Berlusconi ha incaricato Stefano Parisi a riorganizzare non il Partito di Forza Italia ma il raggruppamento dei partiti facenti parte della cosiddetta Area Moderata. Ora bisognerebbe definire cosa si intende per area moderata e partito dei moderati e trovare il contenuto ideale e programmatico cui fare riferimento.
Ora a questo proposito
pappare a priori molto difficile trovare contenuti ideali e
programmatici da contrapporre a quelli portati avanti da Renzi ed il
suo governo che appare fare tutt'altro che una politica di sinistra
come dimostra la contestazione della sinistra del suo partito. La
politica renziana non è criticabile nel suo programma e nella
enunciazione dello stesso, ma se mai criticabile nella effettività e
nel modo di realizzazione.
Difficile quindi
evidenziare un programma più moderato senza cadere nella demagogia.
Più facile sarebbe ora il lavoro di ricostruzione del partito di
Forza Italia o più in generale dei moderati. Ricostruzione da un
punto di vista delle persone ed organizzativo. Un partito basato su
la leadership di un uomo solo non regge. E' F.I. quindi un partito
da ricostituire dal basso con uomini veri che abbiano un seguito
personale nella gente e che la gente possa scegliere con elezioni
democratiche a tutti i livelli da comunale a nazionale. Si accusa
Renzi di essere antidemocratico, ma questo critica da che pulpito
viene? La disaffezione della gente dalla politica è il risultato
della politica affidata a uomini scelti dai vertici. La linea
politica deve essere discussa in congressi nazionali. Una volta si
c'erano le correnti che, se non degeneravano davano idee, critiche e
uomini che le portavano avanti. Non ci si può lamentare della
disaffezione degli iscritti e degli elettori. Per questo bisogna
coinvolgerli nei problemi, nella discussione e nelle decisioni a
tutti i livelli.
Per un futuro migliore
bisognerà tornare al passato.
Pesaro li 13.09.2016.
PECOS BILL
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