sabato 17 febbraio 2018

PALLE IN PIAZZA


Le palle di Gavina!

E' tornato di attualità' l'argomento delle Palle in Piazza per cui sembra utile riportare il seguente articolo pubblicato ne "Lo specchio della Cittò" dell'Aprile del 2006.: 
"Ma vogliamo scherzare!
Quaranta palle nella più bella Piazza di Pesaro. Per difenderla dalle auto. Saranno sufficienti o sarà bene munirsi di una spingarda per colpire l’incauto od ignaro automobilista?! Si, perché così si risparmierà lavoro ai vigili urbani che non dovranno redigere verbali. Ma poi come faremo quando arriveranno i TIR di prodiana memoria? Dovremo incaricare un’impresa che prenderà in appalto lo spostamento delle palle. Ma forse sarà sufficiente incaricare un gruppo di giocatori di bowling per ammassare le sfere davanti a S.Ubaldo come quelle di Cialdini a Porta Rimini. I giocatori potrebbero fare il lavoro gratis, per divertimento. Capirete… giocare a bocce con delle sfere firmate da un artista come Gavina non capita tutti i giorni. E poi, come la mettiamo con il mercato che molti cittadini hanno chiesto di riportare in Piazza? Le bancarelle dovranno essere appositamente calibrate. Ed il mercato dei Fiori? ..Pure! Una volta, per anticarro, usavano i panettoni, pesantissimi come rocce. A Gubbio, per distrazione, ne incontrai uno: che botta negli stinchi! Chi sa come sarà l’effetto di una botta sulle palle di Gavina! Ma queste sono opere d’arte come le piramidi di cemento di un altro noto artista, sistemate diversi anni fa, in Corso 11 Settembre per incrementare gli affari dei commercianti della zona che, non comprendendo quale fosse il loro vero bene, a migliaia sottoscrissero una petizione per la loro rimozione. Chi sa quanto costeranno all’Amministrazione recentemente depauperata di finanziamenti del Governo. Forse sarebbe bene chiedere un preventivo a qualche bravo cementista nostrano. Si risparmierebbe certo qualche Euro. Ma questo potrà andare a scapito di qualche artista che vuole liberare il suo laboratorio. Ma perché Pesaro deve continuare ad essere il deposito d’opere che ai cittadini non piacciono affatto? Oibò! Qui non si tratta di banali piramidi isoscele, ma di “Sfere”, dette volgarmente “palle”, che sono ben altra cosa, infatti sono tonde. Ma fino a quando Catilina abuserai della pazienza dei pesaresi? Fino a quando i pesaresi continueranno a farsi portare in giro come quando gli architetti, che fecero quel bel restauro al Teatro Rossini, a chi contestava loro che i braccioli delle poltrone della platea erano dei trespoli tutt’altro che ergonomici, questi ebbero la faccia di dire che queste erano così fatti per esigenze di acustica, come se l’acustica dovesse essere parametrata con le poltrone vuote e non con le sedie occupate dagli spettatori.
Pesaro lì 19 febbraio 2006.
P.Emilio Comandini


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