mercoledì 27 febbraio 2019

ARCHI SI ed ARCHI NO




PALAZZO COMUNALE DI PESARO
ARCHI SI e ARCHI NO

Diversi anni fa l'ICIT Istituto di Cultura Italo-Ttedesco di Pesaro organizzò una mostra nella Sala del Palazzo Ducale, Insieme all'Interstudio, una mostra avente per oggetto “ARCHITETTURA MODERNA IN AMBIENTI STORICI allestita da uno studio di Architettura di Monaco di Baviera. Durante la conferenza che illustrava la Mostra nella sala del Consiglio Comunale uno spettatore rivolse al relatore la domanda: “Quando un edificio può considerarsi“storico”? L'architetto rispose: “Quando esso è stato completato”. Verità sacrosanta e lapalissiana. Quell'edificio non appena completato si lega al contesto storico in cui è generato. Ne riflette il gusto dell'epoca.
Il Palazzo Baviera, il Palazzo delle Poste, il Palazzo Ducale ed il Palazzo Comunale, costruito dopo il passaggio del fronte, rispecchiano ciascuno il gusto e la storia di quando furono costruiti. Il Palazzo del Comune non mi è parso mai particolarmente bello, ma il suo stile rispecchia bene il gusto dell'epoca uscita dalla esperienza architettonica di stile fascista. Che esso sia stato realizzato con loggiato ad architravi invece che con archi nulla rileva sulla sua storicità e sulla aderenza al gusto di allora. La esigenza di modificare il l palazzo non l'avevo mai sentita. La modifica se verrà fatta avrà un suo valore storico del momento, del resto anche il palazzo Ducale subì un rifacimento. Allora si trattava della costruzione o ricostruzione dei merli. Una parte sosteneva che i merli non c'erano originalmente e quindi non andavano ricostruiti ed altri dicevano il contrario. Alla fine la disputa venne risolta perché i sostenitori dei merli trovarono un documento da cui risultava che ad un merlo del palazzo era stato impiccato un condannato.
Pesaro li 27 febbraio 2019.
P.E.Comandini.

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