11 – “L’è
di set e na bulida”.
Si dice di bambino vispo,
furbastro.
12 – “L’ha banduned
casa e pétin!
Ha abbandonato cassapanca
e pettine. Si dice di chi ha abbandonato la famiglia e tutto il
resto.
13 – “T’si
lung cum’è la stmena santa”.
Ci si riferisce a chi è
molto lento a fare le cose.
14 – “
C’è el gat sel fogh”.
Quando il gatto si
acciambellava dentro il fornello tiepido. Significava che non era
pronto il pranzo o la cena.
15 – “A
so tut un tremor”.
Tremare dall’emozione.
16 – “Sincanta
la stacia”.
Finita la farina non c’è
più nulla da setacciare. Si dice in sensi figurato.
17 – “Og
è sabte a chesa nostra”.
Detto scaramantico dei
contadini che pronunciavano dopo aver nominato una strega.
18 – “Tant’era
e tantè cum el tambur d’Gradera”.
Non è cambiato nulla.
19 – “Un
pes dardos e un pes ala bona”.
Quando si chiede ad un
marinaio come va: “ “Un pes dardos e un pes ala bona!”
Un po’ con le mure a
sinistra e un po’ a dritta.
20 – “Quant
l’orc el va ala font o chel sesmaniga o chel sromp”.
Quando una cosa si ripete
a lungo, qualcosa succede.
21 –
“Gi sala samptena del gat”.
Agire con cautela e con
diplomazia.
22 – “En
ved un caz in tun piat d’lata”.
23 – “La
magna quel cla jà e la dic quel cla sa”.
Non sa mantenere un
segreto.
24 – “Sa
un figh i t’fa gi a Roma e sal gambul it’fa arturne”.
Con poco e niente ti fanno
fare quello che vogliono.
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