giovedì 3 marzo 2016

Una boccata d'aria contro i soliti 'anglicismi


Questo giornale (Il Resto del Carlino di Pesaro del 27.02.'16) ha opportunamente dedicato due pagine per commentare l'aggettivo 'petaloso', coniato da un bambino
di terza elementare, il quale voleva trovare un termine appropriato per indicare un fiore con molti petali. La maestra
di Matteo (questo il nome dello scolaretto) ha interpellato l'Accademia della Crusca, i cui componenti sono una specie
di Corte di Cassazione della lingua Italiana. Ebbene, alcuni specialisti di quella Accademia hanno risposto alla maestra,
dicendo che il termine inventato dal suo alunno è «bello e chiaro». Però Luca Serianni, cattedratico di Storia della lingua italiana, ha detto che l'aggettivo di cui si parla «non diventerà di uso comune finché non sentiremo la necessità di una parola indicante un fiore ricco di petali». Ma si può osservare che il valore di certe parole non dipende soltanto dalla loro frequenza, bensì soprattutto dal contesto in cui sono adoperate: forse oggi nessun uomo loderebbe il seno della propria donna definendolo aulente’, come invece si legge, se non m’inganno, in una pagina di Gabriele D’Annunzio. Oltre dunque al fatto che aggettivi
terminanti in -oso, -osa, -osi, -ose sono italianissimi (esempi: uomo 'ambizioso', donne 'gioiose', ragazzi 'invidiosi', moglie permalosa'), anche se taluni poco usati (es.: guancia 'rugiadosa', fuoco ‘robustoso’, come dice san Francesco parlando di una fiamma ardente), ci si deve domandare se la parola nuova, in questo caso: ‘petaloso’, sia formata secondo le regole della grammatica italiana. Sottoposto a tale esame, il fiore ‘petaloso’ di quello scolaretto merita dieci e lode, sia che si cominci
a parlare di margherite ‘petalose’ sia che si critichino i puntigliosi (come l'autore di questa noterella) che sono d’accordo con Claudio Marazzini, presidente della Crusca, il quale, a proposito di questo felice ‘petaloso’ ha detto:
«Finalmente una boccata d’aria per dimenticare i soliti anglicismi».
(Vittorio Ciarrocchi).


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