giovedì 8 dicembre 2022

UCCELLI NIGRANTI

DA “UCCELLI MIGRANTI” E’ dolce nella vita, a volta a volta, fermarsi un poco (è tanto travolgente!) abbandonar le redini a la mente e chiamare in ispirito a raccolta (richiamarli così come per giuoco) gli amici che ciascun ebbe bambino, che ciascuno si fece nel cammino, ch’ebbe lungi o da presso: a poco a poco la camera si affolla di un’accolta di volti evanescenti; e ci son tutti, tutti ci sono, quelli di una volta, quelli venuti dopo, anche i distrutti da le spire del tempo, o dalla morte. Piangere alcuno vedo lentamente, altri sereno ha il volto e sorridente; ai migliori non fu lieta la sorte. E chi s’indugia con negli occhi ognora un lume di bontà, chi sta in vedetta; ed io li guardo con il cuor d’allora. Più presso a me la schiera più diletta, cultori d’arte pieni di passione, di storia e scienza indagatori acuti. medici esperti e dicitori arguti, amici buoni di fatiche buone. Tutti li scorgo farmi ressa intorno; una sola non vedo, anima cara, che pure pianse e mi sorrise un giorno: gli altri son tutti qui. L’assenza amara... E’ dolce ne la vita, a volta a volta, soffermarsi così soavemente, abbandonar le redini a la mente e gli amici chiamar tutti a raccolta! Pietro Comandini (Vecchia Terra 26.9.1940)

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