A Pasqua del 1944 nelle
prime ore del mattino venivano arrestati dai carabinieri, per conto
del Fascio di Riccione, Guido Canestrari a Pesaro e Alfredo Lisotti
che si trovava allora sfollato a Macerata Feltria. Separatamente e
senza che nessuno sapesse dell'altro. Canestrari venne ridotto subito
a Rocca Costanza, mentre a Lisotti, prima di essere portato via venne
concesso di consumare il pranzo di Pasqua con la famiglia. Entrambi
furono interrogati e torturati al Fascio di Riccione e poi
consegnati alle SS di Bologna. I tedeschi ed i fascisti erano alla
accanita ricerca di un ingegnere pesarese agente segreto britannico
con cui il Canestrari ed il Lisotti erano venuti in contatto.
Entrambi erano stati traditi da un ebreo che fece i loro nomi per
salvare se stesso, la moglie e la loro bambina. Né il Canestrari né
il Lisotti parlarono né fecero i nomi pur essendo l'agente segreto
già fuggito in Inghilterra. Come e perché i due arrestati
riuscirono a scamparla è un altra avventura straordinaria avventura
cui certamente non fu estraneo San Francesco, storia che sarà
narrata in un libro che verrà pubblicato quando Dio vorrà.
Pesaro li 30 marzo 2015.
P.E. Comandini
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