Per adibire l'ex Convento
dei frati di via San Francesco ad uffici del Tribunale - il volume
interno del quale è costituito prevalentemente da ampissimi
corridoi, scalinate ed un grandissimo salone - per ricavare gli spazi
adatti ad uffici vennero create sovrastrutture di legno e vetro
riducendo impropriamente lo spazio dei corridoi dove era possibile.
Non si vede come tale
edificio possa ospitare una serie di uffici come quelli che si
vogliono mettere per l'urbanistica senza rifare diverse ed improprie
sovrastrutture o ristrutturare completamente l'immobile deturpandolo,
ammessa e non concessa l'autorizzazione della Sovraintendenza alle
belle arti.
Adibire questa struttura
a uffici per burocrati è una follia, mentre al contrario l'edificio
sembra fatto apposta per un museo per gli ampi spazi che offre e per
la grande luminosità dei locali.
Rinunciare ad adibire a
museo la struttura è ancora più grave se si considera il contesto
in cui viene presa questa decisione da parte della maggioranza contro
la minoranza in Consiglio Comunale.
La Biblioteca Museo
Oliveriano scoppia per mancanza di spazio. Si vuole abbattere la
scuola ex Bramante, edificio storico della città e caro ai pesaresi,
quando l'Istituto Agrario Cecchi deve emigrare a Fano per mancanza di
aule. Si vogliono
sostituire le con
appartamenti e negozi quando i negozi si svuotano e chiudono in serie
e gli appartamenti rimangono invenduti e non affittati. Si crede di
risolvere un problema finanziario con un gioco a Monopoli che, in
attesa della improbabile soluzione renderà l'edificio svuotato e
decadente come la nave di Novilara.
Pesaro li 12.12.2014.
P.Emilio Comandini
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