Di bianche nevi tutto il
capo avvolto
mite colosso tu, le
degradanti
vette, o Carpegna guardi ,
austero il volto.
Portano ancora a te le
nubi i canti
degli antichi pastori e
delle erranti
mandrie il tinnìo. Aspero
ed incolto
ti sorride il Simone, e di
fragranti
biade ferace, Montemaggio
folto
e d'olivi. Di Guido e dei
tuoi conti
si sussurran le imprese
nei tramonti
le annose querce; e
parlano di Dante.
Tu l'odi e taci e là tra
feltro e feltro
vigile nume t'ergi, ermo,
vigile, gigante,
culla gloriosa un dì dei
Montefeltro!
P.Comandini
“Castelli di Romagna e
Montefeltro” 1931.
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