mercoledì 6 maggio 2015

I Marchigani, i Pesaresi e La Regione


Questa (2004) campagna elettorale si avverte, da parte degli esponenti politici marchigiani e nazionali, una attenzione per la Provincia di Pesaro che non era mai stata. Una pari attenzione ed interesse non pare essere prestata dai Pesaresi i quali, al contrario, dovrebbero essere bene attenti a quello che viene denunciato e quello che viene proposto dalle varie forze politiche in campo.
Il 18 agosto 1926 nel discorso “in difesa della Lira” tenuto nella Piazza che ora si chiama del Popolo, Mussolini faceva l’elogio della gente marchigiana dicendo: “Io posso contare sulle dita d’una mano le volte nelle quali le Marche mi hanno chiesto qualche cosa. Siete dunque una popolazione laboriosa e saggia che si rende perfettamente conto delle superiori necessità della Nazione, che non chiede per sé, se non pei suoi stretti bisogni e quando sa preventivamente che le sue richieste saranno benignamente accolte: siete quindi gente che cura i suoi interessi da se stessa “.

Ebbene i Pesaresi sotto questo aspetto, in questi anni passati, si sono dimostrati più marchigiani dei marchigiani. Hanno snobbato la Regione ed il Governo Regionale pensando di poter fare da soli e di non avere bisogno della loro tutela con la conseguenza che, all’improvviso, si sono accorti che la Regione contava, non tanto come aiuto e sostegno al loro laborioso lavoro, ma perché la Regione con il suo accentramento burocratico ha provveduto a sottrarre a Pesaro ed ai Pesaresi tutte le loro qualificate ed efficienti strutture turistiche e, quello che è più grave a sottrarre vergognosamente ai Pesaresi della occasione dell’IRCS, istituzione che Pesaro si era meritata con il suo lavoro ed i soldi generosamente offerti da tutti i pesaresi di ogni strato sociale all’opera di Lucarelli. E non parliamo del polo Fieristico, delle strade e di tante altre cose.
E’ bene che i Pesaresi si sveglino e, andando a votare, si informino bene dei programmi e dei candidati dei vai partiti perché nel prossimo ed immediato futuro, con le nuove competenze esclusive della Regione gli scippi potranno essere molti e dolorosi.

Pesaro li 25 marzo 2004

Paolo Emilio Comandini


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