Vi
siete domandati perché i trulli, non hanno finestre? La risposta è
nel fatto che all'epoca gli immobili venivano tassati in base al
numero delle finestre. Per questo il popolo per non pagare l'odioso
tributo smise di dotare le loro sia pur misere abitazioni di aperture
che non fossero le porte di ingresso.
Il
Tenente Valentin Krulik (soldato della Armata rossa che avanzava
verso la Polonia e la Romania - v. Max Hastinngs) non riusciva a
capire come mai in Romania le case dei contadini erano senza camini
e facevano uscire il fumo di cucina dalla porta d'ingresso fino a
quando non gli dissero che lo Stato Romeno imponeva una tassa sui
comignoli. Così il fisco con la sua esosità aveva fatto inaridire
la fonte stessa delle sue entrate. Gli effetti distruggenti la base
imponibile del fisco si verificano inevitabilmente quando si
colpisce un fatto economico, un bene di cui si può fare a meno, cioè
un bene a domanda elastica. Il fisco diventa esoso e provoca rivolte
quando colpisce un bene a domanda rigida come il pane (famosa tassa
sul macinato) Non si può evitare di pagare le tasse non mangiando il
pane. Quando fu aumentato il bollo sulle cambiali tale da rendere
tale strumento di credito onerosissimo specialmente per importi
piccoli (gli usurai e le loro vittime non badano a spese) questo
titolo di credito è passato in disuso e lo Stato per troppo
pretendere ci ha perso. Un'altra tassa esosa pare essere quella sulla
pubblicità e sulle insegne. Ci si chiede perché nelle nostra città
non esistono insegne ed in modo particolare le insegne luminose dei
negozi. La tassa evidentemente è tale che non conviene pagarla. E
così il Comune non incassa una lira. Non sarebbe il caso di rivedere
tale imposizione ed invogliare tutte le attività commerciali e non
ad avvalersi di tale mezzo pubblicitario che renderebbe le vie buie,
come quelle del Centro, più luminose e sicure?
Pesaro
li 15 agosto 2009
Avv.
P.E.Comandini
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