In data 10 Dicembre 2015
venivano convocati dall'Architetto Nando Goffi dell'Ufficio
Urbanistica del Comune di Pesaro gli amministratori di condominio dei
fabbricati di Corso 11 Settembre, lato portici, nonché i proprietari
degli stessi edifici privi di amministratori condominiali
nell'ambito dell'intervento generale di riqualificazione e
valorizzazione del Centro storico deciso dal Comune volendo
intervenire, oltre che nella sede stradale, anche nella zona dei
portici “per aumentare la sicurezza inerente alla percorrenza
dei luoghi..” e “per illustrare il progetto e discutere
dei rapporti tra le parti..”
Si parlava da tempo della
intenzione del Sindaco di utilizzare dei fondi disponibili per la
qualificazione del Centro per cui l'incarico, per lo scopo, agli
uffici tecnici competenti.
In detta riunione veniva
annunciato dall'Assessore alla Vivacità, come decisione non
negoziabile, la eliminazione dei posti auto esistenti in questo
tratto del Corso (8 stalli); veniva poi progettata la creazione di
una striscia o spazio pedonale adiacente ed esterna alle colonne dei
portici con previsione di gazebo posti sulla carreggiata come quelli
attualmente esistenti; la parte rimanente della strada sarebbe
adibita a carreggiata dai gazebi ai palazzi di fronte dove si trovano
diversi negozi, la Camera di commercio, la Banca D.A.e la Chiesa di
S. Agostino. Infine il progetto prevederebbe la sostituzione
dell'attuale pavimentazione a mattoncini con una nuova non meglio
identificata.
E' per questa ultima opera
che il Comune aveva convocato i cittadini condomini dei palazzi con i
portici perché, essendo i portici una proprietà privata ad uso
pubblico, veniva dato per scontato che....i privati avrebbero dovuto
fare e sopportare l'onere delle spese relative perché il Comune
sarebbe stato disposto a contribuire per la metà della spesa.
Per quanto riguarda questa
ultima opera appare strano che il Comune pretenda che i cittadini
privati condomini debbano non solo fare una cosa decisa dal Comune a
spese loro, sia pure con il contributo dello stesso, quando l'art.40
secondo comma della legge 17 agosto 1942 n.1150, pone a carico del
Comune la costruzione e manutenzione di pavimenti e l'illuminazione
dei portici soggetti a servitù di pubblico passaggio (Cass.
Civ.Sez.II del 19.11.2009 n.24456. (vedi i POST di Pecos Bill del
16.05.2015 e del 28.06.2015).
Premesso quanto sopra
sarebbe bene che il Comune risparmiasse questa spesa perché la
pavimentazione di portici attuali non è affatto disdicevole e per
nulla pericolosa dato che esiste da oltre 80 anni come minimo minimo,
senza che abbia dato alcun inconveniente e sopratutto fa parte della
storia dei palazzi, della città e non è affatto brutta. Basterebbe
che il Comune sostituisse qualche mattoncino (ce ne sono ancora in
commercio) ed effettuasse la dovuta periodica pulizia che invece
viene trascurata del tutto. Se non vi fossero i negozianti ed i
cittadini a provvedere a pulire, sarebbe in brutte condizioni
igieniche. Tra l'altro nessuno ha mostrato con cosa gli architetti
vorrebbero fare la nuova pavimentazione che tra l'altro piace al
sottoscritto ed anche al Sindaco.
Pesaro li 15.12,2015.
Paolo Emilio Comandini
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