martedì 18 agosto 2015

7 - PIETRARUBBIA



Roccia Sanguigna! A stormo la campana
batte sinistra nella notte fonda:
mugghia scrosciando giù nella profonda
selvaggia valle il vento: e la villana

turba feroce, di sua rabbia insana
già da presso il manier nera circonda.
Urla la mischia, breve, furibonda;
e non placato il nembo or s'allontana.

Vittime inconsce di nefande trame
giacciono esangui nella buia via
i nudi corpi, su pietoso strame.

Oh Pietrarubbia! O notte di follia;
Da Santo Leo, d'odio feroce infame,
cinico il ghigno di Caino spia....

Pietro Comandini 1931

Castello del Montefeltro non lontano da San Leo, di cui ora non rimangono che ruderi e che nel 1140 era passato in possesso di uno dei nipoti di Ulderico di Carpegna - il conte Guido.
Il sonetto si riferisce all'eccidio dell'intera famiglia de' i suoi conti avvenuta nel 1298 per odio politico ad istigazione del fratello allora signore di San Leo e di Montecopiolo. L'8 giugno il popolo si ammutinò ed uccise il conte, un bambino, la sorella, un fratello; e la moglie “per lungo tempo tennero prigione finchè non furono certi che non fosse gravida affinchè di lui non rimanesse seme”

Il Montefeltro ed i suoi tiranni” (L.Dominici)





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