“Con
la cultura non si mangia” fu l’infelice uscita dell’allora
ministro dell’economia Giulio Tremonti che scatenò un mare di
critiche e proteste da parte di tutto il mondo della cultura ma in
particolare dell’ intellighenzia
di sinistra e del partito democratico. Oggi veniamo a sapere che già
da luglio Matteo Ricci e il fido assessore Delle Noci avevano
partecipato ad un bando dell’Inail per vendere il Convento di San
Francesco (ex Tribunale) edificio storico vincolato. Alla faccia
della trasparenza e della verità! Per anni hanno preso in giro la
città affermando che nell’ex Tribunale non si poteva fare il
grande Museo della città perché dovevano essere trasferiti gli
uffici dell’urbanistica per risparmiare gli affitti che si pagavano
nell’ex Bramante. Oggi apprendiamo che, se l’Inail acquisterà
l’ex Convento, il Comune dovrà comunque pagare l’affitto per 20
anni per portarci gli uffici dell’urbanistica mentre ha già in
programma di spendere oltre due milioni di euro per gli impianti. Bel
risparmio! E i 5.1 milioni di euro che dovrebbe incassare dall’Inail,
vista l’assoluta insensibilità a mantenere il patrimonio storico
comunale, potevano essere utilizzati per sistemare la Biblioteca
Oliveriana e invece Ricci li utilizzerà per sistemare parte del San
Domenico e farci un bel centro mangereccio e di divertimenti. Così
interpreta a modo suo il detto di Tremonti: con la cultura non si
mangia ma con i soldi sottratti alla cultura si fa da mangiare! E
l’intellighenzia
pesarese non ha nulla
da dire? Per fare cassa, dopo la vendita del Bramante, ecco la
vendita del convento di San Francesco. Poi a chi toccherà? Al teatro
Rossini, alla fontana dell’Ottoni in piazza Del Popolo, a palazzo
Ricci? E pensare che un tempo la difesa della cultura era l’emblema
della sinistra. Ma oggi una domanda sorge spontanea, come diceva Di
Pietro: che ci azzecca l’Inail con il Convento di San Francesco
pagato profumatamente? Prima il Bramante, ora il Convento di San
Francesco. Un fiume di soldi pubblici che si riversa su Pesaro e
sistema tante cose. Pura coincidenza, bravura o appartenenza
politica? Ad altri la risposta.
Pesaro
li 20.02.2016.
Alessandro
Bettini
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