martedì 10 febbraio 2015

SEMPRE VIALE TRIESTE

Viale Trieste trasformato in un fiume con auto che sembravano motoscafi. E se vi fosse stato il progettato parcheggio sotterraneo o gli scavi per costruirlo? I pesaresi si rallegrino dello scampato pericolo.
Ma forse incombe un altro pericolo per questo tormentato viale costituito dal nuovo imminente progetto di qualificazione.
Sembra che questo viale sia destinato ad essere il luogo dove le varie amministrazioni vogliono lasciare la loro impronta.
All'epoca del Sindaco Tornati il marciapiede del viale era caratterizzato da aiole verdi delimitate da leggere cornici di filo di ferro (mi pare) dove i giardinieri creavano dei piccoli capolavori con le piante e fiori. Vi erano locali come la Rotonda con gelateria e terrazza panoramica di Walter Gnassi. La rotonda venne abbattuta perché dal via Marconi non si vedeva il mare e le aiuole vennero sostituite da pesanti manufatti di mattoni e cemento perché le precedenti aiuole potevano essere calpestate facilmente. Queste opere hanno ridotto lo spazio per il passeggio. La colpa è anche stata del Consiglio della Circoscrizione Mare che, nel dare il suo parere, non si era accorta delle aiuole di cemento perché nel progetto erano evidenziate solo con una traccia leggerissima nel disegno.
Durante la amministrazione Ceriscioli il viale è stato tormentato da oltre seicento cassonetti di cemento che ringraziando il cielo sono stato eliminati nella seconda legislatura dallo stesso sindaco.
Ora attendiamo la nuova riqualificazione preannunciata dal Sindaco incrociando le dita.
Una considerazione si può fare fin da ora. Posto che il nuovo progetto sia migliorativo del Viale, se nel contempo la amministrazione non dà una sistemazione decorosa alle strade ed ai marciapiedi della zona mare, è come il Comune mettesse il belletto in viso brutto e rugoso facendone evidenziare la bruttezza.
Pesaro li 7 febbraio 2015.


P.E.Comandini

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