lunedì 5 marzo 2018

I G U S C I



I GUSCI

Per tradizione millenaria l'uomo, quando realizzava una costruzione, un opera funzionale a soddisfare bisogni della collettività le faceva, oltre che idonee e funzionali,anche belle, avvalendosi degli artisti contemporanei ecc. Questo è avvenuto in modo particolare in Italia che nei secoli si è riempita di opere d'arte, di edifici che poi, pur avendo perso la loro originaria funzionalità o utilità sono rimasti testimoni della bellezza e dell'arte dell'epoca. Anche ora vi sono opere ed edifici di valore e di pregio che continuano ad assolvere la loro funzione originaria con l'originaria bellezza acquisendo un valore di per se stesse. Molte chiese di gran pregio artistico continuano ad essere luogo di culto dei fedeli che ivi si riuniscono per le varie funzioni. Ospitano i fedeli che
costituiscono la Chiesa che comprende i fedeli viventi e quelli trapassati.
Facendo questa doverosa premessa si vuole rilevare come molte volte la bellezza del guscio va a discapito, va a prevalere sul contenuto, cioè l'edificio diventa più importante della funzione che deve assolvere.
Un esempio che potrà sembrare banale? I fedeli che si recano al Duomo non trovano più sul sagrato i manifesti che comunicano la morte dei parrocchiani e le funzioni relative che si tengono in Chiesa come era una volt. Perché sono stati tolti? Forseperchè, maltenuti, disturbavano la linea purissima della facciata e del sagrato? Per questo i fedeli parrocchiani che sono dipartiti e che pure fanno parte della Chiesa, sono stati sfrattati dalla memoria?.
Ma questo è solo un esempio di una concezione diffusa su l'uso della Città.
Ultimo esempio è lo sfratto dalla Piazza del Popolo dei taxi, dei dehors che senza alcun motivo o giustificazione se non la subordinazione del recipiente alla utilità e funzione del pubblico spazio. Forse tra poco verranno proibite anche le poche panchine attualmente esistenti.
Nella speranza di avere espresso sufficientemente il concetto per cui le cose sono per l'uomo e non viceversa.
Pesaro li 22 febbraio 2018.

P.Emilio Comandini.


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