sabato 20 febbraio 2016

Spostiamo da lì tutta l’Oliveriana


Ho letto con attenzione le disperate parole del Presidente dell’Ente Olivieri che riempiono una intera pagina del Carlino di martedì 16 febbraio con la dettagliata descrizione del totale abbandono in cui versa una delle più importanti istituzioni culturali della nostra città.
Evidentemente questi ultimi anni, trascorsi all’interno del vetusto Palazzo Almerici, devono aver convinto il prof. Riccardo Paolo Uguccioni della inefficacia degli interventi, molti dei quali programmati e assai pochi realizzati, per rendere agibile sia il Museo Archeologico che la Biblioteca Oliveriana. Commovente è la rivelazione del suo sogno per una struttura nuova, con impianti a norma, uscite di sicurezza,barriere architettoniche abolite, prevenzione antisismica, ascensori ecc. ecc.
E pensare che dieci anni fa il sottoscritto, quale Presidente dell’Associazione Amici della Ceramica, unitamente ai Presidenti di altre Associazioni culturali pesaresi, aveva sottoposto all’allora amministrazione comunale uno studio redatto da un architetto per la realizzazione di un grande museo cittadino, che raggruppasse un nuovo Museo Archeologico e un nuovo Museo delle Ceramiche, nella struttura che si era appena liberata del Tribunale di Via San Francesco.
La proposta venne bocciata e i locali del Tribunale sono ormai quasi in abbandono da dieci anni. Peccato perché il Prof. Uguccioni avrebbe allora visto realizzato il suo sogno dato che la struttura ampia e spaziosa era stata da poco perfettamente ristrutturata con tutte le caratteristiche e gli impianti che lui oggi chiede e che nel frattempo si saranno deteriorati e, se riutilizzati, richiederanno i soliti costosi interventi tecnici.
In effetti non si sarebbe dovuto aspettare dieci anni per accorgersi di questa situazione di abbandono di una struttura settecentesca non più adatta ad accogliere e conservare veri e propri gioielli della nostra cultura che purtroppo, e questa è la cosa più grave, la maggior parte dei cittadini non conosce anche perché la diffusione della cultura per avere successo richiede grandi mezzi e spazi adatti come l’ha dimostrato il bel progetto della Biblioteca San Giovanni.
Pesaro 19 febbraio 2016.

Silvio Picozzi

Nessun commento:

Posta un commento