SVILUPPO, natalità, immigrazione.
La natalità cioè il numero di bambini
nati in questo ultimo anno è sceso ad un livelllo paurosamente
basso. Le cause immediate tutti lo riconoscono sono l'età avanzata
della donna che decide di avere figli cioè l'età meno fertile
rispetto ad una giovane. La crisi dei matrimoni che vengono snobbati
sempre di più rispetto alle convivenze di fatto. Varie ragioni di
natura economica che qui è inutile enumerare comprese le mancate
provvidenze di natura economica a favore della natalità.
I reparti di natalità degli ospedali
hanno meno lavoro. Gli asili si spopolano, i futuri studenti delle
acuole diminuiscono: Infermieredell'Ospedale e le maestre perdono il
posto e comunque non vengono assunte. I genitori dei bambini non nati
non si preoccupano di risparmiare ed investire in beni di consumo e
sopratuttto in immobili per acquistare una casa per la famiglia e per
i figli. La domanda di questi beni viene a cessare o diminuisce. Le
imprese non lavorano e non assumono e licenziano. Lo Stato poi non
investe come potrebbe e dovrebbe fare in infrastrutture come strade,
ponti, e vie di comunicazioni.
Il miracolo economico italiano aveva
come base la necessità della ricostruzione di quanto distrutto dalla
guerra, qui, adesso abbiamo case sfitte e negozi sfitti, prospettive
di spopolamento e decrescita. Mentre prima c'era una domanda
complessiva di beni e servizi della gente ora abbiamo beni e servizi,
capitali, tecnologia e capacità imprenditoriale ed mezzi finanziari
e risparmio inoperosi.
Allora non è chiaro a tutti che lo
sviluppo di un paese dipende essenzialmente dalla popolazione ed il
futoro dai bambini ? Il vuoto dell'Italia e dell'Europa egoista viene
in parte riempito con la immigrazione di persone che purtroppo sembra
si voglia adeguare alla scarsa natalità degli Europei.
Allora è ora che la politica si
orienti conseguentemente non demonizzare laimmigrazione, ma a
regolarla perchè rappresenta una ricchezza.
Lo sviluppo e la ricchezza della
Germania non è forse dovuta alla immigrazione degli Itliani, degli
spagnoli, dei turchi?
Si parla da sempre dei problemi del
Sud Italia. Divario tra sud e nord mai colmato con la marea di soldi
erogati dallo Stato. Ma nessuno a considerato che il Sud è così
rispetto al nord perchè in Puglia, Calabria, basilicata Sicilia
hanno a sud, ad est ed ad ovest, solo il mare e non paesi e regioni
ad esso collegate regioni popolate industrializzate e collegate
traloro e con tutta la Europa del Nord.
Allora dando una occhiata più
dall'alto non vediamo che queste regioni sono le più vicine ad un
enorme continente in cui la natalità è elevata, la popolazione
aumenta con ritmo crescente ed vi sono enormi ricchezze . Continente
in cui i cristiani diventano sempre più numerosi, cosa che non
guasta. Pertento appare chiaro come lo sviluppo (ed il PIL) dipende
dall'aumento della popolazione.
Pertanto il futuro di questo continente
e delle regioni ad esso vicine è e sarà sempre più
interdipendente. Pensiamo alle ricche e potenti civiltà di questo
continente all'epoca romana.
Appare quindi di grande interesse
coltivare i legami con questi popoli che adesso cercano ospitalità
in Europa, ma domani potranno essere un collegamento diretto con il
loro paese di origine come è stato per le immigrazioni
dell'Europaverso gli Stati Uniti.
Pesaro 11 gennaio 2019.
P.E.Comandini
Pecos Bill
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