martedì 1 marzo 2022

SEMPRE BAMBINI SOTTO LE BOMBE

 



SEMPRE BAMBINI SOTTO LE BOMBE

Il primo attacco inglese a Carpineta.

Degli avvenimenti di quei giorni, anzi di quelle notti convulse di combattimenti feroci in cui i reparti di assalto inglesi cercarono di sloggiare i tedeschi dalla nostra casa, trasformata in fortilizio, ho un ricordo forte, ma nello stesso tempo sfumato per avere registrato tutti gli avvenimenti senza averli visti direttamente dato che noi piccoli eravamo prigionieri della mamma che ci teneva stretti come una chioccia i suoi pulcini.

L'attacco cominciò nella notte fra l1 e il 12 ottobre 1944 con un tremendo bombardamento. Bombe che scoppiavano vicine e lontane, tuttintorno e sopra la testa, dopo aver percorso fischiando sinistramente durante le loro traiettorie.

Lo zio Giulio e coloro che erano stati in guerra commentavano tra di loro ogni colpo: ?uesto un colpo in arrivo, no.. un colpo in partenza! questo sicuramente un calibro 88!e così via.

Durante il bombardamento i tedeschi si rifugiavano tutti in cantina insieme con noi. Come la grandine cessava o si spostava pilontano per dare la possibilità alla fanteria inglese di avanzare, correvano subito ai piani superiori e alle finestre e, al lume dei bengala che illuminavano la vallata, sparavano furiosamente con le mitragliatrici piazzate sui mobili accatastati alle finestre e con i fucili mitragliatori.

Si sentivano anche i granatieri tedeschi che sparavano dalle trincee di fuori.

Nella camera da letto della nonna Liva i tedeschi avevano spostato accanto alla finestra un come sopra vi avevano sistemato una MG 46, la mitragliatrice, che prendeva d'infilata gli assaltatori nemici che si avvicinavano provenendo dalla parte della Celletta.

Da fuori e dalle stanze di sopra ogni tanto arrivavano i poveri soldati feriti e sanguinanti.

In quella baraonda la mamma ci teneva tutti e tre vicini e ci stringeva pregando.

Nonostante tutto quel baccano il sonno ogni tanto mi prendeva e mi addormentavo, salvo poi essere svegliato di nuovo, non tanto dalle bombe, ma dalla mamma che ci afferrava tutti a spensando che quello, forse, sarebbe stato l'ultimo momento della nostra vita.

Ma perchci svegli? Lasciaci dormire!”

I soldati tedeschi andavano e venivano su e gi La canna della mitragliatrice che funzionava ininterrottamente diventava rossa e doveva essere sostituita con l'altra che non faceva in tempo a raffreddarsi. “Verdammte Scheisse!!”1 (maledetta merda)

I mitraglieri, a causa della mancanza di acqua, si mettevano a pisciare sopra la canna rovente sbraitando e urlando di rabbia.

L'assalto delle truppe inglesi per quella notte venne sventato.

Ai primi bagliori dell'alba gli attaccanti si ritirarono lasciando un incredibile silenzio che rimaneva appeso nell?ria carico di tensione e minaccia.

La zia Maria, nonostante il pericolo, saliva tranquillamente di sopra per cucinare la minestra. La nonna e i miei genitori cercavano invano di dissuaderla. Ella diceva che, anche se le cascavano i calcinacci sulla testa, non le importava niente in quanto, lei diceva, che era in grado, con la mente, di astrarsi dalla realtche la circondava.

Da mangiare non mancava anche se le famose ciambelline all'anice, destinate ai periodi di emergenza, erano finite da un pezzo, ma la sete cominciava a tormentare tutti e specialmente noi bambini che non potevamo bere vino.

Allora la mamma ci diede del vino con un podi marmellata, cosa che ci fece aumentare di pila sete. Non si poteva uscire di casa e tanto meno andare al pozzo ad attingere acqua. Bisognava stare led attendere. Tra l'altro non si sapeva se il pozzo fosse ancora agibile o meno......

(Dal libro “LA GRANDE CASA tra la VIII Army e la X Armee. Di P.E.Comandini. Ed. Quattroventi-Urbino)

1 marzo  2022. Pecos Bill


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