martedì 9 dicembre 2014

PREGHIERA DI NATALE 1943




Signore, la notte di Natale,
la santa notte della vostra nascita,
passa in questo tempo così crudele
dove la pietà sanguina di sofferenza.

Signore, la notte è molto scura,
nei cieli non si vedono stelle:
i pastori, muti, camminano nell’ombra
popolata di spie che l’ombra vela.

L’altare oscuro, la chiesa deserta
accumula la folla dei nostri morti:
dei colpi cupi danno loro l’allarme,
essi vi raccomandano la nostra sorte.

Signore, ahimè, le nostre donne piangono,
le nostre madri piangono sui loro figliuoli;
i loro figliuoli, Signore, che muoiono
per mancanza di calore e di alimenti.

Bambino Gesù, salvate i nostri fratelli,
asciugate le lacrime da quegli occhi:
che la pace abbrevi la nostra miseria
e riaccenda i nostri focolari così vuoti.

Così vuoti e così muti in quest’ora
che la vostra nascita ha consacrato;
guardate, Dio, vostra madre che piange
sopra la mangiatoia ove foste ospitato.

Non respingete la preghiera,
Signore, in questa notte di Natale;
voi che, per sollevare la nostra miseria
avete lasciato l’Eterno.

                                    *Federico Comandini-26 dic.1943
                                                                        LE TEMPS PERDU Roma, 11 gennaio 1947.

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