso zio nel libro. Per strana coincidenza, anche io posso raccontare qualche cosa che parla di ufficiali britannici in Nord Africa e in Italia. Mio padre, Leslie Frederick Coles, era Capitano nella Royal Ordinance Survey Corps (RAOC) e ha servito in Nord Africa proprio sotto il General Neame. Mio patrigno, Hubert John Wright, è salito dalla Sicilia fino a Milano con la Ottava Armata nella liberazione d’Italia. Ma solo se ci sono persone come l’Avvocato Comandino che prendono penna e scrivono, possono sopravvivere nella memoria dell’uomo le storie “interessantissime” di persone “normali” che non sono registrate nei testi di storia.
Oggigiorno l’unità dell’Europa è in crisi – fra meno di un mese si terrà un referendum nel Regno Unito dove i cittadini decideranno se rimanere o uscire dall’Unione Europea. (remainers or exiteers). I confini si stanno chiudendo. Dobbiamo sempre, in questi giorni di paura e di tensione, ricordare il sacrificio e il coraggio degli uomini che hanno portato la pace in Europa. “68 DUX” ci deve servire come libro guida per un’Europa unita dove i cittadini possono vivere in pace rispettando le diversità e sorvolando sulle differenze con coraggio e solidarietà.
L’Ambasciata Britannica in Italia ha sempre lavorato in questa direzione e ringrazia ancora una volta l’Avvocato Comandino, la Società Pesarese di Studi Storici e la Biblioteca “Bobbato” per il prezioso contributo all’amicizia e alla fratellanza fra i nostri due paesi.
Pesaro li 31 maggio 2016.


Prof. Rowena Coles

domenica 5 giugno 2016

UN ANGOLO DI PESARO CHE VA CURATO



Caro Assessore Belloni.

Purtroppo, come più volte denunciato sul Carlino e su questo Blog, da diverso tempo il servizio igienico situato nello spazio adiacente alla Rotonda Bruscoli, al porto è stato oggetto di numerosi e reiterati atti vandalici con distruzione degli impianti igienici ivi esistenti. Dopo ogni attacco distruttivo il gabinetto è stato sempre sollecitamente riparato e riaperto, ma adesso, dopo l'ultimo attacco la soluzione del problema che è stata adottata è quella di chiudere il servizio.
Ma questa non è la soluzione. Abbiamo suggerito di sottoporre la zona a videosorveglianza onde beccare lo scassacessi e proteggere questo angolo di spiaggia libera e giardinetto dai vandali e questo appare tanto più necessario dato che proprio in questo posto verrà aperto un locale pubblico di ristoro ed è esistente un parcheggio di camper.

Con i migliori saluti
Pesaro li 2 giugno 2016.

PECOS BILL

P.S. POST SCRIPTUM.


Domenica 5 giugno: il gabinetto è stato aperto.  

venerdì 3 giugno 2016

EL PORT



Cuccia del chen e cuna d’un fjulen
l’è la chesa che t’à lascèd da pcén,
l’abràcc dla mà ch’el te scaldeva el cor
ch’el te calmeva s’t’avev un dulor.

Me pièc el mer ch’l’è senpre’ n muviment
l’aqua placa tel port ogni turment.
El port, cl’insenatùra longa e stretta,
m’per el Cors, sa mi medra e la caretta.

Che fadìga scapè e arturnè in tel port
par quell i mariner jè spess tutt stort,
gioia, dulor, sperànz e delusion
è tutt malè: gabièn sóra i barcon.

Cum dla fameja el calor te sent
par te pÓ l’è malè senpre present,
El port cum un amìgh l’è’n post sigùr
do s’artòrna se’l cel el s’fa pió scùr.

Emilio Melchiorri