ARCHI SI e ARCHI NO
Diversi anni fa l'ICIT
Istituto di Cultura Italo-Ttedesco di Pesaro organizzò una mostra
nella Sala del Palazzo Ducale, Insieme all'Interstudio, una mostra
avente per oggetto “ARCHITETTURA MODERNA IN AMBIENTI STORICI
allestita da uno studio di Architettura di Monaco di Baviera. Durante
la conferenza che illustrava la Mostra nella sala del Consiglio
Comunale uno spettatore rivolse al relatore la domanda: “Quando un
edificio può considerarsi“storico”? L'architetto rispose:
“Quando esso è stato completato”. Verità sacrosanta e
lapalissiana. Quell'edificio non appena completato si lega al
contesto storico in cui è generato. Ne riflette il gusto dell'epoca.
Il Palazzo Baviera, il
Palazzo delle Poste, il Palazzo Ducale ed il Palazzo Comunale,
costruito dopo il passaggio del fronte, rispecchiano ciascuno il
gusto e la storia di quando furono costruiti. Il Palazzo del Comune
non mi è parso mai particolarmente bello, ma il suo stile rispecchia
bene il gusto dell'epoca uscita dalla esperienza architettonica di
stile fascista. Che esso sia stato realizzato con loggiato ad
architravi invece che con archi nulla rileva sulla sua storicità e
sulla aderenza al gusto di allora. La esigenza di modificare il l
palazzo non l'avevo mai sentita. La modifica se verrà fatta avrà un
suo valore storico del momento, del resto anche il palazzo Ducale
subì un rifacimento. Allora si trattava della costruzione o
ricostruzione dei merli. Una parte sosteneva che i merli non c'erano
originalmente e quindi non andavano ricostruiti ed altri dicevano il
contrario. Alla fine la disputa venne risolta perché i sostenitori
dei merli trovarono un documento da cui risultava che ad un merlo del
palazzo era stato impiccato un condannato.
Pesaro li 27 febbraio
2019.
P.E.Comandini.