PREGHIERA
DI NATALE
1943
*
Signore,
la notte di Natale,
la
santa notte della vostra nascita,
passa
in questo tempo così crudele
dove
la pietà sanguina di sofferenza.
Signore,
la notte è molto scura,
nei
cieli non si vedono stelle:
i
pastori, muti, camminano nell’ombra
popolata
di spie che l’ombra vela.
L’altare
oscuro, la chiesa deserta
accumula
la folla dei nostri morti:
dei
colpi cupi danno loro l’allarme,
essi
vi raccomandano la nostra sorte.
Signore,
ahimè, le nostre donne piangono,
le
nostre madri piangono sui loro figliuoli;
i
loro figliuoli, Signore, che muoiono
per
mancanza di calore e di alimenti.
Bambino
Gesù, salvate i nostri fratelli,
asciugate
le lacrime da quegli occhi:
che
la pace abbrevi la nostra miseria
e
riaccenda i nostri focolari così vuoti.
Così
vuoti e così muti in quest’ora
che
la vostra nascita ha consacrato;
guardate,
Dio, vostra madre che piange
sopra
la mangiatoia ove foste ospitato.
Non
respingete la preghiera,
Signore,
in questa notte di Natale;
voi
che, per sollevare la nostra miseria
avete
lasciato l’Eterno.
Federico
Comandini-26 dic.1943
Dopo
la guerra tutto era perduto salvo la speranza e la solidarietà.
Oggi
il timore di perdere un po' di quanto costruito genera egoismo e
paura.
Cosa
dobbiamo chiedere a Gesù Bambino che viene ?
P.Emilio e
Pecos Bill