Aquila nera che i robusti vanni
su l'Alpe libra all'aere
benigna,
tale eccelso tu stai su la
ferrigna,
roccia immane o San Leo,
venusto d'anni,
nido ai tuoi falchi e nido
ai tuoi tiranni!
Fra le brume del verno
ecco il Carpigna
grove ti parla; e Guido
tuo sogghigna,
grande nell'armi e non
minor d'inganni.
Oh! già d'Italia baluardo
eletto,
che alle cesaree schiere
sbigottite
l'empito offristi del
possente petto,
Salve o glorioso! Nel
tramonto mite
bianca una luce su la
vetta appare
e nera l'ombra di
Cagliostro spare.
(“I castelli di Romagna
e Montefeltro” Pietro Comandini)
Antichissima rocca del
Montefeltro innanzi alla
quale dovettero chinare la
fronte cartaginesi, goti,
longobardi e greci e dopo
essere stata contesa fra
i guelfi e ghibellini fu
in dominio dei Della Rovere
duchi d'Urbino. Il Regno
d'Italia con Berengario II
vi sostenne per due anni
l'assedio di Ottone I im-
peratore. Fu visitata da
S. Francesco il quale vi
ebbe in dono il monte
dell'Alvernia, e custodì pri-
gioniero il Cagliostro e
il patriota Luigi Orsini.
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