Caro
Berlusconi,
Ti
ricordi che quando eri al governo eri pieno di progetti di riforma
(giustizia, bicamerale, ponte sullo stretto, semplificazioni, ecc.
ecc.) e tante altre belle cose? Ti ricordi che ogni proposta ed ogni
progetto veniva avversato dalla sinistra non tanto perché i progetti
in se non fossero buoni, ma perché eri tu che li proponevi: non
dovevano passare perché l'obiettivo eri tu, era la tua testa da fare
cadere ad ogni costo ed a prescindere? Così tutti i tuoi (ed i
nostri) progetti e programmi sono rimasti irrealizzati. L'unico
inconfessabile prodotto che è riuscito bene è stata la nascita del
tuo “erede” che però è cresciuto nel giardino, nel pollaio,
dei DS. Essendo ivi cresciuto un gallo di razza e avendo messo fuori
gioco (rottamato) i vecchi mastini che si erano attaccati ai tuoi
stinchi, ed avendo realizzato molto del tuo programma, compresa la
riforma istituzionale che insieme avevi elaborato, dovresti esserti
accorto che la stessa canea che si era scatenata contro di te ora si
è coalizzata contro Matteo Renzi che è riuscito a realizzare quello
che volevi fare tu. Ed ora vuoi unirti alla generale e multicolore
muta che, con la scusa del referendum, non mira certo a migliorare la
la certamente irripetibile riforma, ma solo fare fuori Renzi come
hanno fatto con te. Ed è questo il vero obiettivo del NO che
unifica tutti gli altri partiti dalla destra alla estrema sinistra.
Tutti questi signori hanno messo nell'angolo F.I. costringendola a
far scelte contrarie alla sua natura ed interesse. Tutto è
cominciato dopo lo scioglimento del PDL e la denuncia del Patto del
Nazzareno (per motivi non di sostanza) e dalla paura dei tuoi
colonnelli del' attivismo di Salvini che non rappresenta certo
l'elettorato moderato di Forza Italia, ma si comporta come lieder del
Centrodestra. Sei stato costretto a giustificare il tuo NO, prima
con la motivazione che la riforma istituzionale doveva essere
migliorata senza coinvolgere il Governo, poi ad associarti
all'onorevole Brunetta che dichiarava che l'obiettivo era la caduta
del governo Renzi ed infine che la modifica della Costituzione
costituisce un pericolo di una dittatura di sinistra. A parte il
fatto che se vince il NO il Governo Rrenzi rimane pienamente
legittimato a stare dove sta finché avrà la fiducia dell'attuale
Parlamento, si dovrebbe pensare alla alternativa: ma tu stesso hai
detto di non vedere “nuovi lieder all'orizzonte”. Ed allora?
Modestamente
e sinceramente
P.E.Comandini
Pesaro
li 24 ottobre 2016.
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