mercoledì 9 marzo 2016

COME COSTRUIRE UN BAMBINO

Si espianta un ovulo dal'utero di una donna. Si può scegliere con una certa certa approssimazione l'ovulo di un soggetto che abbia certi requisiti somatici di bellezza, colore degli occhi, l'intelligenza, la salute ecc.
Una volta ottenuto questo ovulo (non si sa a che prezzo) si saluta la potenziale madre cedente e si procede con la seconda fase. Si deve fecondare questo uovo. I due sposi omosessuali (quelli eterosessuali non hanno bisogno di questa procedura perchè basta per loro un atto di amore) debbono fornire il seme necessario. Ma il seme di chi? Necessariamente occorre un solo seme, cioè il seme di uno solo dei due. Ma di chi dei due “sposi”? Nel dubbio ed in mancanza di accordo la cosa si può risolvere con un cocktail. Si fa un cocktail di liquido seminale dei due e lo si shakerizza e lo si utilizza per fecondare l'ovulo. Fatto questo si passa alla terza fase. Si deve trovare un utero in affitto cioè si deve trovare una donna possibilmente di sana e robusta costituzione, in condizioni disagiate, che sia disposta ad ospitare l'ovulo fecondato nel suo seno ed a portare avanti la gravidanza per i nove mesi necessari a che il bambino o la bambina esca dal grembo affittato. Questa donna occorre che sia disposta a farselo strappare dal seno immediaamente, appena nato, per essere consegnato ai due committenti. Il il privare il bambino del seno materno non è una cosa buona da farsi, anzi. Anche la promotrice della legge sui matrimoni gay sosteneva, occcupandosi di animali, che i cuccioli dei cani non dovevano essere separati dalla madre prima di sei mesi dalla nascita per evitare traumi alla madre ed al neonato. Superato questa fase di lavorazione, sempre a oneroso, c'è da affrontare la quarta fase costituita dall'allattamento della nuova creatura che ha bisogno del latte materno. Ma questa fase si può superare mungendo il latte dalla madre e con un aereo quotidiano per portarlo ai committenti che potranno darlo al bambino con un biberon riscaldato.
Certo ad essere realisti la costruzione di questo essere deve necessariamente costare un bel po' di denaro e quindi saranno solo le coppie omosessuali molto, ma molto ricche, che potranno permettersi di commissionare un bambino siffatto.
Fortuna che è falso che sono milioni di italiani interessati alle unioni civili ed al commercio dei bambini perchè altrimenti la bilancia di pagamento internazionale italiana cadrebbe in un pauroso deficit delle partite correnti. Ma il popolo ed i partiti della sinistra che una volta rappresentavano il proletariato, ora difendono le voglie di super ricchi tra circa 7.000 coppie omosessuali italiane. Questi poi ci dovrebbero spiegare dove si trova l'”amore” che trionfa. Tra gli sposi e la donatrice dell'ovulo? Tra gli sposi ed il sanitario che feconda l'ovulo? Tra gli sposi e la disgraziata donna che presta il suo corpo per l'asseblaggio dei componenti?
E se i coniugi si separano a chi dei due verrà affidato il povero bambino?
Le domande sono veramente infinite ed inquietanti da non dormire la notte, ma dobbiamo però riconoscere che dai tempi di Frankenstein si sono fatti notevoli progressi.

Pesaro li 6 marzo 2016.

Pecos Bill


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