Con la sua camminata
caratteristica la si riconosce da lontano, anche quando qui al molo
c'è nebbia fitta: passo lento e cadenzato oscillante, dondolante a
destra e sinistra. “E' la mia schiena che, invece di essere
dritta, è fatta così:” e fa con la mano un segno a zg-zag. “E'
il risultato di una vita trascorsa su i tetti e capannoni a fare i
rivestimenti!” “ Ora mi è rimasto un dolore continuo, ma riesco
ancora a fare ogni mattina questa passeggiata lungo il molo”. E' un
dolore persistente che mi accompagna durante tutta la giornata e fa
parte della mia vita tanto che qualche volta mi sveglio e non sento
il dolore ed allora mi spavento perché credo di essere morto!”
Pesaro li 14 novembre
2014.
Pecos Bill
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