Sbagliata,
inaccettabile. E, soprattutto, inutile. Perché il disegno di legge
pretende di estendere alle coppie omosessuali gli stessi diritti dei
coniugi, rischia di essere un doppione di garanzie già esistenti. E
quindi, di fatto, una grande manovra politica che ha impegnato, e
impegnerà ancora a lungo il Parlamento, per approvare una legge dal
sapore fortemente ideologico, visto che si limiterà a riaffermare
ciò che già interventi legislativi o giurisprudenziali hanno già
ripetutamente affermato. Negli ultimi trent’anni infatti, la legge
ordinaria ha quasi sempre affiancato ai diritti dei coniugi, quelli
per i conviventi. Un modo di procedere che ha visto, in parallelo,
numerosi interventi della Consulta e della Cassazione finalizzati a
ristabilire parità di diritti tra coniugi e conviventi.
L’elenco
dei diritti già riconosciuti dal nostro ordinamento compare in un
dossier di una trentina di pagine fitte fitte compilato dal
magistrato Alfredo Mantovano del Comitato ‘Sì alla famiglia’.
Una ricognizione già presentata alla Commissione Giustizia del
Senato e poi illustrata nell’ambito di un convegno organizzato nei
giorni scorsi dal Centro Studi Rosario Livatino. Insomma, questa
ricchezza legislativa, che dimostra un’attenzione non casuale per i
conviventi, non è un mistero per nessuno. Ma si è scelto di non
vedere. E allora ricordiamo, in estrema sintesi, ciò che già
esiste.
DIRITTI
GIA'RICONOSCIUTI:
-ANAGRAFE -Il
regolamento anagrafico (30 maggio 1989), spiega in modo inoppugnabile
che «l’anagrafe è costituita da schede individuali, di famiglia e
di convivenza».
Non
l’hanno mai letta i sindaci che in questi anni si sono affannati ad
annunciare inutili ‘registri delle unioni civili’?
- ASSISTENZA SANITARIA - PERMESSO RETRIBUITO -
CONSULTORI
FAMILIARI - ASSISTENZA AI DETENUTI - FIGLI - Nessuna
differenza sul piano legislativo tra genitori regolarmente sposati e
conviventi. -LOCAZIONI
- VITTIME DI MAFIA O TERRORISMO - VITTIME DI ESTORSIONI E USURA - LE
ALTRE TUTELE -
riguardano l’assegnazione degli alloggi popolari, l’impresa
familiare, il risarcimento del danno patrimoniale, la protezione dei
collaboratori e dei testimoni di giustizia. E tanto altro ancora.
COSA
RIMANE FUORI? - Di
fatto sono soltanto due i ‘divieti’ per i conviventi. La
reversibilità della pensione e la possibilità di adottare.
Insostenibile sul piano economico la prima. Sul piano etico ed
educativo la seconda. Ma, guarda caso, sono proprio questi gli
obiettivi più ambiti da chi vorrebbe mettere sullo stesso piano
matrimonio e unioni gay.
Il ‘simil-matrimonio’ omosessuale ha bisogno di figli e di
pensioni che passano da un partner all’altro per proclamare la sua
impossibile par
condicio. Ma
a che prezzo?
(Da
IUSTITIA)
Pesaro
li 22 agosto 2015.
Pecos
Bill
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