Che
dieci milioni di persone siano rimasti incollati al televisore a
seguire i "Dieci comandamenti" è uno di quelli
eventi che vanno catalogati nella categoria
dell'imprevisto. Un incantatore come Roberto Benigni
mi ha colpito per la nettezza e correttezza con cui ha saputo
presentare tale narrazione. Qualcuno ha lodato la laicità
della sua posizione, ma sinceramente non capisco come si possa
presentare diversamente e soprattutto in modo convincente e convinto,
un argomento così impegnativo. Avessero molti dei nostri
sacerdoti l'entusuasmo di parlare di Dio con tale maestria come
ha fatto Benigni! Parole che vanno a
provvocare quell'accumolo di pesantezza dettato
dall'autoreferenzialità, dal formalismo, dallo spiritualismo e
clericalismo, concentrati su una dimensione prettamente dottrinale.
Benigni ha fatto riflettere, un' impresa quasi impossibile
quella di leggere quel Decalogo come il più grande regalo per
noi umani. Che bello se fosse davvero cosi' ... e poi mi sono
detto: ma è proprio questo il modo di leggere la Bibbia!
E quel commento sul terzo comandamento (ricordati di riposarti
il settimo giorno perché anche Io mi sono riposato e
riposandomi ho potuto contemplare la bellezza di quanto avevo fatto;
e questo per noi diventa occasione per la gioia, la
condivisione, l'amicizia, il perdono, la pace, e tutto ciò che
c'è di bello, buono giusto in un momento di pausa
dalla fatica del lavoro quotidiano). Uno dei tanti passaggi citati
dall'attore quello dall'amore insegnatoci da Cristo: "Gesù
ha fatto della sua vita un capolavoro d'amore, ha voluto portare
l'amore alle estreme conseguenze "Ma è stato bravo a non
fare sconti, a non prendere in considerazioni le possibili obiezioni,
a partire da quella sull'esistenza di Dio.: " Partiamo da un
presupposto che non ho nessuna intenzione di mettere in discussione",
ha detto iniziando "Dio c'è". Un altro aspetto ha
sottolineato l'attore è quello del concetto sconosciuto ai più
che Dio mi ama. Ama ciascuno ad uno ad uno: " Io sono il Signore
Dio tuo".
Dio è amore saremo giudicati sull'amore! Insomma la proposta
di una religiosità come l'ha fatta Benigni è davvero
affascinante e non può essere solo un momento bello da
dimenticare col passare dei giorni. Bravo Benigni, perchè hai
proposto uno sguardo religioso sulla vita come lo sguardo più
appasionante possibile. E perchè come ha detto recentemente
Papa Francesco, ha dimostrato cosa succede quando si ha il coraggio
di "risvegliare le parole".
Pesaro
20.12.2014.
Massimo
Tonucci
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