venerdì 1 gennaio 2021

RICORDIAMOLI

 

DA “UCCELLI MIGRANTI”


E’ dolce nella vita, a volta a volta,

fermarsi un poco (è tanto travolgente!)

abbandonar le redini a la mente

e chiamare in ispirito a raccolta


(richiamarli così come per giuoco)

gli amici che ciascun ebbe bambino,

che ciascuno si fece nel cammino,

ch’ebbe lungi o da presso: a poco a poco


la camera si affolla di un’accolta

di volti evanescenti; e ci son tutti,

tutti ci sono, quelli di una volta,

quelli venuti dopo, anche i distrutti


da le spire del tempo, o dalla morte.

Piangere alcuno vedo lentamente,

altri sereno ha il volto e sorridente;

ai migliori non fu lieta la sorte.

E chi s’indugia con negli occhi ognora

un lume di bontà, chi sta in vedetta;

ed io li guardo con il cuor d’allora.

Più presso a me la schiera più diletta,


cultori d’arte pieni di passione,

di storia e scienza indagatori acuti.

medici esperti e dicitori arguti,

amici buoni di fatiche buone.


Tutti li scorgo farmi ressa intorno;

una sola non vedo, anima cara,

che pure pianse e mi sorrise un giorno:

gli altri son tutti qui. L’assenza amara...


E’ dolce ne la vita, a volta a volta,

soffermarsi così soavemente,

abbandonar le redini a la mente

e gli amici chiamar tutti a raccolta!


Pietro Comandini (Vecchia Terra 26.9.1940)


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