O dolce terra
Chiara
una terra di sereni clivi
e
di diritti, in nere file ai venti
olmi
pensosi tra sognanti olivi
sempre
al mio cuore, o Nino, ed ai fiorenti
anni
ripenso, come ai freschi rivi.
Ecco
Pesaro tua: vedo redenti
gli
antichi merli sul palazzo ed ivi
tagliar
le nubi via pel ciel fuggenti.
O
dolce terra: ne la bruna sera
caro
il ricordo di una spiaggia brulla,
di
un picciol lago sotto il cielo azzurro.
presso
il moletto, ne la tua costiera:
là
dove l'anima si culla
nell'eterno
del mar, dolce sussurro.
Pietro
Comandini 1931.
I merli redenti sono
quelli del Palazzo Ducale.
Vennero ricostruiti dopo
una disputa tra quelli che li volevano ed i contrari. Vinsero
coloro che dimostrarono la
esistenza originaria dei merli perché
ad uno di essi venne
impiccato un condannato a morte.
Un picciol lago si trovava
presso il moletto ed era destinato alla caccia alla anatre.
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