VINCOLI DI BILANCIO ED EURO
La Commissione Europea ci impone
vincoli stretti al bilancio. La diatriba dello sfondamento ci
investe quotidianamente. Sembra che il rispetto degli accordi
europei sia una prepotenza perché non si premette e non si si
ricorda la ragione di questa normativa che riguarda la esistenza
della moneta unica europea ed i vantaggi economici essenziali che
sono la stabilità del valore della moneta ed il suo potere di
acquisto che era sempre pregiudicato con la vecchia Lira
periodicamente svalutata.
Non provocare la inflazione e quindi
di limitare la emissione di moneta solo in corrispondenza della
creazione di nuovi beni e servizi che si calcolano con il prodotto
interno lordo . Se si emette moneta senza un corrispondente aumento
del PIL, si crea inflazione. Ora essendo l'Euro una moneta di diversi
paesi europei il valore dell'Euro dipende dalla economia di tutti
questi paesi e la inflazione di questa moneta dipende dai bilanci –
deficit rispetto al PIL di tutti. Non si vede perciò ragione alcuna
che si permetta ad un solo paese di creare inflazione a danno della
moneta di tutti permettendo eccezioni al patto sottoscritto da tutti
i paesi Euro. Patto che la Commissione Europea deve fare rispettare.
Ed è giusto che lo faccia.
Se il bilancio di previsione che
il Duo Salvini-Di Maio contiene previsioni di spesa eccessivi o
controbilanciati da entrate fasulle o improbabili questo fatto non è
certo un bene né per il paese né per l'Euro e quindi per gli
italiani che sanno o debbono sapere se le previsioni del DEF sono
veritiere o inventate. Certo è che al le elargizioni del reddito di
cittadinanza non corrispondono a servizi o nuovi beni e certo non e
bloccare la Tav non è un investimento.
Pesaro li 21 ottobre 2018.
P.Emilio Comandini.
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