mercoledì 15 luglio 2015

CAVALLUCCI MARINI o CAVALLUCCI DI TROIA?


Gender: i cavallucci marini entrano a scuola
Mentre il filosofo Massimo Recalcati, sfidando l'assalto alla "Rocca Popsophiaca", ci fa sapere che la educazione alla sessualità si fa attraverso la letteratura e le poesie, leggendo Dante, Petrarca, Flaubert, Proust, che sono l'unica forma di educazione all'erotismo che può funzionare a scuola", il vento boreale fa approdare sulla nostra costa, provenienti da Venezia, dove l'attuale sindaco aveva ritirato alcuni libri di favole per bambini che paragonano la sessualità degli umani a quelli dei cavallucci marini ispirati alla teoria gender. Libri illustrati per scuole materne ed elementari presentati alla Biblioteca comunale S.Giovanni e letti ad alta voce ad una platea di bambini. Questo è solo uno dei canali attraverso cui il gender penetra nella scuola dei nostri ragazzi, opera di condizionamento mentale, volta a mettere sullo stesso piano la famiglia naturale composta da un padre e una madre, con genitori di uguale sesso. Prassi invalsa in una recente legge chiamata "Buona Scuola", che vorrebbe affidare esclusivamente alla scuola tale tipo di insegnamento che a mio parere va ad appannaggio della famiglia, tirando in ballo una "circolare" che verrà sistematicamente disattesa. Con buona pace di tutti gli "esperti" filosofi e insegnanti che stanno infestando l'aria della nostra cultura, immersa nella dispersione delle idee e nel vuoto di significato. Si tratta di una forzatura davvero ideologica di tipo irrazionale quella di insegnare ai nostri bambini l'esaltazione dell'omosessualità e la propaganda della omogenitorialità. " La cosa più saggia è gridare prima del danno. Gridare dopo che il danno è avvenuto non serve nulla, specie se il danno è una ferita mortale"G.K.Chersterton. 
15.07.2015.
Massimo Tonucci


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