Vinicio Gai di QUARRATA ha
recentemente donato al Comune la sua collezione di libri
specialistici di musica. A suo tempo Federico Comandini donò al
Comune di Cesana la biblioteca di libri risorgimentali che formano la
metà del patrimonio librario della Federiciana. In tempi più
antichi la Famiglia degli Abbati Olivieri donava al Comune di Pesaro
la nostra importantissima Biblioteca. Come si vede i Comuni ereditano
dai privati dei patrimoni di valore incalcolabile, ma questi almeno
debbono custodirli e permettere il loro incremento. Il Museo del
Mare di Pesaro dovette rifiutare una importante collezione
malacologica offerta da un privato perchè non aveva spazio. Già si
parla di un eventuale lascito di opere d'arte da parte del Notaio
Licini. Ora la Biblioteca Oliveriana si trova in condizione di non
potere accogliere altro materiale e rischia di non potere neppure
custodire l'attuale patrimonio proprio per mancanza di spazio. Il
Comune non esamina neppure la possibilità di utilizzare il Convento
di via San Francesco facendo un investimento altamente produttivo.
Infatti come i privati hanno creato la Biblioteca e l'hanno
arricchita i privati sarebbero, nel tempo, ben disposti a spendere ed
a donare ad una istituzione culturale. Nessun privato, è certo,
sarebbe disposto a fare donazioni ed elargizioni a favore degli
Uffici Urbanistici del Comune di Pesaro che potrebbero andare in
tante altre locazioni vuote della Città (Ex Manicomio, ex
Intendenza di Finanza, ex San Domenico ecc.).
Pesaro li 22 febbraio 2016.
P.Emilio Comandini.
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